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LEGO PoweredUp! (aka power functions 2.0)


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Lo metto qua perché come prima cosa sembrerebbe riguardare i treni... comunque qui c'è un bel "dove siamo" su quello che è l'aggiornamento dei Power Functions che, a quanto pare, si chiama Powered Up.

https://ramblingbrick.com/2018/05/20/time-to-get-powered-up-known-knowns-known-unknowns-and-a-little-speculation/

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È doloroso veder inventare un nuovo standard che non aggiunge nulla di eclatante, quando sarebbe bastato reingegnerizzare l'interno dei ricevitori PowerFunctions per introdurvi la funzionalità BLE (bluetooth low energy) e reingegnerizzare i telecomandi PF per fare altrettanto.(¹)

Usare l'app dal cellulare ha senso solo se ciò aggiunge funzionalità impensabili con l'infrarossi (come il ricevere dati da sensori e magari reagire con sequenze programmate).

Ma non mi suona molto esaltante l'app che si vede sul tablet del video di FBTB indicato nell'articolo. Replica i sei tasti del telecomando Powered Up (+/stop/- destra e +/stop/- sinistra) e contiene tre tasti centrali per impostare quanta potenza dare alla pressione dei "+" (normale, impennata, lenta) e due indicatori a lancetta (il feedback dei motori?).

Insomma, la Batmobile 76112 si può tranquillamente ricostruire con i PF e un telecomando infrarossi da treno (decisamente più giocabile perché con rotelle piuttosto che tasti), e per l'impennata usare il telecomando PF piccolo (che dà "tutta potenza e subito").

In sintesi, fermo restando che il bluetooth è una rivoluzione (perché permette di scriversi da soli la proprio apps su pc/tablet/cellulare), nel PU rispetto al PF vedo poche migliorie che non mi pare possano giustificare il pensionamento anticipato del PF:

  • funzionare anche al sole e in scarsa visibilità 🤩
  • il battery-pack contiene il ricevitore bluetooth 🙂 e ben due plug 😒
  • l'app potrebbe (?) capire se un motore è un po' sotto sforzo 🙂
  • il comunicato stampa parlava di 10 velocità (anziché di 7, wow! 😏 )

 

(¹) Sarebbe stato epico avere ricevitori e telecomandi con entrambi gli standard infrarossi e bluetooth, e perciò compatibili con i PF. Avremmo anche potuto avere nuovi motori di treno con sensore colori sotto, e un'app avrebbe potuto "fermare il treno in stazione e poi ripartire", al costo di una sola plate colorata sui binari. Invece ora abbiamo una selva di standard diversi e incompatibili (9V, PF, PU, NXT, EV3... 😩)

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7 ore fa, alf ha scritto:

Usare l'app dal cellulare ha senso solo se ciò aggiunge funzionalità impensabili con l'infrarossi (come il ricevere dati da sensori e magari reagire con sequenze programmate).

Perché tu lo vedi solo dal lato "tecnico" e non da quello "filosofico-marketing": ovvero l'integrazione del mondo digitale (aka smartphone) con quello del Sistem Play, come chiaramente dichiarato da più manager di LEGO.

Lasciamo stare quello che "avrebbero potuto fare": da tecnico elettronico e sviluppatore software, so benissimo che avrebbero potuto fare molto (già da tempo) con risultati migliori di quelli che (alle informazioni note ad oggi) pare essere il Powered Up.

Del resto, basta pensare all'S-Brick...

Io mi sono fatto un'idea tutta mia di come LEGO si interfaccia al "mondo digitale" (a partire dallo scandaloso funzionamento del LEGO Shop on-line) e questo Powered Up, per quanto "figo" potrà essere, mi pare alla fine solo un'altra occasione persa.

Ovviamente, questo mio giudizio potrebbe risultare errato, laddove si scoprirà (oramai manca poco) che  Powered Up è integrabile con il Boost, che potrà interfacciarsi con i motori PF, ovvero che sarà molto più versatile di quanto non lo sia ad oggi, con le notizie di cui siamo a conoscenza.

Un'altra cosa che mi scoccia, è quella di rilasciare i software "incompleti": vedi Boost che solo oggi, ad un anno dal rilascio, è usabile su una vastità di device (inizialmente lo era solo per un ristretto elenco di dispositivi/piattaforme), oppure come l'App per la Batmobile di cui anticipano già che alcune feature ci saranno, ma non alla data di rilascio.

Parlando poi della specificità dei treni, ritengo che LEGO stia perdendo non uno ma decine di "treni", snobbando questo settore che, tra binari più versatili (4D-Brix docet) e magari un sistema di controllo anche solo superficialmente smart (1 sensore + 2 attuatori), darebbe un impulso maggiore al tema.

