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pivan

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  1. sei vivo? avevo sentito il tonfo per terra da qua
  2. Qualsiasi commento inerente questa iniziativa sarebbe utile per il direttivo. Non sarei andato/a comunque..sarei andato/a se ci fosse stato un rimborso più alto... Io personalmente ho valutato che c'erano già diversi eventi interessanti in autunno non vicinissimi a casa, e per motivi di costo e lavorativi non si possono fare tutti.
  3. va bene il click ma anche qualche carattere te lo meriti: bella!
  4. ..interni nel 2025!
  5. Ciao @Andreav il socio in questione ti ha anche consigliato di contattare i FabLab che sono spazi di comunità di "maker" (gente che fa un po' di tutto) dove per quelle cifre te ne fanno uno scatolone Pero' l'approccio non è cliente/fornitore ma in qualche modo frequenti, partecipi, impari, fai, quindi se non ti interessa ma vuoi solo il pezzo ci sta andare da un centro stampa. Il costo "vivo" del pezzo fatto su una stampante a filo FDM in materiali normali (ABS o ASA - sconsiglio nel caso PLA perchè più rigido e tende a spezzarsi) è meno di 1€ contando anche energia elettrica. Il tempo di stampa potrebbe essere 2-4h che fa lievitare il prezzo. I servizi di stampa professionale mettono in conto il tempo usato sulla macchina, energia, la manodopera, il fatto che il pezzo te lo danno pulito e finito da eventuali supporti, tutte cose che paghi. La differenza di prezzo può anche dipendere da materiale e tecnica di stampa. Vedo preventivi in resina ABS che sono più costosi che le stampanti a filamento in ABS perché hanno una post-lavorazione più complessa. Per quel pezzo non ha senso andare oltre le stampanti a filamento normali, come quelle casalinghe e quelle appunto nei FabLab. A resina o ancora peggio a polveri sinterizzate raggiungi precisioni assolutamente non necessarie per quel pezzo, e paghi di consguenza per qualcosa che non ti serve. Concordo con chi dice che facendo stampare il pezzo, difficilmente scendi sotto 5€ l'uno.
  6. Dimenticavo: esistono ormai anche batterie AA e AAA LiPo con capacità decenti, ricaricabili usb micro/c e tensione di uscita 1.5V come le alcaline. https://www.manomano.it/marca/verico-287901 Unica cosa, occhio alla "pubblicità ingannevole": indicano p.es. le AAA a 900mWh quindi hanno capacità di 600 mAh (900mAh/1.5V), giusto per poterle confrontare correttamente con altro.
  7. Non è questione di affidabilità ma di tecnologia e capacità di carica (e in minima parte sicurezza). Le normali pile 9V che si caricano con i caricabatterie appositi sono normalmente su vecchia tecnologia NiMh come le classiche AA e AAA. Hai capacità nell'ordine dei 200/250mAh e tensione di uscita di 8,4V (hanno 7 celle NiMh da 1.2v) Vantaggi: economiche, chimica più sicura Svantaggi: peso, corrente di scarica limitata, durata scarsa, tensione bassa, caricabatterie dedicato Le pile 9V ricaricabili con porta USB hanno all'interno una cella di tipo LiPo (stessa tecnologia dei cellulari, notebook, etc.) e l'elettronica di protezione e ricarica. Hai capacità dell'ordine di 600/1200mAh e tensione di uscita stabilizzata a 9V finchè è carica grazie al circuito interno che protegge anche da sovra/sotto carica e cortocircuito. Vantaggi: durata maggiore, leggere, corrente di scarica più alta, usi qualsiasi caricabatterie da cellulare Svantaggi: prezzo, chimica potenzialmente meno sicura (*) Questa la teoria. Io non ho mai fatto prove pratiche con batterie 9V quindi mi fermo qua. (*) Scrivo potenzialmente perchè dipende dalla tecnologia specifica, p.es. https://www.tcemagazine.it/50936/batterie-a-litio-e-batterie-lifepo4-pro-e-contro-vantaggi-e-differenze/ Molto in generale: le LiPo se maltrattate (sovraccarico, cortocircuito) e soprattutto forate tendono a "esplodere" (se la cella si dannegga ed entra in contatto con l'aria, la reazione con l'ossigeno genera molto calore e una piccola fiammata). Tuttavia, le energie in gioco sono meno di un quarto di un normale cellulare e un ventesimo di quelle delle macchinine radiocomandate dove normalmente questo è un problema. Quando si deteriorano tendono a "gonfiare" (come in certi modelli di cellulare) ben prima che diventi pericolosa, a quel punto va in discarica. Tutte le batterie andrebbero tenute sotto carica "sorvegliate" ma volendo vendono delle bustine create apposta per le lipo ignifughe (cerca lipo safe bag o safe box) dove tenerle mentre le ricarichi. Ma ribadisco sono oggetti che nascono per le macchine RC che hanno batterie con capacità anche oltre 20.000 mAh e quindi le energie in gioco sono oggettivamente pericolose.
