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Batterie ricaricabili treni PF


pivan

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Ciao a tutti

segnalo questa pagina http://www.nishioka.com/train/  che ha scatenato un'idea malsana, ovvero una sezione di binari da 9V o altra soluzione tipo catenaria/contatti striscianti da usare come stazione di ricarica per treni PF nei grossi diorami comunitari  (integrando un mindstorm o ArduTrain).

In generale, se non è contro le regole del forum, visto che escluderei la soluzione ufficiale (il pacco batterie PF da 70€ di LEGO), vorrei chiedere a chi ha fatto tentativi di utilizzo di batterie ricaricabili (NiMH, LiPo, ...) sui treni di raccontare qua le proprie esperienze...... e no, non vale rispondere passa ai treni 9V!  :-)

Segnalo anche il sito di philo che penso conoscerete (http://www.philohome.com/batteries/bat.htm ) e http://www.eurobricks.com/forum/index.php?/forums/topic/45963-some-powerfunctions-insights-the-LEGO-lipo-rechargeable-battery-and-l/ e in generale se non ci sono controindicazioni, quando si trovano link relativi al tema si potrebbe utilizzare questo topic per segnalarli.


Grazie in anticipo!

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Da qualche tempo sto sperimentando alcune soluzioni con batterie al litio e ricarica tramite Qi-Charger (quello dei telefonini).

Sicuramente non è adatto ai puristi, ma qualcosa si può fare.

Appena riesco a riordinare progetti e foto ci faccio qualche articolo.

Intanto ecco le foto di un prototipo.

35555849063_53f3d61c83_z.jpgIMG_20170521_114039 by Mario Pascucci, su Flickr

La parte sul locomotore. Dietro c'è un portabatterie per una singola batteria al litio tipo 18650 da 2600mAh

35967516340_9695f3a7a9_z.jpgIMG_20170521_110723 by Mario Pascucci, su Flickr

Dettaglio della bobina del Qi-Charger, incollata con la colla a caldo su un segmento di binario PF

36319890646_1b02e7497d_z.jpgIMG_20170521_110752 by Mario Pascucci, su Flickr

La bobina ricevente sotto il locomotore, incollata con la colla a caldo su una plate 2x4.

35555849153_0a431cacf3_z.jpgIMG_20170521_110513 by Mario Pascucci, su Flickr

Il sistema in carica.

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A me in realtà era venuto in mente un sistema per integrare due motori, uno power function classico con pacco batterie ricaricabile originale LEGO, e un motore 9V. Dato che però non vorrei vendere un rene per dover riconvertire tutto il sistema da power function a 9V, la mia idea era quella di integrare il sistema solo nelle curve, dove di solito i treni faticano di più a girare, e lasciare i rettilinei normali. Questo sistema permetterebbe al secondo motore (il 9V) di entrare in funzione dove effettivamente c'è più bisogno. Non ho ancora sviluppato il sistema ma appena faccio qualcosa posto quelalche foto 

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La stazione di ricarica è un'idea interessante ma... quanto tempo deve star fermo lì un treno per rimediare abbastanza energia da poter completare altri quattro o cinque giri del tracciato? (

I treni che ho esposto a Lecco qualche giorno fa avevano due motori (uno in testa e uno in coda) ognuno dotato di battery box grande, e pur con tutti gli accorgimenti del caso avrò totalizzato in due giorni non più di 3-4 ore totali prima di aver bisogno di ricaricare tutte e ventiquattro le pile (che -ricordiamolo- aggiungono peso al treno).

I treni 9V hanno due grossi vantaggi: non devono trainare batterie e non rischiano di rimanere fermi quando le batterie sono "stanche" (non "scariche" ma "stanche").

p.s.: per qualcuno particolarmente ardimentoso ci sarebbero anche i supercondensatori, ma:

  • occorrerebbe trovarne che abbiano un numero di cicli di vita non limitato a poche centinaia o migliaia,
  • che abbiano una tensione nominale ragionevolmente alta,
  • e che non costino quanto un veliero pirati MISB.

Un po' di anni fa usavo quattro di questi da 2.5 volt 10 farad (due coppie in parallelo di due in serie, per un totale di 5V 5F) come batteria tampone per una board nel momento in cui andava via l'alimentazione 5V per avere pochi secondi di tempo per fare uno shutdown pulito. Durante il ciclo di scarica la tensione dai condensatori cala in modo lineare (non è "coriacea" come una batteria) ma per parecchi secondi cedeva davvero 200-300mA a 4.5-5V.