E invece che fanno? Pezzi monoblocco per le cabine...

 

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Ricordo che, quando si discuteva dell'automazione dei treni, mi ero lamentato della qualitá del sensore mindstorm per comandare i treni e qualcuno mi aveva detto:<non dimenticare che questo sistema é pensato affinché ci giochino dei bambini, non degli Afol...>. Io rimango sempre della mia idea che il sensore per comandare i treni faccia pena (considerando il costo superiore ai 50 €) ma la riflessione da fare é sempre la stessa: chi ci deve giocare principalmente con questo treno? Il fatto che il sistema possa essere comandato dallo smartfone non é abbastanza "fico" per dei ragazzini di 8-10 anni?

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Sono ovviamente d'accordo che il target sono i bambini, ma se analizziamo gli ultimi 3-4 anni noteremo che l'interesse di LEGO si è anche sviluppato verso il mondo AFOL e quindi, pur mantenendo una semplicità d'uso per i bambini, avrebbero potuto fare quel piccolo sforzo in più per mettere in produzione un sistema di controllo più evoluto (ed integrato con  il resto) in uno dei temi (quello dei treni) più gettonato sia tra i piccoli che tra i grandi 😉

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11 minuti fa, Pix ha scritto:

e hanno deciso di copiarlo

Aspettiamo di vedere cosa è effettivamente questo 'Powered Up'

FB_IMG_1526990001912.jpg

L' sBrick ha 4 canali... e il pacco batteria è separato. Questo di LEGO avrà (forse?) 2 canali e mi sembra un "gran bel mattone", anche se integra direttamente il pacco batteria.

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2 ore fa, GianCann ha scritto:

L' sBrick ha 4 canali... e il pacco batteria è separato. Questo di LEGO avrà (forse?) 2 canali e mi sembra un "gran bel mattone", anche se integra direttamente il pacco batteria.

Si lo vedo anche io che è diverso dall'sBrick 🙈 ...

Dalla dimensioni se ha gli stessi attacchi del Boost, avrà due attacchi sul lato corto, quindi due canali. Salvo che TLG ci stupisca e non faccia più avanti dei motori treni con collegamento BT. Non capisco perché TLG sia così indietro su queste cose, non parliamo nemmeno di tecnologie costose e molto meno care del vecchio 9V. Playmobil è molto più avanti su queste cose...

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Il buon vecchio NXT più di dieci anni fa integrava tecnologia Bluetooth (quella normale, il Bluetooth Low Energy (BLE) ancora non esisteva) tale da farsi pilotare da PC e perfino tale da scambiare dati con altri NXT.

Dopo tanti anni sono arrivate sul mercato circuiterie Bluetooth economiche e quindi BLE economiche e piccole. Lo sBrick sarà probabilmente complicato per un ragazzino (e se costa così tanto è perché non gode delle economie di scala possibili a LEGO), ma ormai sono anni che è in giro.

Il PU mi sembra il classico caso in cui il marketing uccide l'innovazione per paura che l'accento sia più sul telecomandare che sul costruire coi mattoncini: ma allora perché pensionare il PF a infrarossi? Solo perché un sondaggio ha risposto "apps cellulare" senza neppure riflettere su quale sarebbe stata la vera differenza in fatto di giocabilità?

Da parte mia penso che non comprerò set PU...  ma ho sempre paura di far la fine della tipica scaletta AFOL:

  1. gran soddisfazione col vecchio sistema
  2. paura dell'introduzione di un nuovo sistema
  3. terrore che il nuovo sarà incompatibile col vecchio
  4. il peggior terrore si realizza
  5. grida disperate e incetta di pezzi del vecchio sistema
  6. furiose dichiarazioni "non comprerò mai il nuovo"
  7. prima o poi esce un bel set col nuovo sistema
  8. dopo un po' di dubbi, "per stavolta faccio eccezione"
  9. quindi l'eccezione si ripete per altri set anche meno belli
  10. qualche soddisfazione col nuovo sistema e si ricomincia dal punto 1 🙄
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Assumendo che il Powered Up sia sostanzialmente il WeDo 2.0 (che la LEGO ha creato nel 2014) e che il battery pack Powered Up non sia altro che quello del WeDo senza arrotondare un bordo, possiamo dare un'occhiatina alla breve analisi fatta da Philo del WeDo 2.0.

La prima cosa che salta all'occhio è che che sulla motherboard c'è lo stesso chip "driver" per due motori usato già sugli NXT, EV3, PF (squadra vincente non si cambia).

