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Visita mostra "I love LEGO " Milano


Pauli

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Ho visitato la mostra "I love LEGO" presso La permanente di Milano.
L'esposizione consiste in 6 Plastici ben fatti, grandi e curati. Ma se qualcuno è mai stato a Lecco, Cremona o Verona per gli eventi LEGO può ben capire che 13 Euro per l'ingresso sono veramente eccessivi.
Ricordiamoci che siamo sempre di fronte ad un gioco - hobby.
Con solo un euro in più sempre alla permanente si può visitare la mostra interattiva di Raffaello, arte !
Non è che adesso confondiamo la nostra passione per i LEGO con le opere di Raffaello ?
Anche perchè se vogliamo paragonare i LEGO con i LEGO senza tirare in ballo grandi artisti rinascimentali gli ingressi alle mostre di Nathan Sawaya quanto dovrebbero costare ?
Mi spiace non essere andato prima a vedere l'evento che terminerà il 2 Febbraio per non aver potuto scrivere prima questo post.
Noi siamo entrati in 2 adulti , ma una famiglia composta da 2 adulti e 2 bambini non può spendere 40€ per vedere 6 plastici, seppur ben fatti.
Certo qualcuno potrà dire che si può anche non entrare. Verissimo, infatti lo consiglio a chi non ci è ancora andato. Ci sono eventi in Italia gratuiti od a costi più abbordabili ed anche più grandi. 
Non so chi abbia stabilito il costo degli ingressi ma è bene che non ci si lasci prendere troppo la mano.

Ultima modifica: da Pauli
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Naturalmente sopra sono mie opinioni che riguardano solamente il costo dell'ingresso e non le opere.

Non vorrei che anche qui si scatenassero delle polemiche circa il lavoro svolto dagli Afol.

Adesso vi spiego meglio cosa mi è successo. Ho visto mentre uscivo dalla mostra una famiglia che davanti alle casse ha deciso di non entrare. Quindi lungi da me il voler denigrare le opere esposte, alcune mi hanno colpito molto positivamente altre meno ma questo chiaramente è soggettivo. 

Allora se chi può farlo in futuro valutasse la possibilità di "facilitare" gli ingressi, magari lasciando il biglietto per gli adulti e annullarlo per i bambini, non si snaturerebbe troppo l'essenza di questa passione, nata come giocattolo per bambini e adesso diventato un gioco anche per bambini cresciuti.

Io continuerò a visitare mostre ed esposizioni LEGO e spero che anche tutti i bambini possano farlo.

Ciao

Ultima modifica: da Pauli
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Capisco il tuo punto di vista e sono d'accordo che 13 euro sono davvero tanti per una mostra LEGO.
I fattori che vengono messi sulla bilancia sono sicuramente il fatto di avere una location prestigiosa, un livello espositivo molto elevato con luci e sistemazioni eleganti ed ordinate, opere di alto livello del valore di migliaia di euro, un afflusso di persone moderato che permette la migliore visione delle opere. Nonostante questo, pagare questa cifra è davvero tanto. Una esposizione analoga a questa in Spagna costava 7 euro. A Milano forse e purtroppo, ci sono altri fattori che hanno determinato questo prezzo.
Capisco che se una famiglia di 4 persone vuole andare a vedere una esposizione LEGO, spendere 40 euro sono tanti.
Chi ha avuto la fortuna di girare vari eventi in passato ha potuto vedere la maggior parte di queste opere con un costo inferiore ma purtroppo in location diverse. Viste tutte insieme sicuramente sono un bel vedere.

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Ieri sera, durante un incontro AFOL, si è parlato di eventi ed uno dei presenti (che si conosce con uno degli espositori di "I LOVE LEGO") ci ha raccontato che ogni espositore che noleggia i propri diorami per quella mostra, percepisce circa 9.000 euro l'anno.

