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LEGO Store assalito a NY


Pix

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Nonostante il coprifuoco messo in atto, i negozi di New York City, incluso il LEGO Store , sono stati saccheggiati durante i recenti disordini civili.
Il tutto nasce da ciò che è successo il 25 maggio, ovvero con la morte di George Floyd dopo essere stato ammanettato e bloccato a terra da un ufficiale di polizia. 
Proteste pacifiche hanno avuto luogo durante il giorno a New York, ma nonostante il sindaco abbia imposto il coprifuoco, il saccheggio e la distruzione hanno avuto luogo di notte.

Questa immagine del LEGO Store è stata condivisa su Instagram, mostrando il negozio svuotato, sono rimaste solo le sculture fisse.

Comportamento ingiustificabile.

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Ultima modifica: da Pix
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1 ora fa, gabrisermig ha scritto:

tra l’altro proprio a LEGO, che ha appena donato 4 milioni di dollari per la causa

Spoiler Alert! Commento lungo.

A mio avviso sbagliando. Spiego perchè. Quella donazione, fatta una settimana dopo i fatti di Minneapolis e un giorno dopo (3 giugno alle ore 18:29 è il time-stamp del post su Facebook, questo invece il video del 2 giugno postato su Twitter dal giornalista Steven Fabian e che mostra lo sfacelo del LEGO Store), costituisce un precedente, un precedente per il fatto che TLG sia pronta a schierarsi (in questo caso) a favore di una "causa", causa assolutamente legittima, sia chiaro (e che ovviamente condivido). Questa presa di posizione però, porta conseguenze. 
Una prima conseguenza è che qualcuno ha iniziato a farsi domande sul perché/quando si scenderà in campo (non tanto nei confronti diretti di TLG ma in generale a tutti noi del mondi civilizzato ed occidentale) per la questione di Hong Kong, ovvero quando ci si muoverà a sostegno della comunità di Hong Kong e contro la nuova legge sulla sicurezza nazionale.

Temo però che Hong Kong sia/possa essere una questione di conflitto di interessi per TLG: la Cina è la nuova "Mecca", e se si vuole dare il proprio "morso" alla "Mecca", si devono fare i conti con il governo cinese... e se si ha bisogno di trattare con il governo cinese, dalla questione di Hong Kong tocca starne fuori.

Schierarsi dalla parte giusta in una questione sociale negli Stati Uniti è facile (doveroso e dovuto, sia chiaro e lo ripeterò a vita), schierarsi contro il governo del Paese dove si ha un mercato in crescita a due cifre, dove si è investito molto capitale per costruire un impianto di produzione e aprire centinaia di negozi per difendere gli interessi e i diritti di una singola comunità e di una minoranza, è viceversa e potenzialmente controproducente, dal momento che in Cina nessuna multinazionale "occidentale" può fare nulla senza... "passare" per il governo. Sarebbe (stato) giusto oltre che doveroso, ma controproducente.
Prendere le parti dei cittadini afroamericani negli Stati Uniti è stato un atto giusto e doveroso, così come i 4 milioni di dollari stanziati sono un gesto generoso.
Stare dalla parte dei cittadini di Hong Kong sarebbe (stato) un atto altrettanto giusto e giusto e dimostrerebbe (avrebbe dimostrato) le "palle" che ogni membro del mondo civile e democratico dovrebbe (avrebbe dovuto) mostrare di fronte a governi e dittature che mettono i diritti umani sotto la suola delle loro scarpe. Altrimenti, se si agisce solo sulla base di fare i soldi, è meglio non schierarsi dalla parte di nessuno e non entrare in nessuna delle "bombe sociali" che purtroppo in giro per il mondo non mancano. Viceversa, se ci si vuole schierare, lo si fa sempre, per tutte le (buone e giuste) cause.

E' "suonato" poi un po' ipocrita fare una donazione e "schierarsi" il 3 giugno quando il giorno prima è stata inviata dal LEGO Shop At Home Affiliate Team una mail a tutti gli affiliati LEGO Shop d'America (coloro che monetizzano con gli acquisti su LEGO Shop partendo dai propri canali YouTube, pagine Facebook, Blog etc) di non "sponsorizzare" una serie di set LEGO City (e non solo) a tema Polizia e Vigili del Fuoco (ma anche il nuovo Architecture della White House e il negozio di ciambelle/Donut, ciambelle che si sa, nell'immaginario collettivo sono legate a doppia mandata ai poliziotti), notizia che si trova in rete o su Twitter.
Certo, come sempre, la popolazione di analfabeti funzionali ha colpito ancora e ha colpito duro, e la richiesta di non sponsorizzare quei set è diventata "LEGO toglie i set della Polizia dagli scaffali", costringendo TLG a postare un comunicato ufficiale, ma questo è ormai un qualcosa al quale ahimè siamo ormai abituati a veder accadere.