I connettori per i motori sono solo due perché presumibilmente non si può chiedere troppa corrente alle batterie (nella seconda foto, al punto 11, si evince che il limite sarebbe 1,5 ampere; dato che il battery pack è largo solo 4x8 stud, cioè solo pile piccole AAA, mi pare un limite già molto ottimistico).

I due connettori del nuovo tipo, a passo 1.27mm (cioè mezzo "decimo di pollice"). A bordo c'è anche uno speaker (un ronzatore piezoelettrico) e un LED RGB (cioè capace di mostrare più colori).

Il chip che governa il tutto è il CC2640, che supporta lo standard BLE delle specifiche Bluetooth 4.2 e contiene un processorino classe Cortex M3 con 20k RAM e 128k flash. Dalle foto non sembra che sia prevista la possibilità di un aggiornamento firmware (come avveniva già con l'NXT), nonostante la presenza di dozzine di test points.

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Mi correggo: il WeDo 2.0 usa due pile stilo (AA), non sei pile ministilo. Da quei 2.1-2.4V (se batterie ricaricabili) o 2.2-3.1V nominali (se batterie alcaline) tira fuori i 3.3V e i 5V per la circuiteria di bordo.

Insomma, se non ci sono grosse sorprese col PU, sarà una vera impresa fargli trainare un trenino consistente...

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Un nuovo video di Sariel approfondisce il nuovo sistema la cui nota dolente e la bassa portata (circa 4 metri) della trasmissione radio.

 

HispaBricks magazine ha invece svelato come accoppiare un telecomando/ricevitore e far coesistere più sistemi nello stesso ambiente:

1) Per "accoppiare" telecomando e ricevitore è sufficiente accenderli contemporaneamente premendo sui riapettivi pulsati di accensione per alcuni secondi 

2) Una volta accoppiati, è possibile cambiare il canale premendo più volte sul pulsante di accensione del ricevitore: il led cambiare di colore (ad indicare il canale) e parallelamente il trasmettitore agganciato si commuta sullo stesso canale di trasmissione, evidenziato sempre dal cambiamento di colore del led.

3) Ad ogni riaccensione, il ricevitore "ricorda" il telecomando associato.

4) I canali sono 4.

5) Il ricevitore ha un comportamento diverso a secondo se vi è collegato un motore "treno" o un motore WeDo (in sostanza, quest'ultimo funziona solo se il pulsante del telecomando è continuamente premuto e non c'è variazione di velocità.

6) Io pacco batteria+ricevitore ha le stesse dimensioni del precedente pacco batteria (quindi si risparmia lo spazio del ricevitore IR, come era già chiaro) e prevede solo 4 batterie, anziché le 6 precedenti.

Per quanto mi riguarda, allo stato attuale sono molto deluso da questo nuovo sistema.

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Oggi ero con Gaute Much ed Erik Hansen (i principali inventori del Mindstorms) alla conferenza stampa dell'European Inventor Award. 
Ho avuto modo di vedere il power UP all'opera e ne sono stato positivamente colpito. 
 
Il nuovo sistema ha lo scopo di unificare wedo 2.0, power functions and boost in un unico sistema distribuito con al centro una smart device (tablet o cellulare) che fa girare un app capace di controllare una pluralità numerosa di attuatori e sensori (tutti basati sullo stesso connettore) 
 
In pratica questa app,  la cui prima versione sarà disponibile in agosto con la batmobile, si interfaccia via Bluetooth con i Brick boost o power up che a loro volta possono collegare via cavo con 2 unità operative: sensori o attuatori. 
Il risultato è una rete a Stella distribuita con al centro una smart device capace di controllare contemporaneamente ed in una singola schermata, molte unità, ad esempio 4 o più treni. 
IMG_20180606_151750.thumb.jpg.92e76bb0bdab7ea10a58a2c64ac86e05.jpg
Ad esempio oggi disponevamo di Bertie (il robot del boost) e di un secondo semplicissimo robot basato su power up con 1 sensore di prossimità e 1 attuatore. 
Con pochi click è stato possibile programmare l'app in modo tale che si collegasse ad entrambi i robot e Bertie si muoveva rispondendo in tempo reale all'output del sensore posto sull'altro robot. 
Automatizzare un passaggio a livello in questo modo diventa semplicissimo... Anche se costoso. 
 
Gaute Munch mi ha detto che la piattaforma sarà completamente open source, in modo che l'app sia modabile, ed il protocollo di comunicazione è già disponibile sul sito LEGO educational poiché è lo stesso del wedo 2.0
Ultima modifica: da Piru Brick
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Grazie @Piru Brick per l'aggiornamento 😉

Come ti ho anticipato al telefono, restano i dubbi per la portata limitata riscontrata da Sariel (e anche da Lluis Gilbert di HispaBricks Magazine): 4 metri per un dispositivo del genere sono molto pochi.