Pertanto, se a questo costo (moltiplicato per il numero di espositori che noleggiano le opere), ci aggiungi il costo della location, dell'allestimento, della campagna pubblicitaria, del personale, ecc. ecc. e, soprattutto, il fatto che non si tratta di un evento AFOL, ma di una vera e propria 'mostra con finalità di lucro' (l'impresa che organizza la mostra, non è che lo fa per 'sport'...), vedrai che il prezzo del biglietto è congruo (soprattutto in certe città, dove è normale spendere non meno di 10 euro, per entrare in una qualsiasi mostra).

C'è almeno un'altra mostra di questo genere in giro per l'Italia ("City Booming") il cui costo è leggermente inferiore (mi pare 8-9 euro) ma che in confronto a I LOVE LEGO è molto più "povera" di opere esposte.

Il fatto che poi, ogni weekend, si possano visitare eventi (molti, spesso gratuiti) in giro per l'Italia, dove ci sono altrettante bellissime opere, è una cosa diversa da una mostra permanente come I LOVE LEGO.

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Mi permetto di intervenire, ci sta un discorso di "piazza" da affrontare su cui non c'è giurisdizione, più o meno la stessa mostra ad Alghero si visitava con 8€ a biglietto, a Milano come a Roma in location centrali occorre mettere cifre congrue anche a fare "selezione" all'ingresso perché altrimenti si rischia di avere più visitatori di quanti sia possibile gestire e questo va considerato. 

Non capisco il riferimenti su sawaya, indubbiamente lui è stato il primo a mettersi in gioco e entrare in una dimensione diversa, ma davvero siamo disposti a pagare il costo del biglietto per vedere opere elaborate con software e che esistono in molteplici copie e poi diorami interi costruiti alla vecchia maniera senza progettare nulla al pc costano troppo? Sarà forse il pubblico afol le conosce già perché abbiamo sbagliato a portarle troppo in giro in passato anche in eventi che non sarebbero mai stati riempiti senza il nostro apporto?

Inoltre forse puoi confermarmi  se hai visitato anche la mostra "virtuale" su Raffaello mi risulta che opere reali non siano esposte, anche perché assicurare dei Raffaello costerebbe cifre iperboliche che soltanto autentici fiumi di visitatori potrebbero coprire.

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Mi permetto di intervenire con il mio contributo.

La mostra di Nathan Sawaya (che visitai a Roma, poi a Milano e poi ancora a Roma nella versione "DC Comics SuperHerooes"), come quella di Sean Kenney (la quale mi è "costata" un viaggio a Lugano) e quella di Riccardo Zangelmi al Pirellone e (da poco chiusa) a Ravenna sono mostre d'arte, le cui opere sono "casualmente" fatte in brick (anzichè in marmo, gesso, legno etc).
Ovviamente gli LCP citati progettano le loro opere al CAD, non fosse altro perché devono garantire solidità, sicurezza, includervi i dispositivi antiribaltamento etc, ma il "disegno" dell'opera è arte, è evocazione, è introspezione.

Nathan usa le statue che crea per evocare (purtroppo) paure, dubbi, stati emotivi vari.

Sean realizza statue di animali (e fin qui, sapendo usare il CAD LEGO, niente di "difficile"... per lui), ma le realizza dando espressione ai loro visi/volti/musi che trasmettono un'emozione (la paura negli occhi di una specie/razza di scimmia in via di estinzione, l'amore materno negli occhi di una "mamma orso polare" e del suo cucciolo, la fierezza nello sguardo di un leone e la "bramosia" negli occhi di un giaguaro o pantera in caccia etc).

Riccardo usa le sue opere per evocare la gioia e la spensieratezza di quando si è bambini, del poter essere unici ed originali nonostante ci si muova e si viva in un ambiente fatto di regole che ci omologano etc.

Parafrasando quindi la nota battuta di Star Wars, mi vien da dire "non è questo il paragone che state cercando".

Idem non lo è (il paragone che state cercando) confrontare un evento "dei nostri" con un allestimento museale.