 

 

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Io ritengo che un'azienda non sia costretta a prendere posizione o fare donazioni per una causa, ma se decide di farlo, questo non significa che poi lo debba fare per tutte le altre cause al mondo.

Mi farebbe piacere se LEGO prendesse posizione anche su Hong Kong? Certo, è un'altra causa giusta. Come mi ha fatto molto piacere che l'abbia fatto per Black Lives Matter. Ritengo che sia costretta a farla? No. Come non era costretta per Black Lives Matter. Sono due cose slegate.

Sicuramente è indubbio che ci siano più conflitti di interessi con la Cina e quindi la cosa non è così immediata. Ma questo non significa che han fatto male a fare questa di donazione... ben venga!

Per quanto riguarda la richiesta agli affiliati di non promuovere set di polizia e affini... lì LEGO ha fatto davvero un grosso errore, ha fatto mandare all'azienda che gestisce gli affiliati un'email scritta malissimo alla svelta in cui non si spiegava niente e non si capiva nulla. 

Se avessero scritto chiaramente cosa chiedevano e perché lo chiedevano, sicuramente nessuno si sarebbe fatto particolari problemi (ha perfettamente senso non voler promuovere set "delicati" in questo momento, francamente non mi pare in contrasto con la donazione).

Purtroppo invece hanno scritto malissimo e ora la conseguenza è che c'è stato molto più focus su quei set, l'effetto esattamente opposto a quello desiderato.

Certo che il tempismo d'uscita del set della Casa Bianca è stato davvero il peggiore possibile, manco a farlo apposta...

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36 minuti fa, Laz ha scritto:

Sicuramente è indubbio che ci siano più conflitti di interessi con la Cina e quindi la cosa non è così immediata. Ma questo non significa che han fatto male a fare questa di donazione... ben venga!

Il problema su cose che vanno al di là della tua (TLG) posizione, è quando vai a creare un precedente.
Se lo crei, anche in buona fede, nel futuro devi poi ponderare bene. Perché ti potranno dire "eh ma tu in quel caso hai fatto"...

In Italia, dove siamo tutti utonti, questa cosa non avrà mai peso, ma in America gira tutto diversamente e i precedenti lasciano sempre il segno. Tanti si sono bruciati a fare queste cose. Magari non sarà il suo caso...

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Sinceramente giudicare la questione americana così da lontano, secondo me può portare a risposte fuorvianti.

Ad esempio se la popolazione per la maggior parte fosse chiusa in casa per paura dei saccheggi, operati da delinquenti, e stesse invece chiedendo al governo interventi più energici in materia?

Ripeto è troppo difficile giudicare, la situazione è ovviamente degenerata e pilotata per fini politici (e a me sembra che porterà ad una rielezione ancora più certa di Trump) e per noi capire da qua è piuttosto difficile.

Da noi i giornali hanno sottolineato l'aspetto razziale e siamo tutti condizionati da quello, ma credo che ci sia ben altro sotto.

E' come se in America giudicassero gli italiani, come se fossero tutti dei black block in lotta con il governo... 

Riguardo a LEGO, onestamente una multinazionale se vuole fare business, deve essere molto neutra. E' un problema che riguarda tante aziende. Se questo sia giusto o meno, rimane però un fatto.

Ad esempio anche io sono molto preoccupato per Hong Kong, ma anche per Taiwan, e per l'espansionismo militare cinese costante ovunque. Però LEGO può smettere di produrre in Cina per protestare per Hong Kong?

Non dico che non sarebbe nobile farlo, ma oggettivamente sono questioni delicate. Di certo, come tutte le aziende occidentali, sarebbe opportuno un ripensamento nella delocalizzazione di così tanti asset produttivi in Cina.

Con il coronavirus, penso che ora lo sia ben chiaro a tutti.

E ps: in molte foto si vedono bianchi che scappano via con il LEGO in mano dagli store saccheggiati...

 

 

 

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2 ore fa, Pix ha scritto:

@AirMauro non dire così che poi...viene scambiata per una frase razzista 🤦‍♂️.

Beh effettivamente questo è il politically correct. Se avessi espresso la stessa frase con un'altra etnia veniva giù il mondo.

Questo è la moda di oggi, ma passerà, sono i corsi e ricorsi della storia.

Ciò non toglie che i vari saccheggiatori di LEGO immortalati nelle foto erano bianchi, è un fatto.

 

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10 ore fa, AirMauro ha scritto:

Ciò non toglie che i vari saccheggiatori di LEGO immortalati nelle foto erano bianchi, è un fatto.

Pensai la stessa cosa dicendo che nel video della Lamborghini gli interpreti erano tutti asiatici 🤷‍♂️...

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