  8. @Andreav concordo, la 1 mi sembra troppo caro. L'autocostruzione di una cosa come 1 non è impossibile, l'ho fatto con una LiPo 3.7V formato 18650 (il motivo di questa scelta è che hai 2600-3000mAh di carica) + un circuito di ricarica con protezione da sovra/sotto tensioni + circuito di step-up per elevare la tensione in uscita a 9V, il tutto integrato in un case stampato 3D e un'uscita powerfunction ... ma se metti tutto assieme, non conviene come sbattimento e come affidabilità nel lungo tempo (sono sempre montaggi artigianali). Allora tanto vale queste: https://www.amazon.it/ENEGON-confezione-ricaricabili-rilevatori-elettriche/dp/B09PNDLK2Q Sulle AAA semplici tra l'altro se prendi una 9V ricaricabile al litio da 1000/1200mAh, ci vai a guadagnare perchè normalmente le AAA si trovano sui 700/800mAh. E hai tutto integrato, slot di ricarica via usb micro o usb-c e circuiti interni di protezione. Dovessi rifarlo ora probabilmente sceglierei una cosa del genere. E' vero che non hai i 2-3000mAh di carica ma la comodità del tutto e della ricarica ti permette di averne più di una e cambiarle facilmente. Sull'adattatore ho purtroppo la stampante 3D fuori gioco, non ti posso aiutare Ivan
  9. Ciao @Brick88 Rispetto alla seconda domanda: il programma Ideas ha le sue regole precise, mentre l'uso di Bricklink Studio e del sito sono invece regolati da tre accordi: 1) La licenza del software qua: https://studiohelp.bricklink.com/hc/en-us/articles/6606313426711-Studio-Software-License-Agreement che dice sostanzialmente che se gli dai suggerimenti,idee, segnali problemi sul software, diventano di loro proprietà, mentre per i contenuti si rifà a 2) 2) i termini d'uso della piattaforma dove carichi i tuoi lavori: https://www.bricklink.com/v3/terms_of_service.page dove dice, per rendere le cose semplici, che per i contenuti dei designer ci si rifà a 3) 3) gli accordi per i designer dove finalmente definisce le regole per chiunque uploadi qualcosa nella galleria pubblica: https://www.bricklink.com/v3/terms_of_service_designer.page Spero sia un buon punto di partenza per farti un'idea più chiara! pivan
  10. Accidenti.. idea stupenda e decisamente divertente, esecuzione e tecnica egregia come sempre anche nei moduli più semplici, descrizione e impegno nel post top, certificato ciliegina sulla torta! Bravissimo!
  11. Gira voce che i moduli di @Teazzasiano rimasti in piedi fino a fine esposizione. Incredibile!
  12. [meme Toy Story] Papere, papere ovunque! @Iry @Teazza @Nastronauta @Vitriol
  13. Titolo: Crossover: mi é scappato il cucciolo! Come nelle serie TV dove si incrociano i personaggi con comparsate incrociate, qua abbiamo un'ambientazione Harry Potter, quarto e ultimo angolare della serie con scenetta Jurassic Park. Gli interni lasciano a desiderare ma grazie a @Iry é un po' diverso dal solito come pianta degli edifici. Meno semplice degli altri gestire gli spazi in modo realistico (es. scale). Al piano terra c'è un non meglio specificato negozio di cose Harrypotterose, al primo abbiamo....il vuoto e quindi la necessità di dissimulare con un albero grande, che poi ha portato involontariamente alla creazione della scenetta: non trovando abbastanza minifig city, sono emerse quelle di un set Jurassic Park inutilizzate e da lì la scena. Ah, e poi c'è un negozio di paperelle,ma questa é un'altra storia... @Vitriol @Teazza @Nastronauta
  14. Titolo: Distrazioni Ci si può distrarre davanti ad una vetrina, o magari perché si guarda il cellulare mentre si cammina per postare la foto di un tipo che ha perso un animale domestico, e il probabile incidente che ne risulta a sua volta fa distrarre qualcuno che porta giornali! Nel terzo capitolo della serie angolari Diagon Alley non c'erano particolari sfide tecniche, tranne forse il tetto. Angolarizzarlo é stato abbastanza semplice,e se una facciata non ti convince..mettici delle piante! Quindi ci siamo concentrati su scene e riutilizzo degli interni.
  15. Titolo: Cibo per la mente e per il corpo Nel secondo esercizio della serie Diagon Alley, abbiamo con @Irycercato di rendere angolare una vetrata che nasceva dritta. Come tecnica questa, insieme al fatto che a differenza del primo é veramente a piani separati come un classico modulare, é la parte più interessante. Inoltre la cultura e la magia hanno ceduto spazio ad un negozietto di fast food che per le consegne a casa utilizza un tipo particolarmente spericolato. Chiaramente qua c'è l'integrazione di un piccolo set city oltre alla parte costruzione per chiudere l'angolare, ma ci piaceva il contrasto del chiosco con il resto, come spesso avviene nelle parti vecchie delle città. Particolare il tetto con un apiario urbano e api che vanno un po' ovunque.
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