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Piru Brick

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Post inseriti da Piru Brick

  1. 1 ora fa, Frank4bricks ha scritto:

    La posizione è molto semplice. In sede di giudizio/contenzioso, stanti le leggi internazionali su copyright e trademark, nel caso in cui LEGO si trovi opposta a contraffattore, clonatore etc (soprattutto se di provenienza asiatica dove le leggi di tutela del marchio e della proprietà intellettuale non esistono), deve poter dimostrare senza tema di smentita di aver fatto e fare tutto ciò che è in suo potere per proteggere lei per prima le sue proprietà intellettuali, i suoi marchi, i suoi copyright.
    Ergo, se lasciasse fare a noi ciò che ci piace, anche limitatamente alle "esigenze di AFOL" (stampe personalizzate con i nostri logo, con uniformi militari, con "maglie" delle nostre squadre di calcio/basket, con le tute da pilota delle nostre scuderie preferite etc) e senza scopo di lucro, la controparte (l'asiatico di turno, ma non solo) potrebbe addurre come difesa "ok, noi abbiamo usato le minifig, ma anche loro però"... e vagli a spiegare al giudice e alla corte, mediamente ignoranti (nel senso che ignorano) in materia di LEGO, Brick, AFOL etc, che noi facciamo ciò che facciamo per passione e senza (non sempre) scopo di lucro...

    Quindi la risposta è "no, non è possibile mettere mano alle minifig". Punto.
     

    é esattamente come dici tu. La LEGO sta facendo la voce grossa per poter poi dimostrare in ogni sede di contenzioso di aver fatto tutto quello che era in sua facoltà per difendere il Marchio.

    Detto ciò, quando si fa la voce grossa, ci si spinge spesso a parole oltre quello che é effettivamente legittimato o, detto in altro modo, "le si spara grosse". 

    Non é la prima volta per LEGO che già in passato  ha provato a perpetuare il brevetto del mattoncino, registrandolo come marchio (questo é un caso legale internazionale durato 10 anni che é talmente famoso che spesso si studia nei corsi o nei master di Proprietà Intellettuale).

    Per lavoro ho avuto anche a che fare con Philips e Nestlé, altri grandi brand,  che hanno provato a fare "la voce grossa" per allargare la protezione dei marchi per coprire anche ambiti commerciali o tecnici in cui non potevano avere l'esclusiva. (nel caso di Philips alla fine é stato addirittura riscontrato proprio l'abuso di posizione dominante)

    Comunque i diritti nascenti dal Marchio (perché é di un marchio che stiamo parlando) valgono solo in ambito commerciale.
    Ogni AFOL in casa sua é libero di customizzare le proprie minifig come vuole a condizione che rimangano per un uso non commerciale . Per cui se ognuno ci vuole attaccare l'adesivo del suo LUG preferito é libero di farlo....ma poi deve lasciare la Minifig in esposizione sul suo comodino o nella sua LEGO room....

    In ogni caso, si fa solo per parlare..

     

     

  2. Trovo la posizione di LEGO un po' estrema. Cerca di estendere al massimo i diritti di esclusiva derivanti dal marchio della minifigure considerando solo alcuni degli aspetti delle normativa vigente (quelli che gli fanno comodo) e arrivando ad un posizione che (s)confina con l'abuso di posizione dominante.

    LEGO non considera minimamente l'esaurimento dei suoi diritti di esclusiva a seguito dell'acquisto o la natura non commerciale di molte attività AFOL...

    Comunque capisco che, da bravi LUG, ci convenga allinearci e non fare delle guerre ideali solo per mettere il nostro logo su di una Minifig

    P.S. Comunque per aggirare il veto di LEGO é sufficiente che ItLUG faccia solo gli adesivi. Poi ogni singolo socio é liberissimo di attaccare questo adesivo su una minifig di sua proprietà a condizione che la usi puramente per ragioni personali, non a scopo di lucro e/o nell'ambito della propria vita privata.  

     

  3. Un marchio commerciale non protegge solo dalle copie identiche, ma ha un proprio carattere distintivo.

    Se una persona mediamente esperta nel settore merceologico in cui il marchio é impiegato (in questo caso giochi di costruzioni) riesce a riconoscere in un certo segno distintivo o un prodotto un qualche chiaro legame con il marchio così come é registrato, allora tale segno distintivo o tale  prodotto ricade nell'ambito di protezione del marchio stesso.

