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The Takehito Yamato Coupé Qualche mese fa ho letto sulla rivista Chop & Roll di una Hot Rod costruita in California per un cliente giapponese, tal Mr. Takehito Yamato. L'auto, una Ford Deuce del '32, era di un colore talmente particolare che me ne sono innamorato immediatamente. Mr. Yamato ha commissionato questa Coupé alla Walden Speed Shop - Pomona, California - dopo aver visto i lavori del customizzatore sulla rivista americana Rodders' Journal. Seppur il Giappone abbia una folta schiera di appassionati del mondo custom, a quanto risulta questa è la prima Hot Rod prodotta su commissione e poi spedita nel paese del sol levante. Tutto quanto appena raccontato ha fatto scattare in me la voglia di costruirla in LEGO, e il tan è perfetto! Eccola qui la ormai famosa Takehito Yamato Coupé. In "posa" nel garage-showroom con molti nuovi dettagli. Fatta a pezzi. Con la rivista che ha fatto scattare la scintilla... Spero vi piaccia. Un caro saluto e alla prossima MOC!
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Totally Tubular Dude! Ciao a tutti, e con questa mia ultima foto vi auguro di trascorrere serenamente quel che resta di questa calda estate, magari in spiaggia... Un caro saluto e alla prossima MOC!
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Get your kicks on Route 66... Oggi vi presento il mio ultimo lavoro: la Route 66 e una Ford T Roadster con una bella storia alle spalle. La Route 66, conosciuta anche come la Strada Madre, è probabilmente l'highway americana più famosa del pianeta. Inaugurata nel novembre del 1926 partiva da Chicago e arrivava fino a Santa Monica, California. E' l'essenza stessa del viaggio "on the road", decine di film sono stati girati sui suoi quasi 4.000 km, protagonista incontrastata della beat generation. La prima volta che ho sentito parlare della 66 è stato tanto tempo fa quando, da adolescente, quasi per caso ho ascoltato i Rolling Stones suonare "Get your kicks on Route 66" (che significa più o meno "spassatela sulla strada 66"). Da allora sono diventato un grande fan della Route 66 e soprattutto di tutto quello che rappresenta. Ecco qui sotto un tratto della 66 con cartelli stradali, pubblicità e altri piccoli dettagli: La piccola Ford bianca e rossa qui sotto è stata posseduta da un giovane californiano che l'ha ricevuta in dono nel 1960 dai suoi genitori come regalo di laurea. Per 5 anni Mr. Lee A. Jagla, questo il nome del ragazzo, l'ha usata sulla costa sud della California per poi metterla a riposo in un box. Da li l'auto non è più uscita fino al 2014, quando la figlia di Mr. Jagla, morto il padre, l'ha messa in vendita su ebay. L'asta è stata vinta da un ragazzo norvegese (si norvegese!) e adesso questa Ford gira per le strade di Oslo, strano destino per una Hot Rod in puro stile californiano. Ecco qualche foto: Galleria completa e più info sul mio flickr photostream. Grazie per l'attenzione e alla prossima MOC!
