LEGO® Brick Sketches: Intervista con Chris McVeigh

Anche quest’anno ho partecipato a Fan Media Days (nonostante si siano tenuti, per ovvi motivi, online e non di persona a Billund). Quest’anno l’ho fatto come rappresentante del sito New Elementary, (insieme a Tim Johnson ed Elspeth De Montes) ma potrò comunque pubblicare qui la traduzione in italiana di alcuni degli articoli che pubblicheremo. Partiamo oggi con questa intervista, di cui potete trovare la versione in inglese, naturalmente, su New Elementary

Chris McVeigh, recentemente diventato LEGO® Designer dopo tanti anni di esperienza come fan e freelance, durante i Fan Media Days ha chiacchierato con noi del nuovo tema appena annunciato: LEGO Brick Sketches.

Chris, puoi cominciare raccontandoci come ha fatto questa serie di modelli, che avevi in origine progettato quando eri un fan, a diventare un prodotto ufficiale? L’hai portato tu in LEGO o te l’hanno suggerito loro? Perché alcune persone hanno subito detto “Oh, era scontato. Ecco perché LEGO l’ha assunto…”

Chris: Decisamente non è andata così! In azienda ho seguito tutti i normali processi… chiaramente non è successa una cosa tipo “Massì, facciamo questi, visto che era quello che facevi prima”. Quindi sono stato io a portarli in azienda. Quando arrivi in LEGO, all’inizio, ogni giorno e ogni settimana è una nuova avventura. Dopo che ero qui da un paio di mesi ho visto che la gente iniziava ad essere molto emozionata per un certo evento. È quello che chiamiamo “Creative Boost”, l’occasione per noi designer di proporre nuove idee. Ho subito pensato che non avrei avuto tempo di partecipare, ero molto impegnato con quello che stavo già facendo e che quindi avrei dovuto attendere il prossimo… ma verso la fine della settimana mi sono detto: No! Rifai qualcuno dei tuoi Brick Sketches!

Rifarli? Non avevi già quelli che avevi fatto in precedenza?

Chris: Be’, non mi sono portato nulla delle mie cosa [dal Canada] per cui ho dovuto rifare tutto. Non potevo fare un salto a casa a prenderle! Ne ho rifatto qualcuno e li ho presentato come parte di questo processo interno. Sono stato molto fortunato perché hanno visto del merito nell’idea e così dopo poco abbiamo iniziato a lavorarci.

Li hai replicati alla lettera o li hai rifatti usando anche pezzi nuovi?

Chris: Avevo delle copie della maggior parte dei miei file LDD, ne ho presi alcuni e li ho montati il più velocemente possibile. È stata davvero una proposta dell’ultimo minuto.

Immagino sia stato difficile per l’azienda capire come creare una linea per seguire questa idea?

Chris: Non sono discussioni a cui ho partecipato, per cui non saprei cosa rispondere. Ma alla fine il progetto a finito al LEL [Licensing & Extended Line], così mi sono seduto con Mel Caddick e Kayleigh Kirby e abbiamo avuto un paio di conversazioni per definire cosa sarebbero stati i Brick Sketches, come prodotto ufficiale.

Potete avere ricolorazioni nel LEL?

Chris: Dipende dal progetto. Non funziona nello stesso modo nel mio dipartimento principale, non saprei essere più specifico.

Ci sono ricolorazioni nei set finali?

Chris: No, per quanto mi ricordi ogni pezzo che ho usato esisteva già in quel colore. Credo. Non è così difficile per me perché, ovviamente, provenendo da fuori quando entri tendi ancora a pensare “Oh, questo colore non esiste, non posso usarlo”. Non pensi subito “Be’, potrei… potrei cambiare il colore!” Ora è normale, ma i primi mesi è stata davvero una cosa molto interessante abituarmi al fatto che ci fosse una certa flessibilità.

Che altre cose simili – passare da fan a “oh, un momento, sono LEGO, ora” – sono saltate fuori da quando sei lì?

Chris: Be’, come sai prima scrivevo per New Elementary, per cui ero molto interessato ai nuovi pezzi e alle nuove ricolorazioni! Mi ricordo ancora quando analizzavo le immagini distribuite dall’azienda alla ricerca di nuovi pezzi. Ora che sono all’interno è un po’ diverso perché ovviamente so quali nuovi pezzi sono in preparazione. È un’ottima cosa per me come designer, ma mi manca sicuramente l’emozione dell’essere sorpreso dalle novità.

Immagino sia stato emozionante quando sei arrivato, vedere tutti i nuovi elementi che ancora non erano stati presentati al pubblico?

Chris: È stato fantastico, tanta roba da assorbire tutta insieme. Ha iniziato subito a girarmi la testa, così tante possibilità. Ora l’effetto è passato, naturalmente, ma a volte rimango ancora sorpreso da qualche nuovo pezzo fantastico.

