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Ciao a tutti, il post più recente che avevo fatto sul mio villaggio risale al 2019 e in questo periodo ho sempre continuato ad aggiornarlo. Da allora la situazione è un pò sfuggita di mano e le dimensioni sono praticamente raddoppiate con luci, suoni e parti motorizzate. Oggi vi presento il nuovo villaggio invernale edizione 2024. Ho, come sempre, dedicato un album su Flickr e, udite udite, un video su YouTube dedicato!!! Tutte le altre foto potete trovarle qui: https://www.flickr.com/photos/150506899@N08/albums/72177720322850603/with/54232582491 Vi lascio anche il link YouTube; se volete lasciare un commento è sempre ben accetto: Ciao e grazie a tutti Alessio PS: d'altronde se @sdrnet non pubblica più qualcosa di invernale, bisogna in qualche maniera rimediare
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Rivivi l'esperienza del Winter Chalet con questa divertente ambientazione invernale e natalizia. E' presente una cascata con un ruscello, due pini innevati, la tavola con due panche, l'omino di neve, la fontana e infine l'albero di Natale con tanti regali di Babbo Natale! Questo è l'anno del mio Winter Chalet e ho deciso di creare una base in stile natalizio per dare una degna ambientazione all'edificio. In tanti me lo hanno chiesto e molte di quelle persone che sono riuscite a comprare la scatola dello Chalet ora potranno presentarlo con questa dettagliata base. Infatti entro la fine dell'anno saranno disponibili le istruzioni! Tutti i dettagli saranno spiegati nei prossimi mesi. La base è formata da due baseplate 32x32 e ha tutte queste caratteristiche: 1) Ci sono 7 parti in movimento azionate manualmente da una sola leva laterale (video disponibile nelle prossime settimane). 2) Le parti in movimento possono essere azionate anche da un motore aggiuntivo. 3) Le due baseplate sono staccabili per un facile trasporto e ricollegate con un semplice "click". Anche la parte di montagna con la cascata è possibile rimuoverla in modo molto semplice. 4) Dietro la base è presente un incavo per infilare tre dita in modo da poter sollevare e rimuovere con facilità lo Chalet. 5) Alcune aree della base sono formate da blocchi staccabili facilmente nel caso in cui si debbano effettuare riparazioni interne. 6) E' stata progettata anche una elegante cornice per presentare ancora meglio lo Chalet, ma si può rimuovere con estrema facilità in modo che la Base può essere collegata tramite pin technic ad altre basi Mils. 7) Per chi ne farà richiesta è possibile avere tre tile personalizzate: due tile 2x6 con il titolo dell'opera da posizionare sul fronte della cornice + una tile 1x4 marrone come insegna dello Chalet. La base è composta da 1910 pezzi e le istruzioni di montaggio saranno disponibili verso fine anno 2023. La Base verrà presentata per la prima volta in occasione dell'evento di Lecco 2023 questo weekend sabato 29 e domenica 30 luglio 2023! Rimanete in ascolto per ulteriori novità!
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Ciao a tutti! Con questo nuovo anno 2024 voglio cominciare a presentarvi la mia ultima opera, frutto di 3 mesi di lavoro nell'autunno 2023. Rappresenta un ponte di pietra con un torrente, una strada sterrata, un paio di piccole cascate e un mulino ad acqua. Il tutto ambientato in epoca medievale. Nel 2018 avevo realizzato un Mulino a vento medievale e sapevo che un giorno avrei voluto espanderlo. Nel 2023 però mi è arrivata l'ispirazione per un progetto molto più grande ed ambizioso, ovvero realizzare un Villaggio Medievale! Il villaggio è stato diviso in 6 moduli (per il momento), il mulino a vento rappresenta quindi il primo modulo completato, mentre oggi vi presento il secondo modulo. Questa ultima moc si poggia su 4 baseplate 32x32 ed è composto approssimativamente da 7500 pezzi. Il mulino ad acqua possiede anche dei movimenti azionati da una leva oppure intercambiabile con motori LEGO. Il tetto del mulino si divide in due sezioni apribili che permettono di osservare i dettagli interni, come il meccanismo di rotazione delle pale e della macina del grano. Nel piano superiore c'è un camino con alcune casse e una sala letto per il panettiere. Sulla strada sterrata ho posizionato un carro trainato da cavallo con due soldati dei Black Falcon. Completa il tutto una rigogliosa vegetazione con un forestman di vedetta su un grande albero. La realizzazione di questa moc mi ha invogliato anche a scrivere un articolo su come si realizza una MOC, non scendendo troppo negli aspetti tecnici quanto più su come sviluppare una idea e portarla al suo compimento. Per tutti gli interessati potrete leggere questo articolo nel futuro numero 21 della rivista BrickIt magazine che sarà disponibile presumibilmente a fine febbraio 2024. Intanto, potete visionare tutte le fotografie di dettaglio della moc in questa Galleria Flickr: https://www.flickr.com/photos/sdrnet/albums/72177720314195257/ Spero che il mio ultimo lavoro vi piaccia e rimanete sintonizzati presto per il modulo #3! Sandro, SDRnet
