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Essere AFOL, collezionare LEGO, costruire MOC è cosa appropiata?


AirMauro

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La discussione sulla policy di LEGO vs Social media è stata ricca di spunti, e mi ha colpito la posizione di chi ha sottolineato come a suo parere la sensibilità verso un determinato tema sia comunque immune allo scorrere del tempo, alla cultura ecc..

Tutto ciò mi ha portato a ripensare, quanto al di là di tutto sia cambiato nel mondo della nostra passione negli ultimi 20 anni, soprattutto nella percezione non solo di LEGO (che ora dedica set appositi agli AFOLS, ma soprattutto negli altri.

Diciamoci la verità, a fine anni 90' (diciamo 20/25 anni fa) un adulto che collezionasse LEGO era visto con compassione se non derisione. Perlomeno nella maggioranza dei casi:

"Ma giochi ancora con i LEGO?"

"Ma davvero sono per lei? No per mio nipote!" (tutti gli afols hanno un nipote pieno di set...:-) )

"Ma davvero vuole comprare questo LEGO vecchio?"

Oggettivamente era tutto tranne che figo collezionare LEGO, e ancor meno costruire moc o diorami. 

La passione per molti era furtiva, poche persone sparse per l'ITALIA.

Qualche collezionista si salvava in famiglia con la scusa "Eh ma questa scatola vale..."

Fondamentalmente però essere AFOL = "E' un pò grullo!" in tono amichevole, magari, ma non certo piacevole.

Mi è capitato di vedere cassiere inorridite mentre @dabol_t si presentava con il carrello pieno in occasione dei saldi.

Dopo 20 anni, il panorama è completamente mutato, saranno stati gli eventi (dei veri e proprio "LEGO PRIDE"), sarà stato un cambio culturale legato al fatto che la gente sta sempre più in casa, soprattutto nelle grandi città, ma di fatto oggi collezionare LEGO è cool, dagli influencer, ai VIP, alla percezione di chi ci sta attorno in generale non solo c'è accettazione, ma spesso invidia anche positiva "lo voglio comprare anche io".

Anche la stessa percezione del collezionista è spesso rivalutata. Il collezionista, o comunque l'AFOL che ha set rari... HE'S GOT THE POWER!

 

Mi sono interrogato spesso su come è potuto cambiare così in fretta, solo 20 anni, l'intero paradigma culturale attorno ai LEGO, al punto che LEGO stessa, spesso ha faticato a inseguire il nuovo trend e sfornare prodotti ad hoc.

 

Vi volevo chiedere nella vostra esperienza, cosa secondo voi ha generato questo cambiamento?

Come fa a passare da NERD a COOL una passione, in un tempo così breve?

Cosa è cambiato nella testa della gente secondo voi?

Perchè oggi è figo attaccare un quadro mosaico, piuttosto che usare un architecture come soprammobile?

E' una questione di moda?

O c'è altro?

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1 ora fa, AirMauro ha scritto:

Mi è capitato di vedere cassiere inorridite mentre @dabol_t si presentava con il carrello pieno in occasione dei saldi.

@D4-N1 mi ha visto mentre portavo l'intero scaffale dei creator (scontati) alla cassa dell'ipercoop.

Sinceramente non ricordo lo sguardo della cassiera.

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Ti dirò @AirMauro,

qui è stata davvero brava TLG che da una possibile chiusura o netto ridimensionamento (anni a cavallo tra il 90 e il 2000) è riuscita a fare una totale rivalutazione del brand (complimenti a Jørgen Vig Knudstorp).

Detto questo, se è COOL o NERD, dipende come la vive ognuno di noi, con che passione, impegno, ecc.

Durante l'ultimo Skærbæk ho visto livelli di nerdismo troppo eccessivi per i miei gusti e ad essere sincero mi sono trovato a disagio. Ovvio, queste persone non le posso giudicare, se per loro vivere così il proprio hobby è la felicità, allora che continuino così, l'importante è che siano felici. Dalla mia posso dire che non sono stato l'unico a sentire questo disagio.

Negli ultimi anni ho capito di non essere un AFOL, Adult Fans of LEGO, ma più un Enthusiast (? - non so neanche se poi sia giusto dire così). Se ciò che vedo è essere Fan, allora io non lo sono, mi discosto. La vivo molto più alla leggera.