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Ciao a tutti, oggi vi presento il mio ultimo lavoro: la Green "T", da non confondere con il green tea... La Green "T" è una classica T-Bucket, automobili "custom" molto diffuse negli Stati Uniti e praticamente sconosciute nel nostro paese e in Europa in genere (con qualche eccezione nei paesi scandinavi, Svezia in testa). La prima T-Bucket è stata costruita da Norman Gabrowski negli anni cinquanta in California montando la scocca di una Ford Model T del '23 (che ricorda un secchio, "bucket" appunto in inglese) su un telaio a longheroni rinforzato e un motore sovradimensionato e molto potente, solitamente un V8. La mia Green "T" ripropone il classico allestimento appena descritto: una scocca verde di una Model T, un motore esagerato e tanto cromo. Caratteristico il radiatore originale della Ford T e i due grossi fari cromati. Nella parte posteriore il "turtle deck" con all'interno il serbatoio del carburante. Sul grosso V8 Chevy un "supercharger" per aumentare la "cavalleria". Ho montato delle grosse ruote posteriori che adoro (già montate sul mio Ford Hot Rod del '32) con delle coppe totalmente cromate (in gergo "dog dish hubcaps"). Sono molto soddisfatto della livrea, penso che la combinazione verde/bianco e cromo renda molto accattivante questa "killer Hot Rod", come l'ha definita Tommy di BrickNerd. Basta chiacchere, ecco qualche foto. Tre quarti anteriore: Il posteriore con la targa personalizzata... Immancabile la foto in officina, allestita per l'occasione con un nuovissimo ponte solleva auto e altri piccoli nuovi dettagli... Ecco lo "Speed Garage" allestito di tutto punto... La Green "T" è stata bloggata da: - The Brothers Brick - BrickNerd - The LEGO Car Blog Su Flickr più foto e informazioni. Se volete essere aggiornati sui miei lavori seguitemi su Facebook. Un caro saluto a tutti e alla prossima MOC! Andrea - Norton74
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Ammetto che sapevo ben poco dello stile Steampunk ma poi guardano i lavori di alcuni builder internazionali ho scoperto questo "movimento" e ne sono rimasto affascinato. Volevo creare qualcosa seguendo il mio stile e ho pensato ad una versione Steampuk-ish della verde T-bucket, niente di complicato solo trovare la giusta combinazione di colori, ovvero oro, nero e reddish brown. Ecco qui il risultato Non ho esagerato e anzi ho mantenuto sia il motore tradizionale che quello a vapore, notare i due camini sul motore (non disponendone non ho aggiungo le palline di gelato bianco che simulano il vapore, tanto di moda oggi...). Nella parte posteriore è visibile il piccolo serbatoio per il carburante. Possiamo dire che è una sorta di ibrido vapore/benzina... Qui la vedete fotografata in officina. Spero vi piaccia Alla prossima MOC!
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Ciao a tutti, oggi vi presento il mio ultimo lavoro: il "Tow Rod". Si tratta di un Hot Rod allestito da carro-attrezzi. La denominazione deriva da Hot Rod + Tow Truck, quindi "Tow Rod". I più attenti noteranno che assomiglia molto al Roadster che ho presentato a settembre ed effettivamente telaio e motore sono gli stessi (cioè quelli di un Ford Model B del '32). Il posteriore invece è caratterizzato da un braccio per il rimorchio dei mezzi in avaria. Chi di voi ha superato gli "anta" riconoscerà che si tratta di un pezzo LEGO degli anni sessanta. Personalmente penso che ci stia proprio bene. Ecco qualche foto: Il "Tow Rod" rimorchia la "Green T" Il posteriore con il pezzo vintage (Winch with Sloped Top, Metal Handle, and Crane Arm) Questo modello e altre mie MOC saranno esposte all'evento di Crema "Mattoncini in Museo" del prossimo 28/29 novembre. Vi aspetto! Un caro saluto a tutti. Andrea - Norton74