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...ed eccomi qui a parlare di una MOC natalizia, proprio ora che ci siamo lasciati definitivamente alle spalle il periodo natalizio. Per un AFOL il Natale è la delizia di una MOC festiva, ma anche la croce di elementi inevitabili quali Babbo Natale, gli elfi, la neve... La MOC di Natale è quella, peraltro, di cui è prematuro occuparsi ad agosto, su cui è faticoso mettersi al rientro al lavoro di settembre-ottobre, alla quale si pensa ancora come meta lontana a novembre e per la quale alla fine, a dicembre, non c'è più tempo. Nel mio caso, sono arrivato così tardi su questa costruzione che, per contrappasso, ho voluto dedicarla ai 364 giorni all'anno in cui Babbo Natale non compie la sua matta traversata a consegnare giocattoli, ma si prepara con calma e metodo per portare a termine il suo compito con una performance di livello irraggiungibile. La MOC rappresenta il campus di formazione per apprendista Babbo Natale, articolato in 6 moduli che cercherò di illustrare sinteticamente. Ecco, intanto, il certificato rilasciato a chi segue il corso: Durante l'Exhibricks Christmas Edition, che ha avuto luogo a Genova nel dicembre 2023 e durante il quale ho presentato questa MOC, alcuni bambini mi hanno chiesto come mai si parli di più Babbi Natale (c'è il Santa Claus che firma l'attestato, gli apprendisti che seguono il corso...): mentre mi arrampicavo sugli specchi per rispondere alla domanda sudavo freddo incrociando lo sguardo con cui i loro genitori mi supplicavano di non fare spoiler di vita. Per fortuna ci sono stati anche adulti che mi hanno domandato, senza ombra di ironia nel loro sguardo, se questo corso esista davvero al di là della rappresentazione in scala, o se abbia voluto fare questa costruzione perché per lavoro mi occupo proprio di corsi per aspiranti Santa Claus: cos'è, se non questo, la magia del Natale? Ecco di seguito i diversi moduli in cui è articolato il Corso: 1. Teoria del giocattolo In questo stand, al freddo e al gelo (ci sono abituati), alcuni elfi spiegano come produrre giocattoli e impacchettarli. 2. Scendiamo in profondità! Dalla teoria si passa subito alla pratica più estrema, con un'esercitazione che simula la calata di Babbo Natale all'interno di un camino. L'attività è svolta in completa sicurezza, con fune e rete, oltre a materassini posti nella parte sinistra della struttura, in cui è allestita una piccola parete per arrampicata. Incontriamo qui, per la prima volta, gli Schiaccianoci, immancabili addetti del Centro. 3. La scalata al successo Babbo Natale deve essere pronto ad entrare nelle case anche di chi non ha un caminetto, per cui ecco un terzo modulo in cui l'addestramento pratico è svolto su una facciata. 4. Natalecosa? Il grande ritorno della teoria! E con essa degli elfi, che con il loro percorso itinerante forniscono ai partecipanti cenni di cultura natalizia. Nell'immagine vediamo, per esempio, la spiegazione di come riesca a volare una renna, ai piedi del monumento ad essa dedicato. 5. Si vola! Volare sulla slitta è forse l'attività più rischiosa svolta da Santa Claus durante la notte di Natale, per cui nel Campus la formazione di questa mansione è svolta con l'ausilio di un simulatore 3D. Ovviamente, una struttura del genere ha dei costi vivi da coprire, per cui al termine del loro percorso di formazione i partecipanti sono caldamente invitati a visitare il gift shop posto in prossimità dell'uscita. L'edificio è una copia maldestra e kitsch della Farnsworth House, disegnata da Mies Van Der Rohe. Vi ringrazio per essere arrivati fin qui con la lettura: vi augurerei Buon Natale per restare in tema, ma è tardi ahimè, quindi buon inizio di anno nuovo!
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Ciao a tutti! Scrivo questo post per presentarvi il mio primo esercizio a tema "micropolis", standard costruttivo ormai ben codificato a scala internazionale (grandezza dei moduli, composizione delle basi, etc.) e che, tuttavia, mi sembra non aver ancora guadagnato in Italia la popolarità meritata. Obiettivo del formato "micropolis" è la creazione di moduli affiancabili (base 16x16 studs o suoi multipli) in modo tale da comporre con essi un vasto paesaggio urbano in miniatura; un po' come accade con i set/moc modulari, ma a scala più piccola. La prima vera e propria micropolis che mi è capitato di vedere dal vivo è stata, durante il BiFF 2022 (ToscanaBricks) e successivamente all'esposizione di Latina 2023 (RomaBrick), quella proposta da Ezio Del Vecchio (@Delvy), un maestoso repertorio di edifici costruiti ciascuno in uno stile architettonico differente. Aver visto un progetto in microscala portato avanti con tale controllo e perseveranza ha suscitato in me l'interesse verso il tema "micro", e stimolato altri costruttori più esperti (@Iry, @pivan, @Teazza, @Vitriol e @Pamela) a riprendere in mano alcuni loro progetti in microscala, già costruiti o anche solo immaginati, e provare a fare qualcosa tutti insieme. Ecco quindi che per il BiFF 2023 ci siamo messi d'accordo per portare una micropolis comunitaria, coordinata da Ezio, per la quale ognuno ha realizzato uno o più moduli secondo lo standard. ll primo edificio di cui mi sono occupato io è la biblioteca cittadina, che ho fatto stare in 2x2 moduli da 16x16 studs ciascuno, dato l'impatto che una struttura del genere può avere sull'impianto urbano (come succede, ad esempio, per la biblioteca pubblica di New York, a cui la mia MOC vagamente si ispira). Ecco di seguito alcune immagini di quanto realizzato: Molti dettagli hanno richiesto una marea di tentativi. Ringrazio anzi