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[Una chiaccherata con Andrea Lattanzio, aka Norton74, per farci raccontare il suo ultimo lavoro, la riproduzione in mattoncini della sede della MOONEYES company.]

Andrea Lattanzio, conosciuto nella community internazionale degli AFOL con il nickname di Norton74, è apprezzato e riconosciuto per i suoi dettagliatissimi diorami, soprattutto officine per riparazioni auto e scooter. I suoi lavori spesso riempiono le pagine di riviste specializzate e puntualmente finiscono sui blog dedicati ai mattoncini danesi. Sul sito di ItLUG si è già parlato di Norton74 e dei suoi lavori in passato, oggi torniamo dal mastro costruttore milanese per fargli qualche domanda sulla sua ultima MOC.

ItLUG: Ciao Andrea, cosa ci dici del tuo ultimo lavoro?

A.L.: Il mio ultimo lavoro è la riproduzione del quartier generale di MOONEYES Speed Shop che è probabilmente il marchio più iconico nel mondo dei ricambi e accessori per Hot Rod e simili. I due occhietti su sfondo giallo non sono molto conosciuti in Italia, in America, invece, rappresentano l’essenza stessa della Custom Culture. MOONEYES è stata fondata nel ‘62 da Dean Moon e col passare del tempo è divenuta il riferimento per gli Hot Rodder di tutto il mondo. La mia MOC riprende gli interni e gli esterni dell’edificio storico che ospita MOONEYES a Sante Fe Springs in California, con qualche “licenza” rispetto all’originale. Ho cercato come al solito di inserire molti dettagli evitando però l’effetto “troppo pieno” che spesso si vede nelle MOC in scala Minifig e che proprio non mi piace. Gli interni presentano tutte le attrezzature presenti in un’officina (molti degli utensili sono gli stessi, di colore diverso, che ho utilizzato nel mio Vespa Shop) e un paio di veicoli in riparazione. Sui muri ho appeso la bandiera americana e una tavola da surf, proprio come nelle officine custom a stelle e strisce. Anche gli esterni sono ricchi di dettagli e mi sembra che nel complesso l’edifico risulti ben equilibrato. Il tetto con i 4 lucernai è un altro elemento che valorizza l’insieme.

ItLUG: Quali sono i dettagli che preferisci del MOONEYES HQ?

A.L.: Sicuramente gli esterni mi piacciono molto e in particolare le due clèr che riprendono lo schema bicolore dei muri. Anche i pali della luce con i collegamenti verso il muro dell’officina appagano l’occhio. Sul lato destro ho immaginato un angolo dove vengono collocati tutti i materiali di scarto dell’officina e anche questo scorcio mi sembra funzioni molto bene.

ItLUG: Quali sono state le difficoltà che hai incontrato nella realizzazione del MOONEYES HQ?

A.L.: Per quanto riguarda gli interni non ho incontrato particolari difficoltà poiché, come già anticipato, ho utilizzato molti degli utensili/arredi di un mio precedente lavoro e posso dire ormai di sapere come impostare un’officina collocando le attrezzature giuste nel posto giusto. Per quanto riguarda gli esterni ho dovuto fare un compromesso sul colore dei muri. L’edificio originale è infatti completamente giallo ma quando l’ho riprodotto con i mattoncini era proprio un pugno in un occhio. Molto meglio lo schema bicolore bianco/giallo. Infine lo shooting fotografico ha richiesto due sessioni per raggiungere il risultato che avevo in mente ed è stato impegnativo. Il risultato finale però mi soddisfa in pieno.

ItLUG: Negli ultimi mesi sei uscito dalla tua “comfort zone” e hai costruito soggetti diversi dalle officine e anche in scala Minifig, come mai questo cambiamento?

A.L.: Ultimamente ho riscoperto il piacere di costruire in scala Minifig e contemporaneamente ho provato a creare MOC differenti dalle officine. I risultati mi hanno soddisfatto molto e quindi sto continuando su questa strada. Sono solito costruire serie di MOC a tema e dopo la serie truck in scala 1/13, la serie officine in scala “miniland” e la serie Hot Rod/VWs adesso sono nella fase Minifig con un focus particolare sul tema Sci-fi (fantascienza). Mi riferisco ad esempio allo S.H.A.D.O. mobile ispirato al veicolo utilizzato nella serie TV britannica UFO andata in onda negli anni settanta.

ItLUG: Stai lavorando su nuove MOC?

A.L.: Due MOC sono già terminate e sto aspettando di trovare il tempo per fotografarle a dovere e poi condividerle con la community. Nel frattempo sto lavorando su un altro progetto che richiederà ancora qualche settimana di lavoro.

ItLUG: Grazie Andrea per il tempo che ci hai dedicato e continua così!

A.L.: Grazie a voi per l’interessamento e lo spazio che mi riservate.

Per seguire Andrea Lattanzio: FacebookFlickrInstagram.

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