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  1. L’idea dalla serie Netflix “Sweet Tooth” Recentemente ho visto la serie TV Netflix Sweet Tooth* (che tradotto in italiano significa golosone) e, seppur non sia una grande fan delle serie TV, il primo episodio mi ha dato un ottimo spunto per ricreare una nuova casa nel bosco. Si tratta del rifugio di Gus, il bambino “ibrido” per metà cervo protagonista della serie, e di Pubba, il suo presunto padre. Come sapete negli ultimi anni ho costruito molte baracche e questa va a unirsi alle precedenti arricchendo la serie. Il diorama ha una struttura che ho utilizzato già in passato in altre mie creazioni: una base di wedge plates dark tan su cui poggia il nucleo centrale della creazione e sullo sfondo alcuni alberi e arbusti che incorniciano la scena. In questo caso il nucleo principale è costituito da cinque baracche che, unendosi, creano lo spartano rifugio dei due protagonisti. Oltre ai consueti colori “caldi” come il reddish brown, il dark tan e il classico dark bluish grey, ho utilizzato un colore che non avevo mai usato prima: il medium azure, così come appare in una parte della casa in alcune scene della serie. Nella parte centrale si riconosce bene la finestra ottagonale che contraddistingue la casa nel bosco di Gus, costruita con gli utili tile, modified facet 2 x 2 Corner with cut corner. La parte all’estrema sinistra presenta una forma circolare che ho realizzato creando un ottagono. Ho ricreato una specie di rialzo per la baracca utilizzando i tile 6X6 light bluish grey, una pezzo già molto visto in passato in tutti i miei garage. Come sempre ho cercato di inserire molti dettagli e dove possibile NPU. Tra le parti più strane mi piace ricordare la pelle d’orso della serie Duplo poste sul tetto come copertura. Questo elemento l’avevo già utilizzato nelle mie Stilt Houses e sono certo che troverò altri contesti dove inserirlo in futuro. Sul terreno a sinistra è visibile una “gamba” di una creatura non ben specificata di colore dark tan che simula un grosso masso sul terreno. Ad essa si accompagna sulla destra il braccio di una maxi-fig, nello specifico Cull Obsidian, anch’esso a rappresentare un masso (questo pezzo l’ho usato già in precedenza). Per ricreare Gus, un bambino “ibrido” per metà cervo, ho utilizzato i capelli della Minifigure collezionabile Fauno della serie 15. Da dietro si vedono bene le orecchie e un abbozzo di corna proprio come quelle di Gus mentre cresceva. Pubba, invece, ha l’aspetto da “hiker” con sulle spalle un grosso zaino pieno zeppo di oggetti e utensili utili per la sopravvivenza tra i boschi. Sulla destra fa capolino un cervo che Gus pensa sia sua mamma, se avete visto la serie sapete di cosa sto parlando… Ci sono molti altri dettagli e parti interessanti, dateci un occhio e divertitevi a scoprirli qua e là.
  2. Ciao a tutti! Oggi vi presento la mia ultima creazione: una piccola e accogliente casetta di campagna di colore blu che va ad unirsi alla mia serie di abitazioni rurali che ho costruito negli ultimi due anni (Walden, Joe’s Cottage, A-frame Cabin, Stilt Houses etc…). Il mio obiettivo era di riproporre un cottage dalle forme particolari ma che si differenziasse da quelli precedenti attraverso nuovi colori, nuove forme e dettagli inediti. E proprio il colore sicuramente rende unico questo nuovo diorama: blu per l’esterno e nero per il tetto. E i larici gialli sullo sfondo incorniciano la scena quasi fosse una cartolina. La base è principalmente in dark tan e la stradina che porta all’ingresso è invece di colore tan. La base proviene dal mio precedente General Store, in parte rivista e corretta. Altra caratteristica peculiare è la forma del tetto: asimettrica e molto spiovente sulla sinistra. Da notare la legnaia che presenta dei frammenti di legno fatti con gli sfridi del famigerato reddish brown, gli elementi di questo colore hanno una brutta fama tra gli AFOL in quanto sono i più fragili e spesso si rompono con un niente. Negli anni ho conservato questi piccolissimi pezzettini e finalmente ho trovato il modo giusto per utilizzarli. Le porte e le finestre sono circolari come nelle case degli Hobbit e per ricrearle ho utilizzato i relativamente nuovi “Tile, Round Corner” di due diverse dimensioni. Le finestre presentano al loro interno dei copri cerchi provenienti dalla Dodge Challenger della serie Speed Champion, in questo modo lo spessore della circonferenza degli oblò risulta più piccolo e la finestra nel complesso più gradevole. La porta invece ha come texture dei semplici plate 2X1 light bluish grey invertiti, e la resa è ottima. Sulla sinistra l'immancabile fuori-strada in pendant con la casa e questa volta sul tetto c’è una bella canoa rossa. Il veicolo si basa sempre sul mio ormai celebre Chevrolet Blazer apparso per la prima volta nella baracca dello sceriffo Hopper ispirata alla serie TV Stranger Things. Un veicolo davvero “camaleontico” e che si presta bene a diverse personalizzazioni. Il diorama presenta qualche “features” già apparsa in altri miei precedenti lavori come la scalinata per accedere all’ingresso, il braccio di una maxi-fig come masso sul terreno e altri ancora che potete cercare qui e là. Anche il basamento fatto con decine di martelli era già apparso nel mio precedente A-frame Cabin. Spero vi piaccia!