gli altri componenti del progetto per i consigli che mi hanno dato, o le numerose ispirazioni fornite; se non fosse stato per loro, per esempio, i condizionatori sul tetto sarebbero tuttora enormi - grazie Ing. Porro! - e mancherebbero - o risulterebbero meno efficaci - alcuni dettagli di arredo urbano. Prendiamo per esempio la fermata della metropolitana. L'idea di inserire il trasporto pubblico nella Micropolis è già presente nella città originale di Ezio Del Vecchio, che include fermate e mezzi di trasporto a livello stradale. Teazza, per un suo modulo aggiuntivo, ha poi inserito una fermata della metropolitana. Essendo ogni modulo parte di una rete urbana, mi è sembrato opportuno riprendere queste soluzioni anche nel mio modulo, così da rafforzare l'idea di una città viva e articolata. La versione finale della mia fermata della metropolitana appare così: N.B.: i cassonetti della spazzatura sono un'altra idea di arredo urbano presa da Teazza. La copertura è composta da 8 "ali di Sweet Mayhem" (personaggio di LEGO Movie 2), cod. 34883pb01, pezzo che mi piace moltissimo per la sua originalità e versatilità (è un'ala? Una lama? Un contenitore di energia pura?), ma in una prima versione l'ingresso alla metropolitana aveva un aspetto molto più metallico e oscuro: Non molto accogliente, avrebbe disincentivato il turismo! Molti altri dettagli sono cambiati durante la realizzazione, così velocemente però da non venir documentati. Probabilmente, meglio così. Grazie per l'attenzione, a presto! Giorgio
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Ciao a tutti! Pubblico in questo post alcune immagini della MOC modulare che ho portato a Lecco 2023 per il diorama comunitario, miticamente diretto da @BOLTO@, MOC presentata poi anche al concorso per modulari-angolari indetto qui sul Forum (grazie @Fabbbbbricks, e grazie anche a @pivan e @Iry per aver l'idea di partenza); avendo terminato la MOC, senza quasi dormire, la notte prima della partenza per Lecco, a suo tempo ero riuscito a inviare (per il concorso) appena qualche foto orrenda e una breve descrizione, per cui approfitto della sezione "MOC" per postare qualche altra foto scattata successivamente con più cura. Partiamo dal fondo: le attuali macerie. La costruzione di questa MOC è stata per me un banco di prova molto stimolante, in quanto non mi ero mai cimentato in modulari; lo stesso processo partecipativo di realizzazione della città da parte di quasi trenta costruttori diversi è stato occasione per me di vedere moltissime opere straordinarie, ciascuna delle quali avrebbe meritato un banchetto per sé, e che invece han dato forma, tutte insieme, ad un diorama più grandioso della somma delle sue parti. Ho già demolito il mio modulare, come si vede qui sopra, perché confrontandomi per la prima volta direttamente con altri modulari mi sono reso conto di diverse modifiche che avrei potuto apportare per migliorarlo... ma modifica questo, modifica quello, ho capito che avrei fatto prima a recuperare i pezzi sfusi e costruire un altro edificio da zero. Veniamo comunque al modulare che fu: si tratta di un edificio pensato come Museo Internazionale dei Racconti del Mare, ossia come luogo di esposizione di opere (cimeli, quadri...) che hanno come denominatore comune storie o leggende ambientate sulle onde. Forse a Lecco avrei dovuto portare qualcosa ispirato ad acqua più placida e meno salata? Mmm... La parte costruita è distinta in due blocchi separati, uno già completato e aperto al pubblico, e un secondo ancora in cantiere, in pratica un'espansione del Museo a fianco; questo "lotto 2" è in realtà un nascondiglio per le componenti elettriche (vano batterie e cavetti delle luci LED) implementate nella MOC; la centralina batterie/Bluetooth è stata inserita in modo tale da poter essere completamente accessibile dall'esterno senza smontare alcunché: le batterie sono inseribili dall'esterno, e il pulsante di accessione è raggiungibile con la mano attraverso lo spazio aperto soprastante. Di seguito qualche altra immagine di dettaglio di questo alloggiamento, scattata durante la costruzione. Per l'illuminazione ho utilizzato esclusivamente prodotti LEGO (coppie di luci LED - generalmente usate nei treni - collegate alla centralina Bluetooth) così da poter regolare accensione e intensità tramite l'app per cellulare "PoweredUp". Questa MOC è stata per me un banco di prova non solo nel mondo dei modulari, ma anche per quanto riguarda le componenti elettriche: anche da questo punto di vista ho capito, a costruzione finita, in quanti altri modi avrei potuto sistemare meglio le connessioni e ottimizzare lo spazio occupato da esse, per cui è un bene anche da questo punto di vista aver già demolito tutto. Il "lotto 2" (il "cantiere" che ospita le parti elettriche) è costruito come blocco unitario da cui fuoriescono, a diverse altezze, i LED, i quali vengono poi fissati su "headlights" (pezzo cod. 4070) trasparenti, montati all'interno dei muri (color "tan") dei diversi piani sovrapposti; essendo l'edificio principale pensato per essere ispezionato piano per piano, slacciando quindi temporaneamente i LED dal loro alloggio nei muri "tan", ho voluto dare un aggancio di riscontro anche nel muro del cantiere (tramite headlights "dark bluish grey"), così da non rischiare che il cavetto, lasciato libero, cada dentro la costruzione grigia e sia poi impossibile da recuperare a mano, senza smontare tutto. Nell'immagine seguente si può vedere come è pensata la costruzione una volta "aperta", e sotto di essa potete vedere le immagini della sequenza di montaggio. Gli interni sono pensati, a tutte e tre le altezze, come spazi di esposizione: ho cercato di ricreare opere che potessero raccontare delle storie in un percorso espositivo di tipo contemporaneo (v. ad esempio la leggenda delle paperelle in fuga, collocate sulle pareti e in mezzo alla stanza - e inserite, per la cronaca, solo per strizzare l'occhio a @pivan, @Iry, @Vitriol e @Teazza ). Chiudo questa descrizione con un omaggio ai costruttori del "lotto 2", e ringraziando te, lettore, che sei arrivato fin qui. A presto! Giorgio