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Beer Wagon Questo strano veicolo giallo "Pilsner" è la replica in LEGO del famoso "Beer Wagon", "Show Rod" realizzato nel 1967 dal leggendario car designer Tom Daniel. Gli "Show Rods" erano veicoli custom equipaggiati con motori potentissimi e carrozzerie improponibili. Erano pensati per essere esposti durante i "Car Show" piuttosto che essere utilizzati su strada (cosa quasi impossibile viste le potenze dei motori e le inadeguate geometrie dei telai). Negli anni sessanta gli "Show Rod" vennero replicati anche in kit di assemblaggio in scala dalla Monogram e da altre marche americane ed ebbero una diffusione e un successo enorme (che in parte continua ancora oggi). Personalmente ritengo gli "Show Rod" delle piccole opere d'arte su 4 ruote e perfetti per essere replicati in LEGO. Tornando al mio "Beer Wagon" si tratta di un pick-up per il trasporto di birra costruito sulla base di un classico Mack Bulldog degli anni venti con trasmissione finale a catena (ben visibile sul mio modello). Tra le caratteristiche più originali segnalo: • Cabina tipo "C"; • Otto tromboncini d'aspirazione cromati che escono dal cofano; • 6 barili di birra nel vano posteriore; • Un barilotto di birra tra i sedili (non si sa mai che il guidatore abbia sete...); • Trasmissione finale a catena; • Gomme "oversize" al posteriore; • Coppe cromate sulle 4 ruote. Molte le parti cromate che ben si accostano al giallo e al marrone. Come al solito ho realizzato gli stickers con un programma di grafica vettoriale che poi ho stampato su vinile. Seguendo il mio stile ho cercato la massima pulizia delle linee e il risultato mi soddisfa molto. Spero vi piaccia e che ve lo gustiate bevendo una bella birra fresca... CHEERS!!! P.S. Segnalo che sul prossimo numero di Brick Journal (# 38 — febbraio 2016) ci sarà un articolo dedicato ai miei veicoli (Hot Rod e Volkswagen) con molte curiosità e belle fotografie. Non perdetevelo N.B. Vi aspetto su flickr e Facebook per maggiori informazioni, commenti e curiosità
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Ciao a tutti, oggi presento il mio ultimo lavoro, un "Roadster" su base Ford model "B" del '32. Può essere considerato come il più iconico Hot Rod dell'era classica, cioè del periodo successivo alla seconda guerra mondiale fino al '65, quando i giovani squattrinati del sud della California elaboravano le vecchie Ford B, numerosissime ed economiche, rendendole delle auto da gara con le quali scorrazzavano sulle strade della costa e gareggiavano sulle piste di sabbia. Il mio Roadster in livrea "total black", monta un V8 flathead e ruote maggiorate. Ho inserito degli elementi cromati che fanno risaltare ancora di più la pulizia delle linee. Mi piace molto la linearità delle forme e le proporzioni armoniose. Anche le ruote si inserisco bene nel contesto e lo rendono aggressivo ma pur sempre elegante. A questo contribuiscono anche le coppe cromate (radar). La parte posteriore è curvata e una sottile barra cromata funge da piccolo paraurti (ha più una funzione estetica che altro). Anche il frontale mi sembra particolarmente riuscito con la griglia cromata e i due grossi fari laterali. Pensandolo partecipare alla famosa gara sul lago salato di Bonneville, dove gli Hot Rod erano di casa, ho applicato sulle portiere il numero di gara: 74 naturalmente Ecco qualche foto: Immancabile lo scatto in officina mentre viene rimesso al suo posto il grosso V8 Il posteriore semplice ed elegante Ieri è stato bloggato da The Brothers Brick e da The LEGO Car Blog ;D Come al solito vi aspetto su flickr per più immagini e dettagli e su Facebook. Grazie dell'attenzione. All the best and happy building!
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Ciao a tutti, oggi condivido la versione Deus Special della mia Ford T-Bucket che ho presentato qualche settimana fa. Rispetto alla "sorellina" in rosso questa versione blu differisce per l'appariscente logo DEUS sulle portiere. Deus ex Machina è un brand australiano che distribuisce tavole da surf, moto custom (molto belle), bici "fisse" e abbigliamento a tema surf/moto. E' stato fondato da Dare Jennings, quello che negli anni ottanta lanciò il brand di abbigliamento Mambo, i "non giovanissimi" se lo ricorderanno di sicuro. Da un paio di anni Deus ha aperto anche a Milano (dopo Bali, L.A., Sidney, Tokyo) e quando posso faccio sempre un salto per prendere ispirazione...e bere qualcosa... La mia T-Bucket è ora esposta alla DEUS Milano, e lo rimarrà ancora per qualche settimana, quindi se qualcuno passa da via Tahon di Ravel a Milano (zona Isola) può fare un salto alla Deus, bersi una birretta nel cortile e vedere la mia Ford T. Cheers! T-Bucket Deus Special @ flickr