Inoltre, in ottica "controllo treni", il fatto che il receiver sia un tutt'uno con il pacco batteria, senza la possibilità di alimentazione esterna, ne limita un po' l'uso in occasione di eventi espositivi (a meno di non usare quintali di batterie o sostituire, periodicamente, quelle ricaricabili).

Per ora, resto ancora un po' dubbioso sul sistema: quando lo avremo tra le mani, ne capire meglio (forse) le potenzialità.

Vedremo, inoltre, su quanti smart device sarà supportata l'App... e soprattutto, quando uscirà 😉

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Vedendo il filmato di Sariel e le varie problematiche riscontrate dai ragazzi di HB, sono arrivato a questa conclusione:

In TLG sono totalmente degli incompetenti!

Doveva "solo" copiare l'sBrick e non ce l'hanno fatta. Hanno realizzato un prodotto peggio del PF. Come han fatto per l'EV3, dovevano far intervenire il mondo AFOL per svilupparlo, invece nulla di fatto. E dire che quando han progettato il primo PF avevano chiamato a colloquio quelli della Märklin, ma qualcosa deve essere andato storto.
Io spero che sia solo una questione di release del firmware, ma le problematiche "fisiche" del telecomando non penso siano "aggiustabili".
Detto questo: è vero che è un giocattolo, ma gente come Playmobil sono stati 4anni fa già più lungimiranti.

Farò incetta di motori PF dei treni e, seppur purista, resterò con i miei amati sBrick. Per fortuna ho ricevuto il "Thanks box" da parte di Vegit.

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Ieri sera Lluis Gilbert ha pubblicato un video della nuova App per il controllo dei treni.

Il video lo trovate su Facebook, sulla pagina di HBM al seguente link.

Vi riporto il testo delle sue prime impressioni:

New LEGO CITY cargo train controller with the Powered up app launched today. 

First impressions:
1 - The app is heavy (72MB) taking in count the features: speed control and sounds

2 - seems that the app has slow reaction. Basically it takes some seconds when you select the train model you want to control.

3 - The sounds are an interesting feature. There are 3 sounds shared by both models, and 3 dedicated to each model.

4 - Speed control in the app works different compared to the remote control. With the remote control, the train works fine at speed 1. With the app you have to increase the speed to at least step 3 to have a smooth movement. 

5 - Apparently, the maximum speed seems equal with both systems.

6 - The bug found working with the remote control does not appear with the app. 0 speed works always fine, independently of the speed reached when switching on the system.

7 - You can control the cargo train with the passenger train option. Only the sounds vary

Ho visto anche un altro video (grazie @Piru Brick) dove viene usata l'App che uscirà per la Batmobile (nel video non si vede l'interfaccia dell'App) per controllare il robot del Boost.

Continuo a ritenere (nella speranza di essere fortemente smentito) che TLG abbia "perso un treno". Con questa nuova edizione dei treni, dopo ben 10 anni dall'introduzione dell'attuale sistema PF-IR, avrebbe potuto fare qualcosa di meglio di un App che gestisce giusto la velocità del treno e che genera 6-9 suoni.

L'uscita di un nuovo sistema basato sul bluetooth poteva essere l'occasione per rinnovare il settore treni LEGO preservando la semplicità d'uso per i bambini (come effettivamente ha fatto) e, allo stesso tempo, fornendo un sistema più evoluto/espandibile (passaggi a livello, scambi automatizzati) e diverse raggiature di binari al posto (o parallelamente) agli inguardabili flex.

il settore ferroviario, in passato sicuramente trattato meglio da parte di TLG, potrebbe essere un settore particolarmente trainante per il brand, coniugando il rispetto del target principale (i bambini) e le esigenze degli AFOL.

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Io ho visto l'app. prototipale all'opera.

quella che uscirà con la Batmobile sarà una versione di quest'ultima ( non so se sarà una versione priva di qualsiasi blocco o una prima versione limitata un numero determinato di attuatori). 

Comunque con l'app prototipale ti puoi creare un intero pannello di controllo con cui controlli contemporaneamente un numero enorme di attuatori, quindi un numero enorme di treni, ed anche passaggi a livello, ecc. 

Nel frattempo Puoi anche ordinare al boost di farti il caffè, mentre i passaggi a livello funzionano in maniera automatica collegando un sensore del passaggio del treno a un attuatore che muove la barra. 