Dunque posso ipotizzare che una batteria trenino fatta con supercondensatori in serie/parallelo, con adeguati cavi (ben spessi: caricare un supercondensatore scarico è come far corto circuito) e precauzioni del caso, si caricherebbe ogni volta che il treno si ferma in stazione, quel tanto che basta per completare il giro successivo. Solo che a questo punto debbo invocare il parere di uno che ne capisce di elettronica...

 

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il 3/8/2017 alle 19:56, pivan ha scritto:

In generale, se non è contro le regole del forum, visto che escluderei la soluzione ufficiale (il pacco batterie PF da 70€ di LEGO), vorrei chiedere a chi ha fatto tentativi di utilizzo di batterie ricaricabili (NiMH, LiPo, ...) sui treni di raccontare qua le proprie esperienze...... e no, non vale rispondere passa ai treni 9V!  :-)

Gli esperimenti continuano. Qui e qui i primi risultati.

Il prossimo passo è l'integrazione di un sistema di ricarica (Qi-charger è un buon candidato) e di un meccanismo per avviare/fermare la carica del pacco batterie senza smontarlo dal treno.

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Grazie @bricksnspace per gli articoli che riassumono e raccontano molto bene un sacco di informazioni utili.. il test pratico poi è molto prezioso!

Aggiungerei un paio di considerazioni sul discorso NiMh/LiPo che non ho trovato nel tuo articolo..Fanne l'uso che vuoi :) 

Sicurezza e batterie protette. Le LiPo le sto valutando da tempo ma mi sono sempre fermato perchè sono intrinsecamente più pericolose in caso di sovraccarico (troppa corrente, ad esempio in caso di problemi di cortocircuito) e si rovinano se scendono al di sotto della tensione di troppo scarico (sotto i 3V). Entrambe rovinano la batteria o creano effettivi danni (il corto è sconsigliabile nel modo più assoluto, perchè parliamo di batterie anche da 10-30C, quindi in grado di erogare fino a 10-30 volte i dati di corrente indicati nella capacità (i 2600mA dei 2600mAh - lo scrivo per chi non lo sapesse - ).   Evito il rischio di perforazione che sulle LiPo ha conseguenze peggiori, perchè puntando anche io alle 18650 dentro dei treni LEGO oggettivamente è un rischio inesistente (non sono pacchi esposti, in una macchina RC lanciata a folle velocità). 

A quello che ho visto fino ad ora, l'unico modo per star tranquilli è quello di aggiungere elettronica sulle LiPo che eviti le condizioni limite. Esistono dei battery protection chip/protection circuit board (BPC / PCB) appositi da aggiungere oppure esistono LiPo "protette" che la incorporano. Interrompono il circuito in entrambi i casi limite e incorporano un BPC. Mi chiedevo come mai non hai affrontato questo punto nell'articolo.  http://www.batteryspace.com/pcbfor37vpack.aspx

Esempi pratici:

Sulle 18650: http://www.lygte-info.dk/info/battery protection UK.html

Su altre celle: https://learn.adafruit.com/li-ion-and-lipoly-batteries/protection-circuitry 

Sulla batteria ricaricabile LEGO c'è il sito di Philo che in effetti evidenzia come quell'elettronica interna gestisca carica, temperatura e protezione: http://www.philohome.com/batteries/bat.htm

Oggi, a parte la protezione termica fattibile con un PTC come nei motori, si può pensare di usare un circuito come nei PowerBank USB (o direttamente dei powebank): http://www.ebay.com/itm/220712755881. Lo svantaggio è che hai 5V in uscita (ma se non fai andare i treni al massimo, come dice anche Philo, 4 NiMh secondo lui vanno bene, e sarebbero 4.8V-5V da appena cariche), il vantaggio è che integra caricabatterie e circuito di protezione.

Nel caso delle 18650 costano un po' di più e come unici svantaggi ci sono quelli che sono limitate in corrente in scarica (qualche ampère, quindi non è un vero limite nel nostro caso) e sono un pelo più lunghe (pochi mm, quasi sempre sono diametro 18 e lunghezza 68mm anzichè 65). 

Mi chiedevo.. hai saltato l'idea di mettere un  circuito di protezione perchè il booster è limitato in corrente in uscita e sotto determinate tensioni non va? (questo però non copre il cortocircuito, giusto?)

Secondo me quando si integrano questi moduli prodotti in massa e con controlli di qualità non sempre puntuali visto i costi (come il boost che hai trovato tu che lavorava fuori specifica) penso che la protezione sia utile, tutto qua. Esagero?