Sul fatto del COOL o meno, non penso che mai nel tempo collezionare o giocare (alla nostra età) con il LEGO potrà mai essere cool. E sinceramente se è cool o no, non provo interesse a saperlo. Se una cosa mi rende felice, continuo a farla anche se altri la giudicano come una perdita di tempo, che non ha senso o altro ancora. Ovviamente se questa cosa (o altre) non reca problemi alle persone, società ecc.

Io lo vivo come un hobby, un passa tempo. Vedo AFOL che se gli dici cosa fai questo weekend ti rispondono "ho un evento, poi il prossimo un'altro e il prossimo un'altro, e poi tra due vado a Günzburg, poi a Billund, ecc ecc".
Io sinceramente la vivo molto diversamente, con più calma, basti pensare come ho vissuto l'attesa di sapere se c'era o meno Skærbæk quest'anno; nello stesso periodo degli amici hanno organizzato per andar a Formentera, e non ho pensato due volte sul cosa fare. Ho chiesto a un'altra persona se voleva aggregarsi (AFOL) e la sua risposta è stata: "vedo se fanno il FanWeekend...".

Ognuno la vive come vuole, da NERD, da persona COOL o altro, l'importante è che sia felice.

Per conclude: per fortuna che ho due nipoti, ho la scusa doppia quando entro nei negozi 😆 ... 

Ultima modifica: da Pix
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In realtà non credo sia cambiata la mentalità di nessuno, semplicemente siamo (in generale, non solo LEGO, anche fumetti, cinema, tv eccetera) aumentati e quindi è diventato sostanzialmente normale. E quelli che ci disprezzano hanno capito che sostanzialmente è meglio se se lo tengono per loro.

Pochi anni fa comunque una vecchietta che mi ha gridato dietro che dovevo "vergognarmi" mentre smontavo a un evento me la sono beccato ancora! 😆

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Come hai scritto tu @AirMauro il panorama è mutato negli ultimi 20 anni completamente. C'è da dire che però lo stesso mondo intorno a noi è mutato anche solo negli ultimi 10 anni. Il modo stesso di comunicare tra di noi è completamente diverso ora che siamo invasi dalle nuove generazioni, social, youtuber ed influencer come dici tu.
Figure sociali che una volta neanche esistevano ma che inevitabilmente in questo momento stanno modificando il mercato. Fai caso quanti influencer o ragazzi youtuber abbastanza famosi che trattano temi di vario tipo (mai giocattoli fino ad ora), negli ultimi mesi si sono messi a fare pubblicità a set LEGO a come si montano, video di unboxing... ecc.. ecc..
Come hanno scritto anche gli altri, ognuno vive le proprie passioni come meglio crede, io sono felice ad esempio di fare le mie costruzioni nel mio tempo libero e senza badare a mode o tendenze. Non vivo sicuramente la mia passione come una moda o una malattia... quando riesco mi ci dedico per rilassarmi!
Anni fa sicuramente anche io ero visto come una persona "strana" che giocava ai LEGO. Perfino mia moglie pensava che fossi matto. Poi col passare del tempo LEGO è tornato come una parola, un marchio nell'universo collettivo, riconosciuto e capito non solo più come un giocattolo per bambini ma come un trend importante e più maturo.
Ora quando vado in giro, anche tra i miei amici si parla molto di più di LEGO senza paragonarlo più ad un "semplice vecchio gioco per bambini". LEGO sicuramente ha cercato di restare a passo coi tempi, anche se di questi tempi (scusate in giro di parole) è difficile stare al passo perchè l'era digitale e della rete sta prevalendo ormai su qualsiasi cosa. 

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@AirMauro il tema che poni è a me caro e sempre attuale.

Io ho sempre ricevuto critiche e le ricevo tutt'ora.

Ricordo ancora, oramai quasi 10 anni fa, che il mio allora migliore amico mi aveva "sorpreso" a rimontare i miei vecchi set.

Il suo primo commento fu: "Non dirlo in giro, non ci sono adulti che giocano con LEGO, ti prenderanno in giro".

Ebbene, aveva abbastanza ragione, non passa giorno che io non riceva una critica sul mio hobby, sopratutto dai famigliari, siano essi i miei genitori o altri parenti affini, si salvano solo una manciata di persone della mia stretta cerchia famigliare (madre, moglie e qualche cugino/a).