Il limite diventa soltanto la dimensione del tablet. Perché ad esempio sul cellulare dopo che hai messo 4 manopole di controllo per quattro autori indipendenti lo spazio inizia a scarseggiare. 

Io credo che il sistema sia Abbastanza flessibile ed utile per insegnare a chiunque la programmazione di base. Ricorda un po' il gioco in cui devi salvare i mammut alla LEGO House. 

L'altro aspetto della medaglia è che è un sistema costoso e un po' ingombrante perché ogni sensore è collegato a un Battery Pack e alla rispettiva elettronica di controllo

 

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Chiunque abbia sviluppato con Android o iOS sa che è molto facile buttar giù un prototipo ma è molto complicato renderlo veloce ed elegante... 😁 ...quindi, non disperate: se le prime impressioni non sono positive, significa che dovete pazientare qualche mese settimana in più.

Inoltre il programma su cellulare/tablet si limita a chiedere al sistema operativo sottostante di comunicare col bluetooth, e non può sopperire alle carenze dello stack bluetooth di sistema. (È uno dei motivi per cui ho una reazione allergica quando mi chiedono di sviluppare un'apps per cellulare...).

Sul bluetooth "sordo" confermo anch'io che è ragionevole aspettarsi almeno una decina di metri - in esposizione però non sono mai stato più lontano di 4-5 metri. Ma così come gli infrarossi sono disturbati dalla troppa luce (che include anche infrarossi), così il bluetooth è disturbabile dalle attività in radiofrequenza sui 2.4 gigahertz (frequenza particolarmente affollata: ci gira anche il wifi), ivi incluse le "armoniche" e le "spurie" da altre frequenze. Quindi il test di Sariel non va preso come misura definitiva.

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Lluis Gilbert sta proseguendo gli esperimenti: si è fatto fornire da TLG un secondo treno ed è riuscito ad agganciare due HUB allo stesso trasmettitore anche se, come lui stesso dichiara, non ha ancora trovato la sequenza "perfetta" per la sincronizzazione con gli HUB.

Ecco il link al video pubblicitato sulla pagina Facebook di HispaBricks Magazine:

Video 1 trasmettitore 2 HUB

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Ho visto il video di Lluis e devo dire che, seppur funziona, è un po' macchinoso da predisporre e, soprattutto, non è detto che sia una procedura "prevista/voluta" da TLG/sviluppatori del software/hardware.

Staremo a vedere cosa risponderà LEGO alle domande tecniche che sono state raccolte dai vari Ambassador.

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Non avevo visto questo topic!

Condivido le perplessità di @GianCannma proviamo a cercare alcuni vantaggi:

- sistema aperto / estendibile e programmabile

- in ottica "futura" uniformare connessioni e controlli ha senso, per LEGO ma anche per gli utenti più evoluti

- ingombro: bello non dover integrare/nascondere il ricevitore PF

- pacco batteria a slot: mi fa sperare in una ricaricabile a prezzo decente...

Tra i difetti la non sovrapposizione dei connettori, a fronte però dell'indirizzabilità/riconoscimento e la lunghezza del cavo del motore.... Quello si che potevano mettere quei 5cm in più come il PF...su questo proprio non trovo scuse.

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Ciao, ho integrato il powered up nel treno natalizio, ma per come va messo in motore il tasto - corrisponde ad andare avanti e viceversa + va indietro. Sia su telecomando che su app. In pratica il motore è predisposto per andare avanti nel lato in cui esce il cavo. C’è modo di invertire o cambiare questa cosa?

Ultima modifica: da MOMAtteo79
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Per la cronaca, sono riuscito a far andare avanti e indietro con accelerazione e frenta un treno poweredup, facendogli riconoscere i due punti di inversione marcia con il sensore colore del Boost. Si trova il codice tra gli esempi sul GitHub di queta libreria https://github.com/nathankellenicki/node-poweredup

Unico problema mi pare essere la capacità del sensore di riconoscere i colori, che soprattutto su verde e giallo va in crisi (verde non mi è ancora capitato di riuscire a riconoscerlo). 
Sulla distanza mi sembra abbastanza preciso, intorno al 10% massimo di errore si distanze di 20cm.

 

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il 13/10/2018 alle 00:18, pivan ha scritto:

- pacco batteria a slot: mi fa sperare in una ricaricabile a prezzo decente...

 

Ecco: inspiegabilmente, il vano batteria del treno è diverso da quello del boost. Da LEGO una disomogeneità simile non me la sarei mai aspettata... 🤦‍♂️ altro che sperare nel pacco batteria ricaricabile per tutta la serie 😞

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Anch'io ho provato lo stesso codice, utilizzando un Raspberry (sul PC Windows non sono riuscito a far funzionare la libreria per la connessione BLE). In un breve tratto sono riuscito a far andare il treno avanti e indietro riconoscendo i colori giallo e rosso. Su un circuito più lungo, il sensore mi captava quei colori anche in altri punti, sebbene le rotaie fossero posate su un tavolo bianco.

