La storia LEGO® raccontata da ItLUG

Dal 1891 agli anni 40

Indice

“La storia LEGO®”
Testi di Francesco Spreafico
Idea, grafica e layout originali di Fabio Maiorana

La prima versione di questa ‘storia’ è stata raccontata attraverso alcuni pannelli in grande formato realizzati in occasione di ItLUG partecipa a Lucca Comics & Games 2016 e successivamente riproposti durante altri eventi partecipati o organizzati da ItLUG.

Questa versione verrà naturalmente corretta e aggiornata nel tempo.

Dalla nascita di Ole Kirk Kristiansen ai primi mattoncini in plastica

1891

Il 7 aprile nasce a Omvraa Mark, vicino a Billund (Danimarca), Ole Kirk Kristiansen. A sette anni Ole inizia a lavorare per un piccolo proprietario terriero locale e mentre controlla le pecore al pascolo, leggenda vuole che iniziasse a scolpire piccoli oggetti in legno.

1903

A 12 anni Ole inizia un periodo di apprendistato di otto anni come falegname presso il fratello Kristian Bonde. Dopodiché svolge il servizio militare a Copenhagen e lavora nel sud dello Jutland (Danimarca), in Germania e in Norvegia fino al 1915.

1916

Il primo febbraio Ole compra la falegnameria di Billund mettendosi in proprio. In questo periodo in Danimarca gli edifici hanno grosse strutture in legno, quindi alcuni dei lavori affidati ai falegnami hanno dimensioni molto estese. La falegnameria costruisce comunque anche armadi, porte, cassettiere, bare (!) e il genere di prodotti che ancora oggi ci si aspetta di trovare da un falegname.

Lo stesso anno Ole si sposa con Kristine Sørensen e con lei avrà in seguito quattro figli: Johannes (1917), Karl Georg (1919), Godtfred (1920) e Gerhardt (1926).

1924

La Lion House oggi.

Mentre giocano in falegnameria, i piccoli Karl Georg e Godtfred danno accidentalmente fuoco ad alcuni residui di legno provocando un incendio che distrugge completamente casa e falegnameria, per fortuna senza causare vittime. Ole decide di ricostruire tutto e di farlo in grande stile nonostante le ristrettezze economiche; fa progettare dall’architetto Jesper Jespersen una nuova falegnameria e una nuova casa, la “Lion House” (ancora esistente oggi), affittandone poi buona parte per rientrare con i costi.

1925

Un fulmine colpisce la falegnameria che prende fuoco e viene di nuovo distrutta.

La produzione riprende, ma la crisi del 1929 si fa sentire anche in Danimarca e Ole è costretto a licenziare tutti i dipendenti, l’ultimo nel 1931.

1932

Ole subisce un altro brutto colpo con la morte della moglie. Forte di una profonda fede in Dio, decide di ricominciare, chiede ai familiari di fare da garanti per un prestito di 3000 corone e concentra la produzione esclusivamente su oggetti in legno più piccoli, come scale, assi da stiro e… giocattoli! Anche se il nome ancora non è stato concepito, è nata la LEGO. Uno dei primi prodotti è uno yo-yo in legno che va molto di moda in questo periodo. Una volta saturato il mercato Ole ricicla gli yo-yo come ruote per altri giocattoli.

1934

Ole si risposa con Kirsten Sofie Jørgensen e decide di produrre solo giocattoli in legno. Organizza un concorso tra i dipendenti per trovare un nome all’azienda; il premio è una bottiglia di vino prodotta da lui stesso. Sarà proprio lui a vincerla con la parola “LEGO”, contrazione delle due parole danesi “LEg GOdt”, cioè “gioca bene”. La parola “LEGO” comincia a essere “timbrata” direttamente sotto i giocattoli in legno perché questi vengono venduti senza confezioni.

1935

Viene prodotta la prima delle caratteristiche anatre in legno; nel corso degli anni ne verranno realizzati diversi modelli.

1936

Nasce il motto della LEGO: “Det bedste er ikke for godt” che viene generalmente tradotto con “Solo il meglio è abbastanza buono”, ma letteralmente significa “Persino il meglio non è abbastanza”. Nello stesso anno Ole assume sua nipote Dagny Holm per un breve periodo di tempo. In seguito diventerà la designer principale dei modelli della prima LEGOLAND.

1937

Godtfred, diciassettenne e già al lavoro nell’azienda del padre da un lustro, inizia a progettare i suoi primi modelli di giocattoli in legno.

1939

I dipendenti LEGO sono 10.

1942

Alle tre di notte del 20 marzo la fabbrica LEGO® va nuovamente a fuoco e viene rasa al suolo. Anche questa volta, per fortuna, la casa viene risparmiata. La situazione è drammatica, i fondi scarseggiano e Ole riceve diverse offerte per trasferire l’azienda altrove. Alla fine decide di rimanere a Billund, anche per non danneggiare i suoi 15 dipendenti. La nuova fabbrica, finanziata con un prestito e con l’aiuto di familiari e dipendenti, viene costruita nuovamente dietro alla casa e l’edificio è ancora esistente oggi.

1944

Il 29 ottobre Godtfred si sposa con Edith Nørregaard Knudsen.

1946

La fine della seconda guerra mondiale porta enormi sviluppi nel mondo della tecnologia e della plastica. Sempre al passo coi tempi Ole assiste a una presentazione di una macchina a iniezione. Entusiasta, ne ordina una dall’Inghilterra, una Windsor SH che arriverà a Billund nell’estate dell’anno successivo.

I figli di Ole, Godtfred incluso, non credono molto nella plastica, ma non riescono a convincere il padre a rimanere focalizzato sul legno; Ole ritiene che il futuro sia nella plastica.

1947

Il 27 dicembre nasce Kjeld Kirk Kristiansen, figlio di Godtfred e Edith e tuttora proprietario principale del gruppo LEGO.

1948

Ole compra dei terreni dietro alla fabbrica, fa costruire una strada e la fognatura e mette a tutto a disposizione dei dipendenti, per permettere loro di costruirsi delle abitazioni. La strada è ancora oggi esistente e si chiama Ole Kirksvej (Via Ole Kirk).

Viene assunto il primo impiegato, Orla Jørgensen. Si occupa della contabilità, della corrispondenza, dei rapporti dei rappresentanti e di rispondere al telefono. Dorme in casa di Ole e pranza alla locanda del paese.

Oltre a Godtfred, anche gli altri figli di Ole lavorano per lui; Karl Georg a capo della produzione in plastica, Gerhardt a capo della produzione in legno e Johannes, il maggiore, si occupa delle consegne via camion.

I dipendenti LEGO sono 50.

1949

Automatic Binding Bricks.

Vengono prodotti diversi giocattoli (circa 200) in plastica e vedono la luce i primi mattoncini (2×4 e 2×2), i cosiddetti “Automatic Binding Bricks”. Sono basati su un mattoncino realizzato da un’azienda britannica chiamata Kiddicraft e sono molto diversi da quelli attuali, pur avendo le stesse proporzioni; nella parte inferiore sono completamente vuoti, hanno delle scanalature laterali per permettere di infilarci finestre e porte (diverse dalle attuali), non hanno – inizialmente – la scritta “LEGO” sugli stud e sono realizzati in acetato di cellulosa, un materiale plastico di qualità inferiore rispetto all’attuale ABS. Questi mattoncini vengono presto resi disponibili in un’ampia gamma di colori.

Inizialmente i mattoncini solo solo uno dei prodotti in plastica e nemmeno uno di quelli più di successo.