Delle volte credo di essere stato quasi verbalmente bullizzato da chi credevo mi volesse più bene.

Solo negli ultimi 2/3 anni la situazione è un po' migliorata, in ufficio la maggioranza dei colleghi condividono o apprezzano molto questa passione, diciamo che ho trovato un ufficio "LEGO Friendly".

Ma in casa, nel privato, ricevo ancora troppe critiche.

Laddove alcune si riferiscono allo spazio occupato o al mero denaro, e possono essere condivise perché sono solo di natura economica/logistica, altre tendono a sottolinearne l'inutilità e lo spreco.

La stessa cosa accade nei confronti di mia moglie ma in altro ambito, quello dei GDT.

 

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10 ore fa, Laz ha scritto:

In realtà non credo sia cambiata la mentalità di nessuno, semplicemente siamo (in generale, non solo LEGO, anche fumetti, cinema, tv eccetera) aumentati e quindi è diventato sostanzialmente normale. E quelli che ci disprezzano hanno capito che sostanzialmente è meglio se se lo tengono per loro.

Pochi anni fa comunque una vecchietta che mi ha gridato dietro che dovevo "vergognarmi" mentre smontavo a un evento me la sono beccato ancora! 😆

Beh ma perchè siamo aumentati? 

Voglio dire perchè nel 1998 ero da solo, o comunque all'oscuro che ci fosse qualche altro collezionista nel mio territorio, e oggi invece c'è LEGO ovunque, e abbondanza di appassionati ovunque?

Voglio dire i costumi cambiano, e anche velocemente così come le teorie. Alla fine degli anni 60 molti stati europei avevano ancora "colonie" e una visione del mondo completamente diversa a quella attuale dove per dire in Francia soltanto 60 anni fa si cercava ancora di tenere l'Indocina, l'Algeria e mille altre colonie sotto il proprio dominio e oggi invece si fanno manifestazioni "Black lives matter"

Un cambiamento assai epocale proprio nel vivere e nel pensare quotidiano delle persone.

Io mi chiedo spesso, se tutto questo apprezzamento per il LEGO, che alcuni ritengono fortemente legato all'età dell'oro precedente: i cosiddetti anni 80 che avrebbero gettato il seme della passione che germoglierebbe nella passione degli adulti di oggi, sia invece destinato a mutare. 

Alla fine i gusti cambiano di generazione in generazione, negli anni 70 i gruppi rock dominavano, poi i gruppi pop negli 80, poi i solisti, la dance, il rap, la trap... tutto muta continuamente e molto più velocemente di ciò che spesso percepiamo.

LEGO oggi è un plusvalore, è un oggetto che spesso vale di più quando è fuori produzione, ma davvero questa percezione del prodotto è destinata a durare ed essere parte costante di ogni generazione?

 

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1 ora fa, gabrisermig ha scritto:

In questa società così “politically correct” è pazzesco che molte persone adolescenti o adulte vengano ancora guardate dall’alto al basso per i loro hobby, mah

Questa società è politically correct solo dove le interessa al momento.

Comunque io penso sia perché gli adulti di adesso erano i bambini di ieri cresciuti con i LEGO, i nostri genitori avevano ben altri interessi ed erano rari quelli che avevano più di una manciata di set.

Noi oltre a tramandare questo interesse sfruttiamo anche i figli (reali o immaginari) per poterne comprare ancora senza passare per ridicoli agli occhi degli altri.

Ma io dico "chissene frega dei commenti degli altri", vado e compro, e ogni tanto anche godo dopo un raid al supermercato a vedere i bambini che mi guardano con occhi sgranati e poi guardano mendicando i loro genitori, mentre io fatico a trasportare a mano tutto quello che ho preso dopo essere entrato senza carrello con l'idea "ma sì, vado a dare un'occhiata".

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7 ore fa, matteog87 ha scritto:

@AirMauro il tema che poni è a me caro e sempre attuale.

Io ho sempre ricevuto critiche e le ricevo tutt'ora.

Ricordo ancora, oramai quasi 10 anni fa, che il mio allora migliore amico mi aveva "sorpreso" a rimontare i miei vecchi set.

Il suo primo commento fu: "Non dirlo in giro, non ci sono adulti che giocano con LEGO, ti prenderanno in giro".

Avevo l'impressione che in giro non fossero ancora proprio tutto rose e fiori, anche se devo dire che onestamente è molto più raro.

