The Secrets of LEGO® House

The Secrets of LEGO® House è un libro (in inglese) uscito questo mese per la Chronicle Books, la casa editrice che recentemente ha realizzato diversi bei puzzle e altri prodotti ufficiali come taccuini, cartoline e block notes.

In questo caso però, si tratta di un libro vero e proprio con un’idea di fondo che cerca di replicare quella che sta alla base della LEGO House (il cosiddetto “segreto” del titolo che in realtà naturalmente segreto non è).

Il volume è un bel cartonato orizzontale (23,5 x 29 cm) di 160 pagine con sovracoperta e ha una prefazione del direttore della LEGO House, Jesper Vilstrup.

L’autore del libro, Jesús Díaz, nel 2008 visitò Billund e scrisse una serie di articoli per Gizmodo che divennero virali. Sicuramente qualcuno l’avrete letto anche voi… uno di questi articoli sostanzialmente presentò al mondo la LEGO Idea House (il museo privato LEGO) e principalmente il cosiddetto “vault” situato al di sotto di questa che contiene tutti (o quasi) i set LEGO prodotti. In questo libro si narra che l’alto numero di persone che chiedeva di visitare il “vault” (riservato, come il resto della LEGO Idea House, a dipendenti e visitatori speciali) sia stato uno dei fattori che ha fatto venire a Kjeld Kirk Kristiansen (terza generazione della famiglia di proprietari) l’idea di realizzare di qualcosa di pubblico, una “casa del mattoncino” nel cuore di Billund. In maniera molto simile a quanto successo negli anni 60 con i tanti visitatori in fabbrica che portarono GKC (Godtfred Kirk Christiansen, seconda generazione) a concepire l’idea di LEGOLAND.

All’inizio del primo capitolo l’autore ricorda il suo viaggio nel 2008 e come, dopo aver visitato la fabbrica pensasse che quella visita sarebbe stato il momento più fantastico del suo viaggio… in realtà non aveva ancora visitato la LEGO Idea House, e naturalmente alla fine fu quello il momento più fantastico del suo viaggio. Dico “naturalmente” perché sostanzialmente a me è successa la stessa cosa nel 2015 e quindi dal mio punto di vista il libro ha sicuramente una marcia in più, perché posso relazionarmi positivamente all’esperienza dell’autore a livello personale.

Senza sovracoperta il libro sembra il muro esterno della LEGO House.

Il “segreto” del titolo è appunto in realtà ben noto ed è il modello che sta alla base del concetto stesso della LEGO House (e di tutta la LEGO Foundation), il “Learning Through Play”. Questo modello ha cinque competenze di sviluppo (sociale, creativa, cognitiva, emotiva e fisica) e tre fasi che rappresentano anche i capitoli del libro, e sono:

  1. Connessione
  2. Esplorazione
  3. Trasformazione

Se avete visitato la LEGO House le cinque competenze vi saranno familiari, visto che rappresentano le diverse zone dell’edificio (verde = social, blu = cognitive, gialla = emotional e rossa = creative. La zona fisica è invece rappresentata dalle terrazze esterne).

Non entro più in dettaglio su come il “Learning Through Play” abbia influenzato sia l’edificio che la struttura del volume, ma sicuramente non avevo mai visto questo concetto spiegato in maniera così efficace prima d’ora.

Il volume procede quindi con il raccontare brevemente la storia dell’edificio, partendo da Kjeld, passando da BIG (lo studio di architettura che lo ha realizzato), da Jette Orduna (capo della LEGO Idea House) e da Stuart Harris (senior designer della LEGO House che conosciamo bene visto che l’abbiamo avuto ospite a Lecco due anni fa!), giusto per citare i nomi più importanti.

Ogni aspetto e ogni angolo della LEGO House vengono toccati, partendo dalla Masterpiece Gallery e scendendo nelle varie zone per arrivare fino alla History Collection, versione pubblica e ormai più nota del “vault” da cui è partito tutto.

Se, come me, sentite la mancanza della LEGO House dopo quasi due anni di forzata lontananza sicuramente questo libro vi farà venire voglia di tornarci. O di andarci, se ancora non l’avete fatto.

L’apparato iconografico è ottimo, ma ha il difetto non indifferente di sovrapporsi (a occhio interamente o quasi) a quello del volume ufficiale in vendita solo alla LEGO House “Building a Dream – The Story of LEGO House”. Chiaramente le fonti delle immagini sono le stesse (gli archivi della LEGO House), ma una maggior varietà e magari delle foto più personali dell’autore (visto che i testi sono molto personali) sarebbero state l’ideale. Fotografie a parte i due volumi hanno una struttura molto diversa e li trovo, a loro modo, complementari.

Ricordi…

[Un ringraziamento alla Chronicle Books per aver fornito il libro. Le opinioni espresse sono le mie.]

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