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Corso di formazione per Babbo Natale


Nastronauta

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"Ogni generazione vive la moda della generazione appena trascorsa come il più potente antiafrodisiaco che si possa immaginare" (W. Benjamin)

...ed eccomi qui a parlare di una MOC natalizia, proprio ora che ci siamo lasciati definitivamente alle spalle il periodo natalizio.

 

Per un AFOL il Natale è la delizia di una MOC festiva, ma anche la croce di elementi inevitabili quali Babbo Natale, gli elfi, la neve... La MOC di Natale è quella, peraltro, di cui è prematuro occuparsi ad agosto, su cui è faticoso mettersi al rientro al lavoro di settembre-ottobre, alla quale si pensa ancora come meta lontana a novembre e per la quale alla fine, a dicembre, non c'è più tempo.

Nel mio caso, sono arrivato così tardi su questa costruzione che, per contrappasso, ho voluto dedicarla ai 364 giorni all'anno in cui Babbo Natale non compie la sua matta traversata a consegnare giocattoli, ma si prepara con calma e metodo per portare a termine il suo compito con una performance di livello irraggiungibile.

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La MOC rappresenta il campus di formazione per apprendista Babbo Natale, articolato in 6 moduli che cercherò di illustrare sinteticamente.

Ecco, intanto, il certificato rilasciato a chi segue il corso:

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Durante l'Exhibricks Christmas Edition, che ha avuto luogo a Genova nel dicembre 2023 e durante il quale ho presentato questa MOC, alcuni bambini mi hanno chiesto come mai si parli di più Babbi Natale (c'è il Santa Claus che firma l'attestato, gli apprendisti che seguono il corso...): mentre mi arrampicavo sugli specchi per rispondere alla domanda sudavo freddo incrociando lo sguardo con cui i loro genitori mi supplicavano di non fare spoiler di vita. Per fortuna ci sono stati anche adulti che mi hanno domandato, senza ombra di ironia nel loro sguardo, se questo corso esista davvero al di là della rappresentazione in scala, o se abbia voluto fare questa costruzione perché per lavoro mi occupo proprio di corsi per aspiranti Santa Claus: cos'è, se non questo, la magia del Natale?

 

Ecco di seguito i diversi moduli in cui è articolato il Corso:

1. Teoria del giocattolo

In questo stand, al freddo e al gelo (ci sono abituati), alcuni elfi spiegano come produrre giocattoli e impacchettarli.

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2. Scendiamo in profondità!

Dalla teoria si passa subito alla pratica più estrema, con un'esercitazione che simula la calata di Babbo Natale all'interno di un camino. L'attività è svolta in completa sicurezza, con fune e rete, oltre a materassini posti nella parte sinistra della struttura, in cui è allestita una piccola parete per arrampicata.

Incontriamo qui, per la prima volta, gli Schiaccianoci, immancabili addetti del Centro.

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3. La scalata al successo

Babbo Natale deve essere pronto ad entrare nelle case anche di chi non ha un caminetto, per cui ecco un terzo modulo in cui l'addestramento pratico è svolto su una facciata.

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4. Natalecosa?

Il grande ritorno della teoria! E con essa degli elfi, che con il loro percorso itinerante forniscono ai partecipanti cenni di cultura natalizia.

Nell'immagine vediamo, per esempio, la spiegazione di come riesca a volare una renna, ai piedi del monumento ad essa dedicato.

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5. Si vola!

Volare sulla slitta è forse l'attività più rischiosa svolta da Santa Claus durante la notte di Natale, per cui nel Campus la formazione di questa mansione è svolta con l'ausilio di un simulatore 3D.

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Ovviamente, una struttura del genere ha dei costi vivi da coprire, per cui al termine del loro percorso di formazione i partecipanti sono caldamente invitati a visitare il gift shop posto in prossimità dell'uscita.

L'edificio è una copia maldestra e kitsch della Farnsworth House, disegnata da Mies Van Der Rohe.

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Vi ringrazio per essere arrivati fin qui con la lettura: vi augurerei Buon Natale per restare in tema, ma è tardi ahimè, quindi buon inizio di anno nuovo! 🙂

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14 minuti fa, Teazza ha scritto:

Ma grande Giorgio! @Nastronauta

Idea ottima, anche elaborata, mi piace soprattutto la cura che hai messo nell'insieme, anche con il certificato.

Bravissimo!

Grazie mille @Teazza! 🙂

Il certificato era nato come cavalierino della MOC ma alla fine ne è diventato il fulcro ahah! Così brutto da sembrare autentico...

Grazie ancora 🙂

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La tua MOC mi affascina, non solo per il tema trattato e per la realizzazione in sé, ma soprattutto perché è retta da una storia che nasce ancor prima della sua costruzione.
Hai preso un "classico" e lo hai aggiornato ad oggi, con tutta una serie di elementi e citazioni che sviluppano e sostengono l'idea iniziale. C'è tutto un mondo che hai immaginato intorno alla figura di Babbo Natale, che in un certo modo lo umanizza e lo rende reale. Ed è per questo motivo probabilmente, che i visitatori che hanno potuto vederla dal vivo l'hanno percepita come "possibile".
Non da meno, la presenza di apprendiste donne all'interno di un mondo dove Babbo Natale è categoricamente uomo!