Il paragone giusto (se proprio ne vogliamo cercare uno) è tra "I LOVE LEGO", "City Booming" e "Brickmania", la mostra che nel 2017 fu portata a Roma e che fece scalpore per via dei due ragazzini che saltarono sul Titanic gigante che era in esposizione fino a romperlo.

Parto dall'ultima e "risalgo" l'elenco.

Brickmania: una mostra fatta di opere giganti, tutte create con rendering e CAD (stessi metodi e metodologie usate dai Master Builder di Billund per le statue, le auto 1:1 etc che vediamo in giro) e con una grande, ma davvero grande area gioco fatta di vasche con migliaia e migliaia di mattoncini.
Target: famiglie in modalità "parco divertimenti".
Biglietto intero: € 12. Famiglia (4 pax): € 40.

City Booming: un unico diorama di 15-20 mq riempito fino all'orlo di set ufficiali, set ufficiali rebrickati in colori diversi o "sommati" (ad esempio 8 copie del Grand Emporium unite per realizzarne una versione quadrata e alta il doppio), quanche MOC famosa della quale han comprato le istruzioni dall'AFOL Designer che le ha realizzate (ad esempio il museo che si realizza con i pezzi del Tower Bridge).
In pratica un unico ed enorme sfoggio di denaro, senza alcun tipo di arte (un esempio? Tower Bridge Creator Expert piantato in mezzo al diorama con qualche set Speed Champions in bella mostra sulla carreggiata... con buona pace del concetto di scala) e con un dito di polvere sopra. 
Target: famiglie in modalità "centro commerciale" (c'è un casino di roba da vedere, chissenefrega se bella o brutta, se set o MOC, è tanta e quindi va bene).
Biglietto intero: € 8. Famiglia (4 pax): € 20.

I LOVE LEGO: 6 diorama squisitamente realizzati (mi spiace per i "palazzinari", ma la mia attenzione è stata catturata soprattutto dalla carrellata degli Yacht di Andrea Battaglia), di dimensioni "importanti" e molto ben disegnati/disposti. 
Biglietto intero: € 13. Famiglia (4 pax): € 34.
Target: boh, e forse è qui l'intoppo.

Mi spiego meglio.

  • La location è museale, quindi il target dovrebbe/potrebbe essere la famiglia "colta".
  • I diorama sono di squisita fattura. Puliti, sia architettonicamente che quanto a "pulizia" vera e propria. 
    Quindi il target dovrebbe/potrebbe essere la famiglia "AFOL". Oppure "noi" (AFOL, adulti, intenditori, alla ricerca delle tecniche di costruzione etc).
  • Ciò che è esposto è realizzato con i mattoncini, quindi il target dovrebbe/potrebbe essere sia la famiglia "parco divertimenti", sia la famiglia "centro commerciale".


Ergo, credo, troppi target diversi a parità di opere esposte.

Ergo, le famiglie "da centro commerciale" e le famiglie "da parco divertimenti" si lamenteranno che il costo è sproporzionato rispetto al "tempo di ingaggio" e rispetto alle attività ludiche/di intrattenimento (che non ci sono - tavoli per costruire a parte - perché non era previsto e non aveva senso che ci fossero).

Ergo le famiglie "colte", che si aspettavano (senza responsabilità alcuna in questo nè lato AFOL Espositori né lato Arthemisia) una "mostra d'arte" alla Nathan/Sean/Riccardo per via della location museale, si lamenteranno perché han trovato "solo" città, barche e castelli.

Chi non può nè deve lamentarsi di alcunché sono quegli AFOL che sono andati alla mostra, han pagato i loro 13 euro, sono stati mezz'ora davanti a Nido dell'Aquila per capire come diavolo fa a stare in piedi o un'ora a guardare le "barche" di Andrea per capire come cavolo ha fatto a dargli quelle forme o 45 minuti davanti al palazzo con l'ascensore per cercare di capire come cavolo funziona.