    Veniamo al caso preciso. Se io prendo una minifig COBY, una minifig Majokit, una minifig playmobil, una minifigure Bionicle o una minidoll Friends mi é immediatamente evidente che non sono minifigure LEGO.

    Viceversa se prendo un personaggio LEGO HP con le gambe corte,  Rudy di Toy story con le gambe lunghe, un soldato castle con armi e scudo  mi é immediatamente chiaro, da una pluralità di particolari che hanno in comune, che appartengono alla stessa famiglia della minifig pura ed idealizzata che é stata registrata.

    Anche se prendo un mazinga o un cavaliere dello zodiaco fatti in Cina per sembrare una minifig LEGO ho il forte dubbio di pensare che sia effettivamente una minifig LEGO perchè mostrano gli stessi caratteri comuni alle minifig (e infatti quelle sono contraffazioni perché ricadono nella capacità distintiva del marchio LEGO originale).

    Chi decide é il giudice che si mette nei panni dell'utente/persona mediamente esperta del settore e giudica se un prodotto o un segno si distanziano o meno dal carattere distintivo del marchio

  4. La minifig é stata registrata come marchio fin dalle origini (prima modello e poi marchio credo) ed un marchio, come un diamante, può essere per sempre.

    Direi che la minifig, con le sue specifiche proporzioni, le mani a pinzetta e testa schiacciata, é talmente iconica da essere un esempio perfetto di marchio tridimensionale al pari della bottiglia spiraleggiante della coca cola.

    Il problema é che se ogni grossa azienda, come ha fatto Renault in passato, iniziasse a comprare migliaia di minifig, stamparle con il proprio marchio e poi darle in giro, si può effettivamente creare, nel lungo periodo, confusione sul fatto che quella minifigure é solo di LEGO. In particolare nei mercati asiatici dove regna il clonaggio selvaggio.

    La LEGO doveva quindi mostrare almeno i denti per avere una "pezza di appoggio" in caso di un futuro contenzioso... poi sanno benissimo anche loro che non attaccheranno mai legalmente un gruppo di AFOL perché stampa 150 minifig all'anno con il logo di un evento.

    La protezione del marchio non copre direttamente i singoli pezzi della minifig, ma la produzione di tali pezzi, se  marchiati, é comunque considerato "contributory infringement" perché é chiaro che quei pezzi li hai fatti appositamente per assemblarli in una minifig che é coperta da marchio. 

     

     

     

  5. Uno dei motivi per cui LEGO sta facendo questa politica che fa innervosire anche i suoi clienti più fidelizzati é che esiste nel mondo dei marchi il cosiddetto istituto/fenomeno della "volgarizzazione di un marchio", per cui é possibile fare decadere un marchio che inizi ad essere usato da molti operatori commerciali tanto che non se ne capisce più l'origine autentica.

    Ci sono casi famosi di marchi che sono decaduti per volgarizzazione ed ora sono di uso comune, ad esempio la parole "Tupperware".

    In questi casi, per evitare la decadenza del marchio, il titolare deve dimostrare di aver fatto tutto il possibile per impedire alle terze parti di usare impropriamente il proprio marchio.
    Secondo me LEGO sta mettendo le mani avanti e predisponendo le difese per il giorno in cui qualcuno chiederà ad un giudice di annullare il marchio della minifig per volgarizzazione....cioé perché lo usano tutti e quindi ormai bisogna considerarlo un patrimonio condiviso

     

  6. Benvenuto Matteo,

    Io abito a Rimini, ma ho vissuto molti anni a Bologna.

    Che dire...sono d'accordo con te.... sicuramente fra i set vintage quello a cui sono più legato é il galeone "Black sea barracuda" 6285 dell'89. Ma anche il Trans Europa Express 7740 ha un posticino nel mio cuore.

    Spero di conoscerti di persona, magari a Lecco o a qualche evento ItLUG.

  7. Pur comprendendone il significato, non é un set che mi attrae particolarmente.
    Del resto anche la pressa era significativa, ma non particolarmente attraente dal punto di vista estetico....

    Del resto però capisco che di set veramente "speciali" ed universalmente amati come l'albero della creatività o la papera ce ne siano pochi...

  8. Da due anni a questa parte, tutti gli abbonamenti della Merlin sono stati "dematerializzati", cioè esistono solo in digitale. 

    L'abbonamento Merlin Premium che dava diritto lo sconto del 10% a Gunzburg oggi si chiama "abenteur pass" e si può fare solo on-line. 

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    - ingresso gratuito a Madame Tussaud ad Amsterdam

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