Va detto che stanno uscendo poi anche batterie ricaricabili Litio-Ferro e Litio-FerroManganese che per via della diversa composizione sono più sicure (http://www.batteryspace.com/LiFePO4/LiFeMnPO4-Batteries.aspx) ma hanno lo svantaggio di una tensione nominale di 3.2 V quindi vanno trovati convertitori boost ancora più tolleranti di quello che hai selezionato tu.

Memoria e stoccaggio. Da questo punto di vista le NiMh perdono alla grande. Le LiPo mi risulta che non soffrano minimamente se le dimentichi in un cassetto e poi le riusi dopo un po', le trovi cariche (*) mentre le NiMh hanno comunque un fenomeno di autoscarica.

(*)  c'è chi sostiene nei forum che se lasciate lì le LiPo gonfiano.. però non ho una fonte migliore di "mio cugggino dice che" :)

 

p.s. secondo me la migliore sorgente per info sulle 18650 sono i forum di chi fuma sigarette elettroniche ;-)

Ultima modifica: da pivan
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Grazie per aver letto il tutto :)

Premesso che all'inizio della parte con il pacco batterie al litio c'è un bel "disclaimer" con le dovute avvertenze, personalmente ritengo che ci sia un po' di FUD e tanta disinformazione attorno agli accumulatori al litio. Non è che le batterie NiMH o quelle al piombo siano innocue, tanto è che tutte e due hanno sistemi per far sfogare la pressione e elementi catalitici che fanno ricombinare idrogeno ed ossigeno per evitare esplosioni. Solo che le batterie al piombo che esplodono non fanno notizia, mentre mettere una batteria Li-Ion sotto una pressa idraulica o aprirla con un'ascia e poi gridare OOOHHHHH :o HA PRESO FUOCO!!! VISTO, SONO PERICOLOSE!!! fa 2 milioni di visualizzazioni. Ma ricordiamo che su Youtube ci sono i video delle scie chimiche, degli antivaccinisti, dei rapiti dagli ufo e di ogni altra stramberia immaginabile. 9_9

Tornando seri, occorre distinguere anche fra le litio "piatte" e quelle cilindriche: in quelle cilindriche sono inclusi tre elementi di sicurezza che quelle "piatte" non hanno: un PTC, una valvola di sfogo per i gas ed un tappo a pressione. Pare che questi elementi siano obbligatori nelle celle 18650 e simili.

Per quanto riguarda la sicurezza del circuito:

  • il circuito di carica al momento non è incluso, e quando lo sarà userà un TP4056 con corrente di carica di 1000mA (meno di 0,5C)
  • il modulo MT3608 ha limitazione interna a 4A
  • lo stesso modulo, quando la tensione della batteria sotto carico scende a meno di 2,5V esce con meno di 4V, e il treno si ferma perché sia il ricevitore PF che il motore non hanno più tensione sufficiente, e il ricevitore PF si spegne. Misurata a vuoto la batteria 18650 esce ancora con 2,8V, ampiamente dentro le specifiche di sicurezza.

Poi, ovviamente, oltre i video catastrofici su Youtube ci sono anche quelli che fanno test "sensati" con tanto di camera FLIR:

https://youtu.be/AUMiSk1D4Xg

http://www.mpoweruk.com/lithium_failures.htm

Infine, per concludere, non sto dicendo che le batterie al litio siano innocue, ma solo che le preoccupazioni sulla sicurezza sono, a parer mio, ampiamente esagerate. E come sempre, molto dipende dalla qualità e dalla serietà del produttore.

 

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Grazie, tutto chiaro e più che condiviso e come pensavo, questo utilizzo in questo modo è sicuro "by design" visto l'autospegnimento del ricevitore al quale non avevo pensato :)
Tu hai trovato un criterio di scelta delle batterie (es solo celle Samsung tipo XYZ ) e shop affidabile ?

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I criteri di scelta sono i soliti:

  • produttore a livello mondiale
  • aderenza alle specifiche di sicurezza (in particolare IEC 61233 2a ed. che prevede fra i test il cortocircuito permanente e test di stress meccanico). Senza il rispetto di queste specifiche oggi le celle al litio NON possono essere esportate.

I produttori con nomi noti sono LG, Panasonic e Samsung (fra i primi 5 produttori mondiali di celle al litio), tutti gli altri rivendono e rimarchiano batterie di questi produttori.