L'importante è divertirsi e viversela bene. Di solito quando si fa così si finisce per diventare degli influencer... ed avvicinare altri a questa passione creativa.

 

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16 ore fa, matteog87 ha scritto:

Ma in casa, nel privato, ricevo ancora troppe critiche.

Laddove alcune si riferiscono allo spazio occupato o al mero denaro, e possono essere condivise perché sono solo di natura economica/logistica, altre tendono a sottolinearne l'inutilità e lo spreco.

La stessa cosa accade nei confronti di mia moglie ma in altro ambito, quello dei GDT.

 

Matteo riassume bene problemi che molti hanno. Io sono appassionata di fumetti da quando avevo 13/15 anni, negli anni ho allargato la passione a videogiochi, gdt, LEGO.

In quanto donna in alcuni momenti è stato ancora più difficile, perché già è poco accettato che un adulto si interessi di questi argomenti,figuriamoci poi una ragazza (se ci sono altre ragazze che leggono potranno confermare) e se non hai un gruppo di amici che condivide queste passioni ti senti ancora più fuori posto.

La mia fortuna è stata di incontrare mio marito, con cui non solo condividiamo molte di queste passioni, ma addirittura alcune ce le siamo passate a vicenda XD

In famiglia si sono più o meno rassegnati alle nostre "stranezze" ma questo non vuol dire che il discorso non salti mai fuori...

Nota di colore: ci stiamo guardando intorno per cercare una casa più grande, e puntualmente alla prima domanda "ah volete allargare la famiglia?" abbiamo iniziato a rispondere "no, abbiamo finito lo spazio per i LEGO". Il che è vero, ma l'espressione che fa la gente a cui lo dico lo rende impagabile XD (però che fatica a volte)

 

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Buonasera, in me è "apparsa" questa Passione, circa 4 anni fa. La serie technik proponeva un accattivante auto da rally.Ne apprezzai l 'estetica forse, passando per un negozio ufficiale. La mia compagna me la regalò, forse perché notava in me la natura giocosa o l' esigenza di svagarmi. Il gusto della realizzazione, del montaggio. La trasposizione ad una realtà "immaginaria". Ad un certo punto riaffiora il bambino.. Ma con la testa di un grande..non mi vergogno che le mie MOC siano esposte in soggiorno.. Con le luci soffuse e in bella mostra. Sono si giochi.. Ma per adulti.. Con un valore.. Anche economico certo.. Ma Ma soprattutto profondamente interiore.. Però non mi pongo nemmeno il problema se qualcuno della famiglia e non.. Possa comprendere o meno.. È così.. Le guardo e mi sento appagato.. 

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@Greenlamia quoto completamente quello che scrivi. Per noi ragazze è ancora più difficile far accettare il fatto che giochiamo noi con i LEGO e non i nostri figli. Ricordo una discussione alle elementari (si parla degli anni '90 circa) in cui una mia compagna mi fece una osservazione riguardo al fatto che avevo un quaderno LEGO e che, secondo lei, non potevo averlo essendo femmina.

 

Resto dell'idea che i LEGO siano per genderless.

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Onestamente ho sempre pensato che i LEGO avessero un bacino d'interesse trasversale sia come età e senza differenze di sesso. Naturalmente mano a mano che si invecchia per questioni legate a vista e perdita i manualità, possono perdere appeal, ma la loro forza è legata all'incredibile creatività che vi è connessa.

Creatività forse oggi più limitata per scatole da un lato sempre più complesse, ma molto meno riutilizzabili di un tempo per mutare forma e funzionalità.

Rimane il fatto che oggi LEGO ha raggiunto picchi di vendite e di penetrazione nella società una volta inarrivabili.

Io non l'ho mai visto come prettamente maschile, ma piuttosto ho notato che la fascinazione di questo tipo di gioco aveva valenza nettamente inferiore sulle femmine.

Non so spiegarmi il perchè, ma percentualmente, ai miei tempi e poi come AFOL, vi è sempre stata una sproporzione importante. Idem nei videogiochi. Ma penso che le femmine passano dire la stessa cosa di altre attività nei confronti dei maschi.

La cosa seccante, è quando qualcuno ti dice che quella cosa non fa per te.

Ma questo nella vita è tipicamente connotato nel pensiero di molte persone, che non divertendosi di loro, ti devono dire come divertirti tu...

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