Perché non possono lamentarsi? Perché non esiste evento "AFOL" al mondo dove si possa fare quanto sopra, visto che i "nostri" eventi sono sempre pieni di folla, c'è un bordello dell'anima che si fa fatica a parlarsi e non puoi stare davanti a una MOC per "carpirne" i segreti perché dietro hai la folla che ti spinge via.

Un conferma da milanese/F205 100%: la città che mi ha dato i natali è cara, molto ma molto più cara della maggior parte delle città italiane (al netto delle località esclusive tipo Venezia, Cortina, Portofino etc). In tutto.
Per una location per un evento lungo un weekend, spazi decorosi ma non enormi, "nuda" (tavoli, transenne etc tutto escluso) e che non sia la sala consiliare, la palestra scolastica o il Centro Civico comunale, viaggi tra i 2000 e i 3000 euro. Sala convention di un hotel decoroso? 6000 euro per il weekend, al netto di allestimento, corrente, pulizie e quant'altro.

Chiudo (finalmente dirà qualcuno) con l'atteso (si fa per dire) paragone tra "I LOVE LEGO" e "City Booming".
Il paragone è semplice, perché non c'è.

City Booming sembra il diorama creato da un bambino ricchissimo che ha messo insieme tutto ciò che papà e mamma gli han comprato nel LEGO Store.

I LOVE LEGO è l'area diorama di un evento premium che tutti coloro che organizzano "eventi nel weekend" vorrebbero avere in esposizione, senza contare il plus (era così a Milano, ma credo sia così anche a Roma) di avere all'interno le opere pittoriche di Stefano Bolcato, che non è cosa da poco.

 

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8 ore fa, GianCann ha scritto:

Ieri sera, durante un incontro AFOL, si è parlato di eventi ed uno dei presenti (che si conosce con uno degli espositori di "I LOVE LEGO") ci ha raccontato che ogni espositore che noleggia i propri diorami per quella mostra, percepisce circa 9.000 euro l'anno.

Ci sono fonti diverse dal sentito dire che testimoniano questa affermazione?
Ti faccio capire, dato che sapevo, personalmente per discorsi diretti con gli espositori, che una persona percepisce in funzione dell'apporto dato, che ad una mostra può essere da totalmente zero un diorama intero e ogni espositore partecipante percepisce quindi cifre totalmente diverse ripartite in modo completamente democratico, trovo che l'affermazione da te fatta sia sbagliata mal riferita.
Inoltre, anche supponendo che tu aggiungessi la parola "media", personalmente sapevo si viaggiasse su cifre completamente diverse, in "media".

Se qualcuno ha dubbi, non ho mai preso parte alla cosa, ma ero stato inizialmente contattato perché membro del CD di Romabrick, all'epoca, e quindi ho avuto una discreta misura di cosa si stesse mettendo sul piatto.

Per il resto, e non mi rivolgo a @GianCanntrovo di cattivo gusto dover sentire la necessità di andare a parlar male di qualcosa che non ci è personalmente piaciuto facendo anche alcuni gravi errori valutativi. Farlo su AFDL, BRICKPATICI, sul forum non ufficiale LEGO di forumcommunity e anche sul forum di ItLUG... e chissà dove ancora... per me, è da persona che davvero ha voglia di infangare, non da semplice persona che è rimasta delusa da qualcosa!

Ultima modifica: da Shintaku
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Posso aggiungere che nelle varie sedi le opere esposte sono totalmente diverse, non ci sono doppioni, in ogni location sono esposti dei diorami di buono/ottimo livello di cui almeno un paio a mostra che a mio avviso sono autentici pezzi da novanta con pochi eguali.

 

 

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11 minuti fa, er_khanc ha scritto:

Posso aggiungere che nelle varie sedi le opere esposte sono totalmente diverse, non ci sono doppioni, in ogni location sono esposti dei diorami di buono/ottimo livello di cui almeno un paio a mostra che a mio avviso sono autentici pezzi da novanta con pochi eguali.