Poi dal punto di vista tecnico occorre distinguere fra celle e batterie (anche se nel parlare comune le chiamiamo tutti batterie):

  • la singola cella al litio eroga 3,7V e consiste di un singolo elemento. Per la carica non occorrono altri accorgimenti oltre al rispetto delle specifiche (carica a corrente costante seguita dalla carica a tensione costante, corrente di carica massima pari a 1C, consigliata 0,3-0,6C, dove C è la capacità nominale in mAh), ma questo lo fanno già sia i caricabatterie che i circuiti di gestione della carica.
  • la batteria consiste di più celle in serie/parallelo. Una batteria da 7,4V consiste di DUE celle al litio in serie, per la carica e la scarica necessita di un circuito apposito per evitare squilibri fra le celle sia nella carica che nella scarica (ecco perché le batterie da 7,4V hanno quel piccolo circuito attaccato col nastro adesivo in cima, in questo video si vede bene).

Le 18650 sono quindi "celle" singole.

Per le 18650 si trova abbastanza facilmente il datasheet e in funzione dell'applicazione la cosa da verificare è la massima corrente di scarica continua: per esempio le sigarette elettroniche necessitano di correnti elevate, anche se per brevi periodi, ed alcune batterie hanno la limitazione a 2C (il doppio della capacità nominale). Nel nostro caso dei treni il problema semmai è il contrario: evitare di avere correnti troppo elevate in caso di cortocircuiti/malfunzionamenti, quindi vanno evitate le batterie per le sigarette elettroniche e preferite quelle per le torce LED.

Per lo shop, eh... conviene andare in situazioni dove il venditore ha da perdere, soprattutto se non rispetta gli standard di sicurezza per l'esportazione. AliExpress è a rischio, ma lo sono anche eBay e Amazon.

L'unico consiglio è di affidarsi a marche leader (LG, Samsung e Panasonic appunto) e se si compra su Amazon o eBay verificare che l'acquisto sia "protetto" (Prime o PayPal).

Confido sul fatto che se segnalo un venditore per merce illegale (come le batterie che non rispettano gli standard di sicurezza) Amazon e eBay gli facciano passare la voglia di scherzare con la pelle degli altri.

 

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il 9/8/2017 alle 12:53, bricksnspace ha scritto:
...]

Ciao!
Allora..vi aggiorno con il mio esperimento sulla base dei componenti scelti da@bricksnspace

Sono riuscito a disegnare e stampare un contenitore di dimensione 10x4 stud per 3 di altezza (coincide con 2 brick+2 plate + 1 tile) inserire pila 18650, caricabatteria (TP 4056 protect) stepup (Mt 3608), interruttore e led di poweron (un 3mm con resistenza da 220 ohm).
Non ho portato fuori i led del caricabatterie perché si vedono attraverso un semplice buco :)

Il tutto ovviamente é in test aspettiamo a cantare vittoria...!

Se non da particolari problemi il case,poi si può pensare di farlo più legoso
Ecco qualche foto.

P.s.
Solo un cavo prolunga Power function é stato maltrattato per realizzare questo esperimento. Però si era offerto volontario :)

P.p.s
Accorgimento trovato in rete: il regolatore della tensione di uscita dello step-up arriva settato a caso, attenzione perché se la Vout é minore della Vin, il regolatore si brucia

Edit:

- connettore PF spostato al centro
- la locomotiva diventa troppo leggera :-)
- limitatamente ai treni, il led di accensione non serve, c'è quello sul ricevitore infrarossi
 

 

 

c677a2c3e4f4176b923ff9990551b878.jpgc572f152adf637d18d9e2bf6079b3569.jpgced220bb103149fe4c70c37eb7dd55c2.jpg7562ee6f1811a3c087d8907abdcfe8d5.jpg014f820107f7c10098f25168f3c7fa68.jpgd949f5459e272fc5e31ae44e70e6f0eb.jpg

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Ultima modifica: da pivan
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L'avventura continua. Ho aggiunto il sistema di carica wireless.
Ma non è finita qui. Sto lavorando ad una cosa nuova, a breve spero di potervi dare altre notizie.
Grande!

Grazie per la citazione.. addirittura!! Provo a seguirti nell'esperimento sempre con l'idea di arrivare a elementi "LEGO" facilmente integrabili, tipo magari un binario stampato apposta con alloggiamento e idem per il ricevente.... Tra l'altro con ricarica wireless così comoda puoi usare celle lipo sempre protette ma più piccole tipo quelle usate da LEGO anche sul suo pacco batterie.
Se hanno meno di 1800/2000 mAh si abbassa la corrente di ricarica del tp4056 cambiando una resistenza (smd... auguri!).