Bravo!! 👏

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2 ore fa, MastroMarco ha scritto:

La tua MOC mi affascina, non solo per il tema trattato e per la realizzazione in sé, ma soprattutto perché è retta da una storia che nasce ancor prima della sua costruzione.
Hai preso un "classico" e lo hai aggiornato ad oggi, con tutta una serie di elementi e citazioni che sviluppano e sostengono l'idea iniziale. C'è tutto un mondo che hai immaginato intorno alla figura di Babbo Natale, che in un certo modo lo umanizza e lo rende reale. Ed è per questo motivo probabilmente, che i visitatori che hanno potuto vederla dal vivo l'hanno percepita come "possibile".
Non da meno, la presenza di apprendiste donne all'interno di un mondo dove Babbo Natale è categoricamente uomo!

Bravo!! 👏

@MastroMarco ti ringrazio moltissimo, sia per le belle parole, sia per l'attenzione con cui hai osservato la mia MOC: sei riuscito a rendere più chiara pure a me una parte del processo di costruzione che devo aver seguito, in realtà, più inconsapevolmente di quanto sembri - quello che scrivo qui sotto, in pratica, me l'hai tirato fuori tu 🙂

Quello del "mondo immaginato", anche quando include cose che poi "non si vedono", è un metodo che in effetti (non solo per questa mia MOC, ma anche in base ad altre esperienze che ho sentito o letto) aiuta molto nel creare qualcosa che coinvolga di più l'osservatore/spettatore/lettore. Ricordo per esempio una considerazione fatta da @pivan a Lecco con alcuni visitatori, parlando della bellissima MOC (sua e di @Iry) della libreria modulare irlandese: anche se gli interni non si vedranno mai bene come meriterebbero - come spesso succede con i modulari esposti in una città comunitaria - studiarli (posizione delle scale, attività svolte all'interno...) "fa funzionare tutto meglio", anche la resa puramente estetica della costruzione, della sua facciata esterna.

Nel mio caso, essendo per me il LEGO un'occasione di puro svago, mi diverte sempre molto inscenare il contrasto/connubio tra pesante e leggero, tra burocrazia e autonomia - e quindi, per Babbo Natale, tra volare sulla slitta e allo stesso tempo avere bisogno di una rete di sicurezza: essendo grottesco lo sforzo che ognuno di noi deve fare ogni giorno, nella vita reale, per mantenersi in equilibrio tra questi contrasti, costruire mi è sempre sembrato un bel modo per esorcizzare questo stress in un mondo "senza rischi", come quello in miniatura delle minifig.

Grazie ancora per il tuo commento e per l'occasione di dialogo! 🙂

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5 ore fa, Nastronauta ha scritto:

Grazie ancora per il tuo commento e per l'occasione di dialogo! 🙂

Grazie a te per aver condiviso con tutti noi la tua opera e averci raccontato e coinvolto nel tuo processo creativo.
Trovo sia una maniera stimolante di approcciare un nuovo progetto LEGO, che non si esaurisce solo nell'esposizione della MOC in sé, ma che racconta anche molto del proprio creatore 😉

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Accidenti.. idea stupenda e decisamente divertente, esecuzione e tecnica egregia come sempre anche nei moduli più semplici, descrizione e impegno nel post top, certificato ciliegina sulla torta! Bravissimo!

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Scusami se arrivo tardi a commentare questa tua MOC, che ho avuto anche il piacere non solo di vedere personalmente, ma che mi hai anche raccontato quando era solo un'idea nella testa !

E si che pure me lo avevi detto ...... mea culpa.

Come già ti ho espresso di persona, confermo qui i miei complimenti!

Anche se avrei preferito che la tua MOC avesse avuto un carattere più marziale, con un Babbo Natale in stile sergente Hartman che imponesse con più disciplina prove come discesa dal camino, muoversi con agilità trasportando pacchi ingombranti, e corsa con le renne.

Però confido che ci sarà un Natale 2024, e li potrai darmi retta 

Ancora complimenti  !!!!!

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17 ore fa, pivan ha scritto:

Accidenti.. idea stupenda e decisamente divertente, esecuzione e tecnica egregia come sempre anche nei moduli più semplici, descrizione e impegno nel post top, certificato ciliegina sulla torta! Bravissimo!

Grazie Ivan del commento generosissimo, sono molto contento che ti sia piaciuto il post 🙂

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12 minuti fa, Vitriol ha scritto:

Scusami se arrivo tardi a commentare questa tua MOC, che ho avuto anche il piacere non solo di vedere personalmente, ma che mi hai anche raccontato quando era solo un'idea nella testa !

E si che pure me lo avevi detto ...... mea culpa.

Come già ti ho espresso di persona, confermo qui i miei complimenti!

Anche se avrei preferito che la tua MOC avesse avuto un carattere più marziale, con un Babbo Natale in stile sergente Hartman che imponesse con più disciplina prove come discesa dal camino, muoversi con agilità trasportando pacchi ingombranti, e corsa con le renne.

Però confido che ci sarà un Natale 2024, e li potrai darmi retta 

Ancora complimenti  !!!!!

Ciao Paolo, grazie mille per l'attenzione, allora e ora 🙂

Non sono un grande amante della marzialità, ma son sempre ben disposto verso le rappresentazioni ironiche, quindi chissà... 😉  una cosa è sicura: marziale o non marziale, un po' della mia moc 2024 deriverà dalle conversazioni che avremo modo di fare a ridosso delle festività. C'è tempo comunque, mi verrebbe male mettermi già ora sulla moc di Natale 😄 

grazie ancora

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