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Ciao! Tre mesi fa avevo postato qui sul forum una mia MOC incompleta, all'apparenza molto "classica". Finalmente sono riuscito a terminarla, per cui eccomi qui, tan/to tempo dopo, a mostrarvene qualche nuova immagine più esaustiva. Argomento della MOC è la storia raccontata da W. A. Mozart ed E. Schikaneder nell'opera "Il Flauto Magico", o meglio una sua estrema sintesi e, inesorabilmente, una sua reinterpretazione. Il racconto originale segue le avventure del principe Tamino che, superando le prove offerte da un percorso spudoratamente massonico, passa dalle Tenebre alla Luce, dall'Inganno alla Sapienza, dal Male al Bene. Ora... pur amando l'opera nella sua interezza e provando godimento fisico ogni volta che ne ascolto alcuni brani, questo ritratto dicotomico del mondo nettamente diviso in Buoni e Cattivi non mi ha mai convinto del tutto, tant'è che nello stesso racconto ci sono "buoni" che compiono gesta discutibili, "cattivi" che salvano vite, altri che "vorrebbero ma non possono", altri ancora che "ci provano ma non riescono". Una visione così estremamente polarizzata tra due estremi, che esclude tutte le possibili sfumature intermedie, è difficile da sostenere, ed è per questo che ho sempre considerato, quale vincitore finale della storia, non Tamino che porta a termine un percorso troppo ideale, ma il suo amico Papageno, che accetta i propri limiti e, all'interno di un mondo più ricco di sfumature, trova la vera felicità delle piccole cose. La mia MOC perciò utilizza i maggiori eventi della storia (il serpente fermato dalle tre Dame, la Regina della Notte che esprime la sua ira, i tre Fanciulli che vegliano sulle vicende dei protagonisti, le prove al tempio affrontate da Tamino e Pamina) come contorno scenografico di quello che, per me, è il vero fulcro della storia, ossia l'amore "semplice" tra Papageno e Papagena. Eccoli qui, perciò, i miei veri protagonisti: Lo strumento che Papageno abbandona per terra quando scopre la presenza della sua anima gemella è un "glockenspiel": una curiosità legata a questo termine è la doppia interpretazione data a questo termine nelle varie versioni dell'opera; nella versione animata di Emanuele Luzzati, per esempio, il glockenspiel è inteso come carillon di campane, mentre in tante altre versioni è un metallofono (in pratica uno xilofono di legno). Per la mia MOC ho voluto seguire questa seconda interpretazione, più diffusa. Alle loro spalle c'è l'altra coppia di innamorati della storia, Tamino e Pamina, raffigurati mentre si avviano ad affrontare presso il tempio le prove presentate dal gran sacerdote Sarastro. Le diverse scene hanno, volutamente, una caratterizzazione cromatica specifica: mentre la scena di Papageno e Papagena è dominata dal colore verde ma ravvivata anche dal rosso dei frutti e dal marrone del tronco, il tempio alle spalle riecheggia la classicità (o meglio, la sua immagine più stereotipata) tramite l'uso di pezzi bianchi e tan. Il tempio (di cui potete vedere meglio il fronte principale visitando l'altro post linkato sopra, "Tan/to tempo fa...") è costruito in modo che si possa rimuovere la copertura e vedere meglio il suo interno. La copertura è appoggiata, senza connessioni tra studs e controstuds, ma resta stabilmente al suo posto in quanto "sprofonda" esattamente dentro il suo alloggio. Finalmente arriviamo ai "cattivi". Il più esuberante di questi, nella mia MOC, è il serpente, che nella storia originale viene subito neutralizzato dalle tre Dame e non ha modo di fare molti danni, mentre a me è piaciuto immaginarlo spazzar via mezzo tempio, così, perché gli andava di farlo. La realizzazione del suo corpo ha previsto l'uso di molti brackets che, collegati tramite plates modificate con clips e bar handles, mi hanno permesso di rendere il suo movimento più sinuoso. C'è poi la Regina della Notte, sovrana del bel canto grazie ad una delle arie più famose di tutta la storia della musica. Nella prima versione, presentata all'Exhibricks del maggio 2023 a Genova, la Regina, in abito scuro, si confondeva troppo con il fondo di roccia nera e grigia, pertanto ho recentemente aggiunto quei due pezzi bianco-azzurri alle sue spalle, così da aumentarne la drammaticità e allo stesso tempo far risaltare meglio la minfig. Sopra di lei, i tre Fanciulli che vegliano sulle vicende e intervengono, verso la fine del racconto, per aiutare Papageno a trovare l'amore. Spero che questa navigazione all'interno della mia MOC non vi abbia stancato: grazie per essere arrivati fin qui nella lettura! A presto! Giorgio