  3. JOE'S COTTAGE Ciao a tutti, qualche giorno fa ho presentato il mio ultimo lavoro, un piccolo diorama ispirato ai lavori di un modellista giapponese che costruisce casette e baracche nei boschi. @Pix l'ha già presentato qui sul forum nella sezione MOC del mese Questo è il cottage di Joe, un tipo solitario che ama vivere nel bosco circondato dagli animali. Fiero del suo piccolo carro-attrezzi è sempre pronto ad aiutare qualche amico in panne sulla strada. In questa piccola creazione ho inserito qualche NPU come la fiocina come supporto per le luci o i pistoni sul palo dell'elettricità. Anche il pick-up, che è una rielaborazione di un mio precedente lavoro, presenta alcuni NPU. Le superfici del piccolo cottage sono realizzate come alcuni miei precedenti lavori cioè con dei tile - tan - che danno l'effetto usura del legno. Il camino a "S" è una novità e mi piace molto la sua resa nell'assieme del diorama. Ho lavorato sull'atmosfera grazie ai colori caldi e alla fotografia rendendo il tutto più vivo e armonioso. Non ho realizzato gli interni poiché non ero ispirato e non volevo costruire qualcosa di già visto e rivisto. In futuro forse costruirò una baracca vista dall'interno. Ecco qualche foto: Qui sotto si vede un altro dettaglio che mi piace molto, l'ascia conficcata nel ceppo. La lama, essendo di gomma, è possibile piegarla per farla entrare nel buco del tile round. Avevo usato questo trick anche nel mio precedente Walden ma probabilmente è stato notato meno rispetto a qui a causa della maggior presenza di "oggetti di scena". Qui sotto l'alberello con alla base un barile reddish brown per tenere insieme tutti gli "hose". Molti gli animali presenti nella scena: il gufo, la puzzola, alcune galline e un passerotto nel nido. Spero vi piaccia! Un caro saluto e alla prossima MOC
  4. Walden; or, Life in the Woods Qualche mese fa un amico mi ha prestato un libro di cui avevo sempre sentito parlare ma non avevo mai letto: "Walden, ovvero vita nei boschi". Scritto da Henry David Thoreau è il resoconto dell'avventura dell'autore che dedicò ben due anni, due mesi e due giorni (1845-1847) della propria vita nel cercare un rapporto intimo con la natura e insieme ritrovare se stesso in una società che non rappresentava ai suoi occhi i veri valori da seguire. Il libro fu scritto quasi interamente durante il soggiorno di Thoreau in una capanna, costruita in gran parte da solo, sulle sponde del lago Walden (Walden Pond), che si trova vicino alla cittadina di Concord, nel Massachusetts. Walden ha avuto un grande successo nella controcultura statunitense. In particolare la Beat Generation ha visto nell'esperienza di Thoreau e nella sua forte volontà di un ritorno alla natura in contrasto con la crescente modernizzazione delle metropoli americane, l’espressione del proprio pensiero e del proprio modo di vivere. Più in generale Walden è ritenuto uno dei primi romanzi ecologici ed ha influenzato il pensiero ecologico contemporaneo. Colpito dalla storia e ispirato dalla copertina del libro ho ricostruito la baracca di Thoreau nei boschi del Massachusetts. Per ricreare al meglio la baracca e l'ambiente boschivo ho utilizzato diverse tecniche, alcune delle quali già viste su altri miei lavori, e ho inserito una molteplicità di dettagli, alcuni inediti. E' stata anche la prima volta che ho inserito degli alberi nella scena e l'effetto mi ha soddisfatto molto. Spero vi piaccia! Per altre foto di dettaglio clicca qui.
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