 

 

Ho visto solo l'allestimento di Milano. Io non vado matto per i diorami (sono più per le cose...a 4 ruote) e quindi sono stato letteralmente rapito dalla "Yacht Marina VIP" di Andrea: me li sarei portati a casa tutti.

Molte volte sono andato a vedere un film "fottuto" dal trailer per poi uscirne con "m'han rubato i soldi", ma mica me la sono presa con gli attori o il regista.

Onestamente, sono più rubati gli 8 euro di City Booming (che è una accozzaglia di set senza ne arte ne parte) che i 13 euro di I LOVE LEGO

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Il 29/1/2020 alle 17:54, Shintaku ha scritto:

Ci sono fonti diverse dal sentito dire che testimoniano questa affermazione?

Ovviamente no. Ma la persona con cui parlavo, insieme ad altri 2-3 AFOL, ritengo sia ben informata. La paragonava ad un "reddito di cittadinanza", restando stupito da quanto si possa ricavare da questo hobby.

Il 29/1/2020 alle 17:54, Shintaku ha scritto:

ad una mostra può essere da totalmente zero un diorama intero e ogni espositore partecipante percepisce quindi cifre totalmente diverse ripartite in modo completamente democratico

Non capisco cosa intendi per "ripartizione democratica" ma immagino che il "totalmente zero" sia un po' utopistico: tu esporresti le tue opere in una mostra di quel genere (diversa da un evento AFOL), per diversi mesi, in cambio di nulla?

Ritengo, altresì, che ci possa essere una ripartizione proporzionale sulla base di "x" parametri.

Il 29/1/2020 alle 17:54, Shintaku ha scritto:

trovo che l'affermazione da te fatta sia sbagliata mal riferita.

La mia affermazione ("uno dei presenti ci ha raccontato che...") è vera: ho testimoni che possono confermarla.

Se invece vuoi dire che l'informazione che mi è stata fornita sia sbagliata o mal riferita ci può anche stare (sapessi quante cavolate vengono diffuse ogni giorno... ). Magari sono 9.000 euro medi a espositore, 9.000 euro escluso l'applicazione di ritenute erariali, 9.000 euro spese di viaggio incluse, 9.000 euro puliti-puliti. Chissà.

Il fatto che abbia parlato di 9.000 euro, anziché di 10.000 (una cifra "tonda"), rende più plausibile il tutto...

Se ci pensi bene, sono meno di 800 euro al mese.

Che, alla fine, ad una mera valutazione superficiale (come dato assoluto) non sono neanche troppi soldi, se consideri che sono 2 o 3 mostre contemporanee (se non erro, ce n'è una in Spagna e due in Italia) e devi considerare le trasferte per il montaggio/smontaggio.

Il nocciolo della questione, però, non è quanto guadagna l'espositore che noleggia le sue opere per I LOVE LEGO, ma la congruità del biglietto come evidenziato da @Pauli.

Il costo del noleggio (importo seppur indicativo) delle opere realizzate da un AFOL è solo uno dei tanti costi che un'impresa (in questo caso Arthemisia) deve sostenere per mettere in piedi una mostra di questo tipo. Costi che, sommati, sono importanti e che determinano il costo del biglietto anche in ottica di ROI, dato che Arthemisia è una impresa che organizza mostre ed eventi per profitto (com'è giusto che sia).

Purtroppo, e te lo dico per esperienza diretta, la maggior parte delle persone fa un conto di questo tipo: "costo del biglietto x visitatori totali = guadagno". Quando invece il risultato è l'incasso, dal quale vanno dedotte spese che non si ha la minima idea di quanto possano essere onerose.

L'analitica disamina di @Frank4bricks è assolutamente condivisibile.