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Ciao a tutti! Recentemente ho avuto il piacere di partecipare alla MOC comunitaria "Skyscraper Project" di Brickout (https://www.brickout.it/skyscraper-project/ per maggiori dettagli sulle altre MOC partecipanti), un grattacielo i cui piani sono realizzati ciascuno da un diverso costruttore, partendo da linee guida di partenza uguali per tutti, che ciascun AFOL può poi declinare a piacere secondo il suo personale stile costruttivo. Per il mio piano, in particolare, la fase più ostica è stata quella della scelta dell'argomento: gli altri piani già realizzati (molto belli, tra l'altro) avevano già coperto diversi dei temi che mi sarebbe piaciuto toccare, per cui per un po' di tempo sono rimasto in attesa di una nuova "ispirazione"... che alla fine ha avuto la più assurda delle Muse, ossia - sì, lo so, non ci potete credere - Jack Stone. Avendo nello sfuso un Jack Stone che avevo comprato solo come stramberia da collezione (perché, diciamocelo, quando mai avrei potuto usarlo seriamente?), ho pensato a un certo punto che potesse invece risultare perfetto come novella Creatura di Frankenstein in un mondo di minifigures. Un laboratorio, quindi. E quali altre creature avrebbero potuto far parte degli esperimenti praticati in questa struttura? Frugando nel mio sfuso ho trovato: un personaggio Fabuland con corpo umano e testa (credo) di gatto: un abominio; un uomo delle nevi: nel suo caso, "abominevole" sarebbe un complimento, per cui preferisco non riservargli la cortesia; è più uno sgraziato uomo delle nevi; un serpente traslucido: questo pezzo mi è sempre piaciuto in realtà, ma resta il fatto che un "serpente arancione traslucido" sia una creatura inquietante; un pesce aggressivissimo e sproporzionato; un sacco di ragni: in questo caso, non era la fattura del pezzo ad essere tremenda (trattasi di bel ragno), quanto la sua scala; è ovvio che un ragno in scala minifig non sarebbe quasi visibile ai nostri occhi, per cui non avrebbe senso produrlo, ma questo aracnide, in scala minifig... è grosso come un cane! Perfetto. La storia è venuta da sé: in un laboratorio matto, in cui da tempo vengono prodotte creature sperimentali, i ragni sono riusciti a liberarsi grazie al loro capo, che sul retro della struttura ha staccato il cavo che serrava la porta della cella dei suoi compagni, ed è quindi dilagato il panico tra i ricercatori, che non sapendo bene come reagire hanno scelto la fuga. Mi sono divertito a scegliere le espressioni terrorizzate delle minifig e a posizionare i loro corpi in corsa affannata. Di seguito, alcune diapositive del tragico istante congelato in questa MOC. Per chiudere, ecco un paio di foto scattate durante la costruzione, che mostrano in particolare come sono state costruite le passerelle (le travi reticolari sono fissate con tecnica SNOT) e alcune delle celle (ho utilizzato i panel satinati per dare l'effetto della bassa temperatura all'interno della cella dell'uomo delle nevi). Sperando che il racconto della costruzione di questa MOC non sia risultato troppo pesante, vi ringrazio per l'attenzione. A presto! Giorgio
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Oggi vi presento la mia ultima moc: Ho sempre amato fotografare bei paesaggi e nel 2007 feci un viaggio in Francia nella Provenza. Verso fine di giugno in Provenza i campi si riempiono di sterminati filari di lavanda che colorano il paesaggio e profumano l'aria. Ho adorato questo paesaggio e dopo l'avvento dell'apicoltore nella Serie 21 delle minifig collezionabili nella mia mente è subito scattata l'idea di unire i paesaggi della Provenza con il miele alla lavanda che viene prodotta in queste terre. Ho concentrato in un unico paesaggio tutte le atmosfere della Provenza con la casa dell'apicoltore, un campo coi filari di lavanda, le arnie delle api, alberi, fiori e vegetazione. La storia dietro a questa moc è una bambina (nipote dell'apicoltore) che viene accompagnata dalla mamma a trovare il nonno che abita in Provenza e la piccola si innamora di questo paesaggio ricco di natura ed animali. La casa è composta da un ricco arredamento interno che è osservabile dividendo i due piani e rimuovendo il tetto. Al piano terra troviamo la cucina e il soggiorno, la parte di casa più stretta è il laboratorio dove il nonno produce il suo magnifico miele alla lavanda. Attraverso una finestrella può lasciare i vasetti di miele dal laboratorio direttamente in cucina. Al primo piano invece troviamo la camera da letto, un guardaroba e un bagno con doccia. Il nonno ha arredato la sua casa nel modo più accogliente possibile ma rimane pur sempre una casa rurale e quindi non troveremo un televisore. Tutto il tempo viene passato nella campagna, in mezzo alla natura senza particolari mezzi tecnologici! Davanti alla casa troviamo una bancarella fissa dove il nonno vende il miele ai visitatori che vengono a scoprire la Provenza. La base della moc è divisibile in tre parti per un facile trasporto. La moc è composta da circa 4.200 pezzi. La moc viene presentata per la prima volta al MEI di Verona il 4 e 5 marzo 2023. Visita la Galleria completa delle immagini qui: https://www.flickr.com/photos/sdrnet/albums/72177720306373386 Ovviamente commenti e domande sono molto graditi. Ciao a tutti!