Ho modificato il codice per stampare a schermo i valori di colore e di distanza rilevati dal sensore lungo il percorso, e mi sono reso conto che per entrambi apparivano valori spuri tali da renderlo inaffidabile per questo tipo di utilizzo. Non so dire se dipende dal fatto che il sensore non sia adatto a essere utilizzato in movimento, o se dipenda dalla libreria usata (del resto non è ufficiale), o da limiti del Raspberry... comunque, considerando che in un diorama tipico potrebbero esserci molti "disturbi" penso che questo tipo di controllo non vada bene.

Ultima modifica: da LegoAmaryl
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Non ho ancora l'hardware per fare qualche prova però ritengo che LEGO abbia perso l'occasione per fare qualcosa di molto più "open" e versatile...
Da anni esistono dei chip che implementano WiFi e BTE e che sono diventati uno standard "de facto" nel mondo dell'IoT.
Avrebbero potuto implementare il loro firmware su questo tipo di hardware (con le stesse identiche funzionalità dell'attuale Powerd Up) lasciando la possibilità, ai "LEGO-Makers", di evolvere e/o adattare il sistema a necessità più specifiche.

Esp32.jpg

Questi chip (la cui "grandezza" è evidente) implementano WiFi e MCU e svariate GPIO per poter gestire motori/attuatori/sensori con una facilità di programmazione alla portata di tutti. Sempre della stessa serie, esiste la versione con BT Low Energy.
Se avessero basato il loro hardware su questa piattaforma, ritengo che avrebbero fatto felici molti AFOL.

Per dire... cosa gli sarebbe costato implementare anche il protocollo MQTT, rendendo questo sistema molto più "open"?

il 30/12/2018 alle 18:15, LegoAmaryl ha scritto:

Anch'io ho provato lo stesso codice, utilizzando un Raspberry

@LegoAmaryl Hai usato direttamente il BT del Rpi 3B+?

il 30/12/2018 alle 18:15, LegoAmaryl ha scritto:

comunque, considerando che in un diorama tipico potrebbero esserci molti "disturbi" penso che questo tipo di controllo non vada bene

Mi auguro di veder presto qualche sensore (magari da parte di Mindsensor) più evoluti di quelli LEGO, visto che pensare che LEGO possa mettere in campo qualcosa di più 'avanzato' è un sicura utopia...

Comunque, per futura referenza, riporto qui il link ad un blog dove ci sono diverse 'sperimentazioni' con il sistema Powered Up
https://ofalcao.pt/blog/

https://www.youtube.com/channel/UCURXu8zPd8XQirxT9HkAd1g/videos

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Ho usato il BT integrato del Raspberry 3B. L'accoppiamento con l'hub Powered Up è pressoché istantaneo e per comandare i motori sembra che funzioni perfettamente.

Ho fatto ulteriori prove anche col sensore fermo. Avvicinandogli tile di diverso colore, leggo in maniera intermittente valori di distanza e di colore che non c'entrano nulla.

Sarebbe interessante fare un confronto con l'hub Boost, che è nato proprio per questo utilizzo, ma non lo possiedo.

Concordo sull'occasione persa, ma soprattutto mi chiedo come TLG intenda utilizzare questo sistema in ambito Technic e soprattutto Mindstorms. Non penso che possano proporlo con le stesse limitazioni attuali, non avrebbe senso...

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22 ore fa, LegoAmaryl ha scritto:

mi chiedo come TLG intenda utilizzare questo sistema in ambito Technic e soprattutto Mindstorms

Allo stato attuale, il sistema sembra pensato per essere utilizzato sempre e solo da un singolo bambino per giocare con un solo e singolo set. Ho letto il post di Lluis Gilbert su come accoppiare due battery pack allo stesso telecomando: la sequenza di operazioni da fare mi ricorda molto la scena con Lino Banfi del film "Vieni avanti cretino": clicca qui, accoppia là, spegni quello, fai una giravolta e accendi l'altro mentre ti tocchi la punta del naso...