Riguardo l' "infangare" (riferito al post di @Pauli, se ho ben capito) sinceramente non mi trovi completamente d'accordo. Ha fatto un ragionamento sul costo del biglietto che ha una sua verità, se letto dal punto di vista dell'appassionato attivo che magari ha frequentato alcuni eventi AFOL in giro per l'Italia vedendo opere di pari livello costruttivo (mi viene in mente, ad esempio, il diorama medioevale di CLV) benché esposte in contesti diversi.

Su Facebook ho letto commenti sicuramente peggiori riguardo ILL. Al di là delle valutazioni sul prezzo del biglietto, ne ricordo uno relativa al diorama Pirates perché veniva evidenziato l'inaccuratezza del montaggio (e la sporcizia) di alcune baseplate (secondo me, particolarmente visibili per via dell'inquadratura della foto e della sorgente di luce).

Del resto, nella massa dei visitatori, è impossibile non trovare quello che dirà "con 30 mila lire, il mio falegname la faceva meglio" 😄

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17 minuti fa, Shintaku ha scritto:

È una cifra che io ho rifiutato commisurata all'impegno richiesto

Probabilmente è in relazione a ciò che si espone non solo come metri quadri occupati, ma come "impatto visivo"/tipologia dell'opera (avrebbe un senso, del resto).

Nel frattempo, ho cercato di recuperare il post Facebook di cui parlavo nel precedente messaggio (è un post del 2 novembre 2019, pubblicato un paio di settimane dall'apertura dell'evento di Milano). M'è venuto in mente perché lo avevo salvato per analizzare meglio il modo in cui è realizzato il "mostruoso" Kraken (quello realizzato da Andrea di RomaBrick) 

Sinceramente ricordavo anche un commento più "rude" (ed antipatico) al quale volevo rispondere a suo tempo per spiegare che la variazione del blu (particolare accentuata in questi scatti) è dovuta al processo di invecchiamento/reazione ai raggi UV dell'ABS) ma probabilmente è stato rimosso oppure l'ho letto da un'altra parte.

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Io dico sono una cosa...
Mi spiace molto per gli AFOL che espongono in queste mostre.
Ho seguito di persona al montaggio della mostra di Milano e vedere diorami a "cielo aperto"...con tutti i problemi che ho io con la polvere...sono stato quasi male. Chissà che lavoro (lavoraccio) a pulire, e quando la polvere attacca tra gli stud per settimane...non ci voglio pensare...

Certo che il top sarebbe con teche chiuse sui 5 lati, ma con i diorami la vedo davvero dura...

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11 ore fa, Frank4bricks ha scritto:

Onestamente, sono più rubati gli 8 euro di City Booming (che è una accozzaglia di set senza ne arte ne parte)

Non mi trovi d'accordo con questa affermazione.

Il diorama è ricchissimo di set, ma anche di molte MOC (se siano tutte originali, o ispirate a progetti di altri AFOL, onestamente non lo so).

Magari può non piacere il troppo "affollamento" o il modo in cui sono realizzate/collocate alcune aree (prendi la cava, ad esempio) però è un diorama che fa il suo effetto (soprattutto considerato il target di visitatori a cui è destinato) ed ha un suo fascino anche grazie all'illuminazione di molti modulari.

Risultati immagini per city booming lego

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Il prezzo del biglietto è sicuramente sproporzionato (per la nostra personale valutazione) ma rientra nel concetto che è un tipo di evento che ha dei costi di base (location, allestimento curato, campagna promozionale) e che oltre a coprirli, deve fornire un margine di guadagno per chi la ospita.

Il confronto con I LOVE LEGO, dal punto di vista del "contenuto" non esiste proprio, sia come quantità che qualità (ILL è su un altro livello, assolutamente).

Però, nel momento in cui ci sono anche altri tipi di 'mostre', come il Museo (itinerante) del Mattoncino, che ha questi prezzi e il cui allestimento/presentazione è quello del video qui sotto... beh, direi che anche City Blooming ha un prezzo economico 😄

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Ciao, rispondo ancora una volta e Solo qui, anche perché siamo sempre gli stessi. 