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Come di consueto negli ultimi anni vi presento una nuova moc natalizia. La guerra che si è scatenata tra la Russia e l'Ucraina ha toccato molto l'animo collettivo mondiale e quindi quest'anno ho voluto dare un messaggio di solidarietà dicendo Stop alle Guerre! Per farlo ho deciso di creare una vignetta molto simpatica riprendendo il tema di Guerre Stellari di cui io sono un grande fan. Per una volta L'Impero e la Ribellione in una famosa scena di Hoth (dal film "L'Impero colpisce ancora") decidono di fare la pace e di sedersi ad un tavolone addobbato per festeggiare il Natale! Tutte le armi sono state deposte, gli speeder e gli strumenti di guerra come l'AT-ST si sono fermati e tutti festeggiano insieme. Alcune particolarità del diorama sono il pollo allo spiedo che può ruotare grazie ad una manopola laterale, R2-D2 e C1P8 in versione natalizia, un cartello stampato personalizzato di "STOP WARS". Un alloggiamento laterale permette inoltre di accendere delle piccole luci a led per illuminare alcune parti del diorama. Spero sia apprezzato e Buon Natale a Tutti! Galleria Flickr: https://www.flickr.com/photos/sdrnet/albums/72177720304489245
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Ciao a tutti gli amici di ItLUG e BUON NATALE! In questo giorno speciale voglio fare a tutti voi un regalo. Voglio presentarvi la mia ultima creazione chiamata "Mini Chalet"! Una moc ovviamente ispirata al mio famoso Winter Chalet composta da soli 603 pezzi. Il mini Chalet in realtà è un piccolo salvadanaio che può essere anche usato come soprammobile sulla propria scrivania. Ho creato le istruzioni per il montaggio e sono scaricabili gratuitamente! Le potete trovare sulla pagina del mio sito a questo link: https://www.sandrodamiano.com/LEGO/instructions.php Spero sia un regalo gradito e ancora una volta, Buon Natale a tutti Voi e alle Vostre Famiglie!!!
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E' stata una lunga giornata ma arrivo ancora in tempo per presentarvi la mia ultima MOC! MOC liberamente ispirata al lungometraggio Lupin III e il Castello di Cagliostro, capolavoro e primo lungometraggio del noto regista Hayao Miyazaki. In Giappone il film non ebbe inizialmente successo, la versione romantica del ladro gentiluomo non era piaciuta neanche al suo creatore Monkey Punch. Come per la serie tv, col tempo però, Lupin III – Il castello di Cagliostro, verrà riconosciuto come il primo capolavoro firmato Hayao Miyazaki, diventando un cult per intere generazioni, tanto da essere ripubblicato costantemente per il mercato dell'home video. Questa pellicola lancerà definitivamente la carriera di Miyazaki portandolo sempre più vicino alla realizzazione del suo obiettivo: la fondazione dello Studio Ghibli. Film uscito nel 1979 in Giappone e solamente nel 1984 in Italia, segnò la mia infanzia, avevo infatti 10 anni, adoravo i cartoni di Lupin III ma questo film mi ha lasciato affascinato da quell'alone di mistero, scene di avventura e ambientazioni fantastiche. Oggi dopo oltre 40 anni dalla sua nascita ho deciso di rendergli omaggio realizzando una MOC molto complessa e impegnativa sotto vari aspetti. Realizzare il Castello in scala minifigure era praticamente impossibile, ma anche la micro-scala sarebbe stata una impresa azzardata ma ... ancora una volta ho deciso di mettermi alla prova e soprattutto... divertirmi! La moc poggia su due basi 48x48 stud, tutto è fatto in microscala basandomi sulle immagini del film. Il Castello riporta alcune sezioni abbastanza fedeli mentre altre sono state inventate come il lato est del castello che non si vede mai in tutta la durata del film. Volevo riportare le cose fondamentali come si vede in questa immagine: Ho riprodotto le cose più importanti per uno scenario completo: il castello nella sua interezza, la sezione del paese posta sul retro, l'iconico acquedotto e la torre dell'orologio con le mura dell'antico castello. Studiare tutta questa ambientazione è stato difficile quanto appagante. Ma non ero contento così... volevo anche rendere delle parti in movimento! Ed è per questo che ho inventato un meccanismo che muove le seguenti cose: 1) il mulino a vento sul fronte 2) il velivolo a motore che usa il Conte per entrare nel Castello oppure Lupin per scappare 3) una luce ad intermittenza che si accende nell'ingresso posteriore del castello 4) il corridoio basculante che collega il castello alla torre della prigione 5) le lancette della torre dell'orologio Tutte queste funzioni sono collegate tra loro e quindi con una unica leva vengono azionate simultaneamente! Nei prossimi giorni farò un video di presentazione delle parti in movimento. Il castello si può suddividere in vari blocchi e anche la base si può dividere in due, per un facile trasporto. La realizzazione di questa opera mi ha richiesto più di 5 mesi di lavoro e conta circa 8700 pezzi. Solamente sulla base ci sono quasi 1500 tile 1x2 trans light-blue! Ci ho creduto molto, spero vi piaccia! Sandro Galleria completa su Flickr: https://www.flickr.com/photos/sdrnet/albums/72177720299613644 Commenti molto graditi
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10000000_465486933855011_2988609603697828101_n.mp4 Ciao a tutti. Vi mostro il mio progetto di una caserma dei vigili del fuoco. I primi tre rendering risalgono a marzo 2016. Ho impiegato qualche mese per recuperare tutti i pezzi necessari. Nel corso del tempo son state effettuate diverse modifiche, tra cui l'aggiunta di un cortile con diverse altre piccole palazzine e un castello di manovra (la palazzina che usano i pompieri per esercitarsi). L'idea originale era di replicare una esistente caserma che si trova vicino a dove abito, in realtà ben presto il progetto si è trasformato in qualcosa di sicuramente più semplice cercando di riunire nello stesso edificio una zona uffici e una zona di rimessaggio autoveicoli. Attualmente sto lavorando (tramite stud.io 2) alla versione 3.0 della caserma, ne vedete i primi rendering nelle ultime due foto in questo topic. La versione 2.0 è stata realizzata con l'utilizzo di uno Sbrick, vi lascio dei video a dimostrazione del funzionamento. 42893346840.mp4 10000000_465486933855011_2988609603697828101_n.mp4 10000000_465486933855011_2988609603697828101_n.mp4
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Vi presento questa nuova moc del 2021, questa volta a tema medievale. La moc si poggia su due basi da 32x32 ed è stata studiata per essere affiancata alla moc del mulino medievale che ho fatto nel 2018. Ho realizzato un ponte medievale e una Torre di guardia. Il ponte si poggia in diagonale rispetto alle basi utilizzando una tecnica un po' complessa ma efficace. La torre di guardia è sviluppata su tre piani ed è realizzata con le pareti apribili posteriormente per poter osservare l'interno. All'interno della porta di ingresso c'è una botola segreta azionabile con una leva per far cadere una minifig nella galleria sotterranea che porta ad uno dei flussi d'acqua del ponte. Attraverso questa funzione è nata una scenetta per dare una storia a questa moc: "In alto sulla Torre di guardia, il soldato di vedetta, ignaro del suo futuro destino, osservava il carro che stava giungendo alla Torre con il cavaliere fidato del Re. Il suo compito era ritirare un forziere pieno d'oro da consegnare al castello. Un ladro scaltro però aveva scoperto come rubare il forziere attraverso una botola segreta che conduceva alla torre e che gli permetteva anche una via di fuga dal condotto oltre il ponte passando nelle fredde acque del fiume. Riuscirà il ladro a scappare?" Informazioni principali: Nome: Torre di guardia e ponte medievale Dimensioni: 52 x 26 cm Numero parti: 4700 pezzi Numero minifig: 4 minifig Commenti graditi. Grazie a tutti! Galleria Flickr completa: https://www.flickr.com/photos/sdrnet/albums/72157720248922577 Spoiler alert: ...questa non sarà l'ultima moc di quest'anno!