Grazie per gli esperimenti e la condivisione!

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Ci mancherebbe! La citazione era d'obbligo, anche solo per aver realizzato il contenitore con la stampa 3D xD

il 28/10/2017 alle 01:14, pivan ha scritto:

Se hanno meno di 1800/2000 mAh si abbassa la corrente di ricarica del tp4056 cambiando una resistenza (smd... auguri!).

Dato che le batterie "piatte" al litio (quelle tipiche dei droni per capirci) sono a tutti gli effetti identiche elettricamente e come profilo di carica e scarica alle normali li-ion tipo appunto le 18650, rimane semplicemente la raccomandazione di usare 0,5-1C per la carica, preferibilmente 0,8C per garantire la durata migliore.

Mantenendo il TP4056 basta prendere una cella da 1200mAh, et voilà, niente mal di testa da SMD :D

Io avevo puntato alle 18650 per questioni di buon rapporto dimensione/capacità/prezzo, ma a questo punto qualsiasi cella litio 3,7V sopra i 1000mAh è perfetta.

A breve spero di finire i collaudi della "next thing" e vi aggiorno.

Ultima modifica: da bricksnspace
Corretto un refuso
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Ho modificato l'articolo perché nonostante i tentativi e i test durati qualche settimana, alla fine la soluzione migliore è di non toccare assolutamente la geometria della bobina di carica e il foglio di ferrite. Ho verificato che inserendo la bobina "intonsa" sotto il binario, dopo aver tagliato con un minitrapano una sede per la bobina stessa, porta a risultati infinitamente meno critici ed efficaci. Diventa anche meno critica la distanza fra le due bobine.

La modifica riguarda soltanto la parte della bobina trasmittente, il resto è invariato.

Me ne sono accorto durante i test per la "next thing": era difficile allineare le due bobine, e capitava molto spesso che dopo un primo allineamento apparentemente corretto, la connessione iniziasse a fluttuare diventando instabile.

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Grande @LegoAmaryl, non ci avevo proprio pensato! Non ne ho a disposizione per fare dei test, neanche quelli blu "storici".

In effetti, se fossero "compatibili" con le misure dei binari PF, potrebbero evitare le sevizie ai binari...

Ecco, e poi venitemi a dire che condividere le proprie idee non serve! @pivan fa la scatola con la stampante 3D, @LegoAmaryl pensa ai binari "classici", Vedi che piano piano col contributo di tutti a qualcosa di mai visto prima ci arriviamo ;)

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Un tratto di binari classici si può raccordare con un offset di mezzo stud, quindi uno stud in totale. L'ideale sarebbe fare la piazzola di ricarica in un binario morto, per non avere la deformazione dovuta allo stud in più.

L'immagine è di un thread su EuroBricks: https://www.eurobricks.com/forum/index.php?/forums/topic/31962-track-compatibility/

DSCN9059.jpg

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3 minuti fa, pivan ha scritto:

@bricksnspace magari non solo la scatola.... hai le misure precise di ingombro della bobina? ;) dimmi quale rispetto al link di acquisto cosi' intanto prendo la stessa

Il pad di carica è questo: http://amzn.eu/g1nYbJb

Comunque le bobine all'interno sono tutte uguali (almeno quelli a singola bobina), le dimensioni sono definite nello standard Qi.

Appena ho un momento a casa ti mando le misure col calibro, per ora:

Il diametro totale (compreso il disco di ferrite) è 5cm (4,9 e spicci). La sola bobina ha diametro di poco meno 4,3cm. Lo spazio centrale è di circa 2cm. il buco al centro del disco di ferrite è di 5mm.

Il disco di ferrite è spesso esattamente 1mm, l'insieme bobina+disco di ferrite è spesso circa 3mm, ma c'è il filo che esce dal centro della bobina ed in quel punto arriva a 4mm.

Praticamente siamo un'associazione a delinquere :P

 

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Ho aggiunto la soluzione un po' meno indigesta suggerita da @LegoAmaryl all'articolo, con doverosa citazione.

Spoiler

Un video fatto ieri di corsa col cellulare con il prototipo della "next thing" in funzione, col binario modificato come suggerito da @LegoAmaryl

La qualità è pessima, ed è senza audio, è solo uno spoiler. Al momento, il treno gira per circa un minuto, poi passa a cercare la bobina di ricarica e ci si ferma sopra 20 secondi. Poi riparte con accelerazione progressiva e va avanti così ad oltranza.