Il battery pack, rigorosamente NON ricaricabile, alimenta il set per un tempo ridicolo:
- la "taglia" delle batterie (mini-stilo AAA) consente una erogazione di corrente/potenza ridicola
- la parte BT del firmware è (credo/immagino) sempre in ascolto e quindi contribuisce a ridurre il tempo di gioco
- scaricatesi le batterie, la sequenza di cambio è: SmontoIlBatteryPackDalSet - SvitoLe2VitiDelFOndoDelBatteryPack - AproIlBatteryPack - EstraggoIlCaricatorePortapile - CambioLePile - ReinseriscoIlCaricatorePortabile - RchiudoIlBatteryPack - RiavvitoLe2VitiDelFOndoDelBatteryPack - RimontoIlBatteryPackNelSet - RifaccioIlPairingTraIlBatteryPackEilTelecomando

Non vedo come il Battery Pack potrebbe alimentare set "importanti" come il 42082 o come la tecnologia attuale del PoweredUp possa essere implementata in Mindstorm.

Chiudo con una considerazione: R.I.P. GBC (AFOL, LUG e gruppi specializzati in GBC stan facendo razzia di motori, battery pack, telecomandi e ricevitori Power Function, perché per loro PoweredUp è praticamente inutile e inutilizzabile).

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Powered Up è solo una particolare implementazione del nuovo sistema. Al momento abbiamo già 4 tipologie di hub: quello del treno Duplo, Wedo 2.0, Boost e Powered Up. Per i modelli Technic sono sicuro che verrà rilasciato un nuovo hub, proprio perché quello attuale, per tutte le limitazioni che hai elencato, è assolutamente insufficiente per comandare modelli complessi. Magari ospiterà batterie AA e avrà quattro connettori. Oppure sarà rilasciato un componente per poter moltiplicare le porte di un hub. E voglio sperare che verrà rilasciata un'app sullo stile di quella dell'SBrick, con la quale comandare direttamente i singoli motori, a prescindere dal modello costruito.

Se la prossima generazione di Mindstorms sarà basata su questo sistema, questo vorrà dire semplicemente che il mattoncino intelligente v4 userà questa tipologia di connettori e sarà compatibile con i motori e sensori già rilasciati. Ma continuerà ad avere un'intelligenza autonoma e, anzi, probabilmente potrebbe comandare altri hub via BLE come "slave".

Secondo me questo sistema ha molte potenzialità, tutto dipende da quali funzionalità TLG decide di rilasciare agli utenti. Ciò che mi lascia in dubbio è la decisione di rilasciarlo in maniera così graduale, continuando addirittura a mettere in catalogo nuovi set Technic con il vecchio PF. Il problema è che questo sistema finora è stato applicato solo su set educativi (Boost, Wedo 2.0) o diretti a un utilizzo semplice/infantile (Powered Up, Duplo), e non abbiamo idea di cosa TLG abbia in serbo per gli utenti più avanzati (sperando che ancora li consideri tali!).

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Sei ottimista, e in parte condivido soprattutto il fatto che sia na piattaforma in sviluppo, come se stessero lanciando prodotti, testando le reazioni e aggiustando in corsa. L'hub del boost sembra un'accozzaglia di roba appiccicata alla buona senza troppi ragionamenti sugli spazi e forme 🙂

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7 ore fa, LegoAmaryl ha scritto:

Powered Up è solo una particolare implementazione del nuovo sistema. Al momento abbiamo già 4 tipologie di hub: quello del treno Duplo, Wedo 2.0, Boost e Powered Up. Per i modelli Technic sono sicuro che verrà rilasciato un nuovo hub, proprio perché quello attuale, per tutte le limitazioni che hai elencato, è assolutamente insufficiente per comandare modelli complessi. Magari ospiterà batterie AA e avrà quattro connettori. Oppure sarà rilasciato un componente per poter moltiplicare le porte di un hub. E voglio sperare che verrà rilasciata un'app sullo stile di quella dell'SBrick, con la quale comandare direttamente i singoli motori, a prescindere dal modello costruito.

Se la prossima generazione di Mindstorms sarà basata su questo sistema, questo vorrà dire semplicemente che il mattoncino intelligente v4 userà questa tipologia di connettori e sarà compatibile con i motori e sensori già rilasciati. Ma continuerà ad avere un'intelligenza autonoma e, anzi, probabilmente potrebbe comandare altri hub via BLE come "slave".

Secondo me questo sistema ha molte potenzialità, tutto dipende da quali funzionalità TLG decide di rilasciare agli utenti. Ciò che mi lascia in dubbio è la decisione di rilasciarlo in maniera così graduale, continuando addirittura a mettere in catalogo nuovi set Technic con il vecchio PF. Il problema è che questo sistema finora è stato applicato solo su set educativi (Boost, Wedo 2.0) o diretti a un utilizzo semplice/infantile (Powered Up, Duplo), e non abbiamo idea di cosa TLG abbia in serbo per gli utenti più avanzati (sperando che ancora li consideri tali!).