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Quest'anno è stato l'anno del primo Bonsai LEGO #10281 nonchè l'inizio della linea "Botanical Collection". Da quando è uscito, la rete si è riempita di opere di magnifici bonsai da parte di centinaia di costruttori. Anche io volevo fare la mia versione e un giorno mi è venuta l'idea giusta per me: fare un bonsai in stile natalizio! Inizialmente volevo coprirlo con foglie bianche innevate ma poi ho pensato che i bonsai generalmente si tengono all'interno di una casa e quindi ho fatto un classico bonsai con foglie verdi che poi però ho ricoperto con addobbi tipici natalizi così come se fosse un abete di Natale. Credo che sia piuttosto inusuale e curioso! La dimensione del vaso è circa il triplo rispetto a quello originale LEGO ed è composto da un tocco di colore particolare dato dal "Bright Light Blue" con dei pezzi abbastanza rari presenti in pochi set di diversi anni fa. Il colore è anche un omaggio al nuovo set natalizio di quest'anno. Il tronco è stato piuttosto complicato da costruire, volevo rendere il Bonsai abbastanza realistico e trovare il modo di agganciare i pezzi con queste angolazioni mi ha richiesto tecniche particolari per renderlo comunque piuttosto robusto. E' composto all'incirca da 1250 parti di cui 222 pezzi per il vaso e all'incirca 450 pezzi di plate red + plate round (1x1) per fare il riempitivo del terreno su cui poggia il tronco. Questa sarà la mia ultima moc del 2021. Grazie a tutti e Buon Natale a Voi e alle Vostre Famiglie! Galleria Flickr: https://www.flickr.com/photos/sdrnet/albums/72177720295395158
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Anche se è già da un po' che l'ho fatta ,la pubblico anche qui ,ecco la mia versione di questo cataclisma che ci ha colpito il mondo intero ,ecco il mio ultimo Human Disaster ,ciao a tutti
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Coming soon!!! https://www.instagram.com/p/CPa5tLoJS0m/
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Ciao a tutti! Questo diorama è ispirato alla Riviera ligure dove mi capita ogni tanto di passare il weekend. Questa creazione è una estensione di una moc realizzata nella primavera del 2017 (immagino che alcuni di voi se ne ricorderanno). Il motivo principale di questa modifica è partita dall'idea di fare un allestimento estivo in una vetrina di un negozio nel mio paesino. La prima versione era composta da 4 basi, ho voluto quindi aggiungere altre due basi per dare più grandezza al diorama e in futuro ho deciso che realizzerò anche un faro per completare il tema marino. Da questo deriva il nome del ristorante "Al Faro" che è il nuovo edificio sulla destra. Il diorama non incorpora particolari tecniche, ho volutamente deciso di renderlo semplice ma al tempo stesso divertente e ricco di vignette con vari personaggi che compiono la vita del mare, come giocare in spiaggia, prendersi un gelato, fare una passeggiata rilassante sul lungomare, ecc... Tutti gli edifici anche se piccoli hanno degli allestimenti interni visibili dal retro. Questa moc mi fa venire voglia di mare e di uscire per godersi un po' di sano relax dopo tutto il lungo lockdown portato dal Covid-19. Spero che il diorama sia gradito! Altre immagini nella Galleria Flickr: https://www.flickr.com/photos/sdrnet/albums/72157683391045352 Spoiler: a breve arriverà la mia vera nuova MOC del 2021, quindi rimanete sintonizzati! Alcune anticipazioni le troverete sul mio profilo Instagram (sdrnet74)
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Ciao a tutti, il tempo a mia disposizione è sempre meno ma sono riuscito ad inserire un altro piccolo pezzettino all'interno del mio Winter Village: la vecchia edicola. Al momento è ancora in versione "estiva" ma ben presto verrà innevata per sposarsi meglio al contesto. La piccola moc è nata ispirandomi alle vecchie edicole delle città storiche come Milano e Parigi. Sono consapevole che presenta ancora qualche "difetto" ma , purtroppo per il tempo a disposizione, è già un risultato essere riuscito a presentarvela. Spero vi piaccia e spero di riuscire a finire tutto per questo inverno. Piccolo SPOILER: rispetto alle foto pubblicate in precedenza, il villaggio è quasi raddoppiato e manca ancora un piccolo spazio per finire tutto. Alessio