NON ho criticato le opere esposte.

Mi sono fermato ad osservarle tutte, fotografarle, alcune mi hanno colpito e mi sono piaciute in modo particolare altre meno, ma questo è soggettivo.

Ho sollevato un “gran polverone” tra gli AFOL che da quanto ho capito, e che sospettavo, non centrano con l’organizzazione della mostra, anzi ho scoperto da voi in queste discussioni che in giro, Italia ed estero, ci sono più eventi simili, organizzati dalla stessa società.

Spero che anche qualcuno degli organizzatori dell’evento abbia letto.

Mi ripeto ancora una volta, NON era mia intenzione criticare le opere o gli AFOL che le hanno create. Mentre mi sembra di capire che qualcuno ha interpretato così i miei post e se ne è risentito. Mi dispiace e mi scuso per questo.

Non replicherò ulteriormente perché non vorrei passare per chi si diverte ad allungare le discussioni.

Ciao

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Il 30/1/2020 alle 09:09, GianCann ha scritto:

Il diorama è ricchissimo di set, ma anche di molte MOC (se siano tutte originali, o ispirate a progetti di altri AFOL, onestamente non lo so).

Quoto solo questa porzione del tuo post solo per non far ingrandire troppo il frame.

Sarà forse che conosco fin troppi dei retroscena di City Booming, della "mostra" su Senna e su "Star Wars is back", ma davvero è una cifra senza senso. Allungando il brodo con la ricerca dei personaggi dentro il diorama, fose (e dico forse) arrivi a 40-50 minuti di "giro".

Poi certo, se c'è larea gioco con i brick sfusi, allunghi un po', però...

Conosco il fornitore delle luci quindi certamente i led han dato "quel tocco in più".

Quanto al museo del mattoncino, sfondi una porta aperta e fai sorgere una domanda spontanea: ma se questo fa pagare 8 euro, il biglietto di una esposizione dei set di @Gufolo o delle chicche di @Laz, che prezzo dovrebbe avere?

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16 ore fa, Frank4bricks ha scritto:

Sarà forse che conosco fin troppi dei retroscena di City Booming, della "mostra" su Senna e su "Star Wars is back", ma davvero è una cifra senza senso.

I (noti) retroscena, però, non devo influire sulla valutazione obiettiva del biglietto.

16 ore fa, Frank4bricks ha scritto:

Quanto al museo del mattoncino, sfondi una porta aperta

Eppure, se lo fa, vuol dire che la gente è disponibile a pagare quel prezzo. Ha vinto lui 😉

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2 ore fa, GianCann ha scritto:

I (noti) retroscena, però, non devo influire sulla valutazione obiettiva del biglietto.

 

Influiscono solo in parte. Per "n" motivi, so che allestire quel diorama non gli è costato alcuno sforzo (non mi va di entrare nei dettagli), quindi far pagare per una cosa che ha fatto "senza fatica" non mi pare corretto.

Aggiungo: so per certo che a volte, alcune location molto, ma molto prestigiose (palazzo Giureconsulti a Milano, Arenagrio a Monza etc, quando hanno un periodo "buco", preferiscono affittare gli spazi a 4 banane che lasciarli vuoti, quindi anche il "nel biglietto è incluso l'affitto" non sempre regge.

 

2 ore fa, GianCann ha scritto:

Eppure, se lo fa, vuol dire che la gente è disponibile a pagare quel prezzo. Ha vinto lui 😉

Dura legge del mercato: ha ragione chi compra. C' è da dire che mi è capitato spesso di parlare con persone che, dopo una visita all'uno o all'altro, mi han detto che non hanno "reclamato" sui social per non ammettere (soprattutto con se stessi) di essersi fatti (o sentirsi tali) "fregare".

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