Ci crederò quando lo vedrò.

Power Fuction venne lanciato includendo e implementando la compatibilità a ritroso verso il 9V, tanto che praticamente da subito resero disponibile il cavo adattatore 9V-PF

Qui invece la prima cosa che han fatto è fare un package "a se stante" per ciascun set specifico:

- WeDo e Boost per area Educational
- DUPLO
- Treno/Batmobile

Non sono espertissimo di ottimizzazione, ma qui mi sembrano lontani anni luce.
Nessuna retro-compatibilità, potenza/erogazione di corrente assolutamente "per gioco" e senza tenere in alcun conto Technic, GBC e quant'altro.

Sul mercato abbiamo da tempo BuWizz e SBrick: bastava copiarli o ancora meglio comprarsi le società e sarebbero stati sul mercato il giorno dopo!

Occhio che a voler fare tutto in casa e senza guardare gli altri già una volta han rischiato la pelle... il 2000 è dietro l'angolo!

 

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Sono in possesso anch'io di uno Smart Hub e così potrò iniziare a sperimentare/integrare il controllo di questo dispositivo nel progetto ITS - ItLUG Train System.

Per curiosità ho scaricato l'App per Smartphone e sono rimasto perplesso sul fatto che, per poterla utilizzare, non è sufficiente autorizzare l'App per l'uso del Bluetooth, ma è necessario anche attivare la rilevazione della posizione GPS.

Senza questa autorizzazione, non è possibile interfacciarsi allo Smart Hub.

Mi pare strano dover permette all'App di sapere DOVE SONO, per poterla utilizzare...

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6 ore fa, GianCann ha scritto:

Sono in possesso anch'io di uno Smart Hub e così potrò iniziare a sperimentare/integrare il controllo di questo dispositivo nel progetto ITS - ItLUG Train System.

Per curiosità ho scaricato l'App per Smartphone e sono rimasto perplesso sul fatto che, per poterla utilizzare, non è sufficiente autorizzare l'App per l'uso del Bluetooth, ma è necessario anche attivare la rilevazione della posizione GPS.

Senza questa autorizzazione, non è possibile interfacciarsi allo Smart Hub.

Mi pare strano dover permette all'App di sapere DOVE SONO, per poterla utilizzare...

Stessa perplessità che ho avuto io. Cosa te ne frega di sapere dove sono? Non devi mica controllare che il mio cell e lo Smart Hub siano nello stesso emisfero... il BT non "tira" più di 10-15 metri...

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Il 4/1/2019 alle 10:54, LegoAmaryl ha scritto:

Ho usato il BT integrato del Raspberry 3B. L'accoppiamento con l'hub Powered Up è pressoché istantaneo e per comandare i motori sembra che funzioni perfettamente.

Ho fatto ulteriori prove anche col sensore fermo. Avvicinandogli tile di diverso colore, leggo in maniera intermittente valori di distanza e di colore che non c'entrano nulla.

Sarebbe interessante fare un confronto con l'hub Boost, che è nato proprio per questo utilizzo, ma non lo possiedo.

Concordo sull'occasione persa, ma soprattutto mi chiedo come TLG intenda utilizzare questo sistema in ambito Technic e soprattutto Mindstorms. Non penso che possano proporlo con le stesse limitazioni attuali, non avrebbe senso...

@LegoAmaryl mi puoi spiegare come ci sei riuscito?
Ho seguito (almeno credo) tutti i passaggi, ma quando lancio l'esempio di base presente sulla pagina della libreria Node-Poweredup (https://github.com/nathankellenicki/node-poweredup) ottengo questo errore:

noble warning: unknown peripheral 90842b00420c
noble warning: unknown peripheral 90842b00420c
noble: unknown peripheral null connected!
noble: unknown peripheral null connected!
noble: unknown peripheral null connected!

Ti faccio presente che lo l'Hub viene 'agganciato', in quanto il led diventa fisso.

Aggiornamento: sembra che il problema sia dovuto ad alcune modifiche apportate ieri alla libreria...
Sono in attesa di news dallo sviluppatore.

Ulteriore aggiornamento: il problema è stato risolto 😉

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Stamani ho aggiornato l'App ed ho iniziato a "scoprirla". Vi faccio notare, nel pannello di impostazione del motore, la possibilità di specificare su quale delle QUATTRO porte è connesso il motore: il nuovo hub che vedrà luce ad agosto, con il mastodontico set Technic, avrà appunto 4 porte... sarà la fine definitiva dell'SBrick? 😉

IMG_20190414_102726.jpg

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