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Ciao a tutti! A inizio anno, come molti di voi sanno, il mio Chalet è entrato nella terza review del 2019 di LEGO Ideas dopo aver raggiunto i 10.000 voti. Sappiamo anche che il set non è passato purtroppo nella votazione live del 23 Giugno 2020. Indifferentemente dal risultato che avrei ottenuto, volevo in qualche modo ringraziare tutte le persone che mi hanno scritto e tutte coloro a cui è piaciuto lo Chalet. Ho deciso quindi di realizzare un paesaggio natalizio che "accolga" in maniera dignitosa lo Chalet, che fosse un modello più in stile "UCS"! L'idea iniziale è stata quella di realizzare un pendio innevato con dei bambini che scendono con il bob sulla neve. Inizialmente volevo usare 3 basi ma sarebbe stato troppo ingombrante e allora ho optato per due basi 48x48 in cui all'interno ho condensato un paesaggio natalizio con tutto quello che vedete nella foto qui sotto. Il tema Winter Village non è sicuramente nuovo per me (!) ma per la prima volta in una moc mi sono cimentato in un intero scenario in movimento. Ci sono ben 17 parti in movimento alimentate da un unico motore XL LEGO oppure direttamente a mano con una levetta posta sul retro! Le due basi trasmettono tra di loro il movimento attraverso un axle technic che collega le due aree. Avevo già fatto in passato parti in movimento (come ad esempio il mulino medievale), ma mai come in questo caso ho dovuto davvero ingegnarmi a far stare in uno spazio "relativamente ridotto" tutte quelle scene in movimento. Inoltre lo spazio imponeva la presenza di molte cose tra cui ovviamente lo Chalet! Essendo rialzato ho inoltre realizzato un progetto (in cantiere da tempo) ovvero fare la cantina dello Chalet raggiungibile dalla porta frontale destra. Nella parte laterale del diorama ho inoltre ricavato una piccola grotta di cristalli di ghiaccio che si possono illuminare grazie ad un vano adiacente dove ho riposto anche un piccolo pacco batterie con un filo di luci a led. Le luci scorrono nella grotta ma anche nella cantina dello chalet e posso inoltre farle arrivare fino alle stanze interne dello chalet per illuminarle di notte. Tutte le parti in movimento le potete osservare da soli nel piccolo video che ho realizzato (chiedo scusa per la scarsa qualità del video!): https://www.youtube.com/watch?v=3HSTgaFy0aY La parte più complessa è stata non solo quella di riuscire a "raggiungere" il movimento nelle varie aree del diorama, ma anche differenziare le velocità in base a cosa si doveva muovere. E' stata una bella sfida, ma come sempre mi sono divertito un sacco nel realizzarlo e l'importante è questo! Nonostante il duro periodo in cui stiamo vivendo sono riuscito ad organizzare la sua esposizione nella vetrina di uno strategico negozio nel centro del mio paese durante il periodo natalizio, in modo tale che tutti i bambini quando escono da scuola possono ammirare questo piccolo diorama natalizio e strappare a loro un sorriso. Buon Natale! Questo lavoro lo dedico al caro amico Gianluca che non è più tra noi. Spero potrà ammirarlo da lassù. Potete osservare tutte le fotografie di dettaglio nella galleria Flickr: https://www.flickr.com/photos/sdrnet/albums/72157638607227773 Commenti e critiche ben accetti. Saluti da Sandro!
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Ciao a tutti! vi propongo una creazione a tema industriale (la mia serie preferita). Si tratta di una centrale termoelettrica con una turbina a gas. Ho cercato di renderla più dettagliata possibile pur restando entro la base 48x48... e forse questo rende tutto molto affollato. Enjoy! Dettaglio camino e sistema di estinzione a CO2 vista lato generatore con la camera a filtri stazione riduzione e misura del gas metano (con sfiato per la depressurizzazione) trasformatore ausiliario MT-BT e interruttore di macchina. La pompa pneumatic serve a pilotare i sezionatori della sottostazione elettrica. sezionatori visione d'insieme sala quadri vista condotti blindati e sistema raffreddamento olio macchina vista sottostazione alta tensione (da sx: trasformatori voltmetrici, sezionatori, interruttori) dettaglio traformatore elevatore salamacchine con distribuzione sistema anticendio.
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B5004 D'oh! x "Polybag Contest" (Forumcommunity) Il contest prevedeva l'utilizzo di 60 pezzi per creare una MOC in stile Polybag. Naturalmente ho voluto esagerare e ho immaginato una polybag molto grande adatta a contenere il pezzo numero 60: la base!
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Altra moc di un trattore e due rimorchi dumper. John Deere 6920: Rimorchio Dum per 3 assi: . . . Rimorchio Dumper 2 assi:
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Nuove moc di trattori, qui ho voluto migliorarmi sulla costruzione partendo dal telaio, invece di usare i brick technic, ho optato per le plate in modo da rendere il modello più simile ad un telaio reale. Fendt 936: Deutz Fahr 7250 TTV Warrior:
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Era il 2015 e decisi di mettermi in gioco e provare a fare una moc un pò più complicata di un trattore. Ed ecco che optai per una trincia raccoglitrice, o più semplicemente trincia e non mietitrebbia (che purtroppo in tanti sbagliano) come anche LEGO, non è harvester ma forage harvester Ho preso spunto da foto fatte sul campo a casa mia e da un catalogo preso ad una fiera agricola!