 

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2 ore fa, bricksnspace ha scritto:

Ho aggiunto la soluzione un po' meno indigesta suggerita da @LegoAmaryl all'articolo, con doverosa citazione.

Grazie Mario! Sono contento di aver salvato i binari dei lettori del tuo blog! :D

Pensi che si riesca a camuffare il tutto su una baseplate con massicciato? Oppure gli stud della baseplate solleverebbero di troppo la bobina? In questo modo si potrebbe riuscire a far star ferma la bobina e a nascondere il circuito stampato... senza far uso di colle a caldo.

Seguo il tutto con interesse pur non avendo al momento né treno né binari, ma per avere le idee chiare su cosa vorrò fare nel momento in cui mi butterò nuovamente sui treni, considerando anche che non mi dispiacerebbe un bel progettino di automazione con Raspberry o Arduino...

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9 minuti fa, LegoAmaryl ha scritto:

Pensi che si riesca a camuffare il tutto su una baseplate con massicciato? Oppure gli stud della baseplate solleverebbero di troppo la bobina? In questo modo si potrebbe riuscire a far star ferma la bobina e a nascondere il circuito stampato... senza far uso di colle a caldo.

Se guardi le misure nel disegno che ho postato prima, lo spessore è 3,5-4mm, esattamente lo spazio sotto il binario. Si potrebbe pensare di sollevare il tutto di una plate, usando due segmenti di binario per il dislivello (una plate non dovrebbe essere eccessiva) e mettere delle tile a copertura della bobina, un po' come si fa per i passaggi a livello: esempio.

Per l'automazione... si può fare :P

 

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il 11/3/2017 alle 11:51, bricksnspace ha scritto:

Ho aggiunto la soluzione un po' meno indigesta suggerita da @LegoAmaryl all'articolo, con doverosa citazione.

  Contenuti nascosti

Un video fatto ieri di corsa col cellulare con il prototipo della "next thing" in funzione, col binario modificato come suggerito da @LegoAmaryl

La qualità è pessima, ed è senza audio, è solo uno spoiler. Al momento, il treno gira per circa un minuto, poi passa a cercare la bobina di ricarica e ci si ferma sopra 20 secondi. Poi riparte con accelerazione progressiva e va avanti così ad oltranza.

 

ma che bello!

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E via con la "next thing":

https://bricksnspace.wordpress.com/2017/12/05/treni-LEGO-pf-a-ricarica-automatica-1a-parte/

E' la prima parte, ma c'è già tutto quello che serve per costruire il prototipo.

Su GitHub trovate tutto il progetto (schema elettrico e programma).

Ho fatto due serie di test, uno con 18650 ed uno con una Li-Po da drone da 1200mAh.

In entrambi i casi i treni hanno girato ininterrottamente rispettivamente per 10 e 8 ore senza bisogno di ricarica prolungata della batteria, usando solo la carica breve ad ogni fermata.

Nella seconda parte ci saranno un po' di foto e consigli per la realizzazione.

 

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Volevo preparare la seconda parte, ma dopo la notizia che la serie PF va in pensione ed arriva il nuovo PF 2.0, il cui telecomando è Bluetooth, non mi pare più così urgente.

Personalmente trovo la cosa non priva di controindicazioni:

  • bluetooth significa incompatibilità con tutta la linea PF per telecomandi e ricevitori.
  • Se è vero che ci sarà l'app per tablet e smartphone, il discorso bluetooth potrebbe creare non pochi problemi alle esposizioni (quanti visitatori con l'app proveranno a "dirottare" i treni in movimento nei diorami?)
  • pare saranno differenti anche i connettori, sei contatti invece di 4.

Quindi il lavoro fatto fino ad ora con batterie e controller ha vita molto breve.

Idee?

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1 ora fa, bricksnspace ha scritto:
  • bluetooth significa incompatibilità con tutta la linea PF per telecomandi e ricevitori.

Leggevo di una possibile retrocompatibilità, ma non so in che modo.

 

1 ora fa, bricksnspace ha scritto:
  • Se è vero che ci sarà l'app per tablet e smartphone, il discorso bluetooth potrebbe creare non pochi problemi alle esposizioni (quanti visitatori con l'app proveranno a "dirottare" i treni in movimento nei diorami?)

Beh, ci sarà da fare il paring. Spero!

 

1 ora fa, bricksnspace ha scritto:

Quindi il lavoro fatto fino ad ora con batterie e controller ha vita molto breve.

:(

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