Ci sono dei pezzi disponibili oggi che hai messo negli Sketches che non c’erano negli originali?

Chris: Ah, sì. È stata una delle cose più divertenti, rifacendo i vecchi Brick Sketches! Ci sono un paio dei nuovi wedge sia in Batman che nello Stormtrooper del Primo Ordine e mi ricordo di aver pensato “Oh mio Dio, questi li posso usare qui!” È divertente pensarci, ma quando ho iniziato a creare i primi Brick Sketches non c’erano tanti wedge piccoli, né tile angolari. Ora ci sono così tanti pezzi che mi permettono di aggiungere sfumature a questi personaggi. Se guardi il Brick Sketch di Batman, puoi vedere la finezza del mantello che sale sulle spalle, e poi hai il quarto di tile che lo piega in giù. È un dettaglio molto semplice, ma un paio di anni fa non sarebbe stato possibile. Per cui rivisitare i Brick Sketches e cercare di capire come aggiungere dettagli con i nuovi pezzi è molto divertente!

Ho sempre pensato a te come a un AFOL che voleva seguire il metodo LEGO di fare le cose. Ci sono stati altri aggiustamenti che ti sono serviti per raggiungere gli standard LEGO?

Chris: Esatto. Non c’è stato nulla di particolarmente specifico che ho dovuto fare per raggiungere gli standard aziendali. È stata più questione di sedersi con Mel Caddick e Kayleigh Kirby per decidere come sarebbero dovuti “essere” i Brick Sketches. Fuori dall’azienda avevo già stabilito qualche dettaglio fondamentale che rappresenta il DNA dei Brick Sketches. Il primo è la misura: 12 stud di larghezza e 16 d’altezza. La sfida è quanti dettagli, quante sfumature si riescnoa a infilare su una tela così piccola. Il secondo è un rimando alla mia ispirazione agli schizzi reali in pennarello: gli angoli tagliati che dovrebbero rappresentare uno sfondo che non è stato interamente colorato. E la terza cosa è che la faccia del personaggio guarda sempre in avanti.

Come si è sviluppato il concetto da lì?

Chris: Una cosa che abbiamo deciso subito è che tutti i personaggi avrebbero avuto le spalle. Credo sia una buona evoluzione per i Brick Sketches ed è sempre necessario con personaggi come Batman che non esistono senza il cappuccio. Ogni sketch di Batman che ho fatto ha le spalle. Abbiamo scelto di farlo per tutti i personaggi, così Joker ha le spalle, lo Stormtrooper del Primo Ordine ha le spalle e BB-8 ha comunque buona parte del suo corpo a palla. È divertente aggiungere dettagli. L’altra cosa – e non so se qualcuno l’abbia già notata – è che abbiamo cambiato gli sfondi colorati da plate a tile, per variare un po’ l’aspetto. Quasi tutti i miei Brick Sketches originali avevano dei normali plate come sfondo, ma una volta sostituiti con dei tile ho subito pensato “Sì, è una buona evoluzione”.

E che ci dici delle facce, hai evoluto anche quelle?

Chris: Abbiamo deciso di standardizzare le facce umane o umanoidi a 10 stud di larghezza. Il Batman originale era largo 8 stud e questo anche perché volevo mostrare più spalle. Con altri personaggi la variavo a seconda delle necessità. Così abbiamo deciso di standardizzarla a 10 per gli umanoidi e penso che abbia senso. Mi ha permesso di reinventare completamente Batman. E mi ha dato la flessibilità per aggiungere tutti quei dettagli a Joker. Naturalmente deve variare per i non-umanoidi. Voglio dire, BB-8 non funzionerebbe molto con la testa larga 10 e molti altri personaggi hanno dei rapporti testa/corpo molto differenti. Ma credo che per gli umanoidi sia un ottimo punto di partenza. Alla fine molti dei miei Brick Sketches originali avevano già questa larghezza per la testa; era solo qualche caso isolato, come il mio Batman originale, a non adattarsi.

Così sembra che i Brick Sketches siano una specie di sotto-brand, come i BrickHeadz. Pensi che possano avere lo stesso genere di longevità?

Chris: Be’, non posso commentare i prodotti futuri, ma sicuramente sento che li stiamo mettendo sul mercato con le migliori intenzioni.

Cosa ne pensi dei Brick Sketches creati dagli AFOL che stanno apparendo ora? C’era qualcuno che li faceva già quando avevi creato gli originali?

Chris: Una manciata di persone aveva sperimentato un po’ con il formato, sì. Credo che sia una di quelle cose che gli dà vita… voglio dire, basti pensare alla quantità di modelli BrickHeadz creati dai fan, è travolgente. Il fatto che delle persone vengano ispirate dal formato è davvero la cosa più importante. E spero che sia quello che succederà anche con i Brick Sketches. Ne ho già visti saltar fuori un paio, lo trovo molto incoraggiante.

‘Come si presenterà questo modello sulla scatola?’ in genere è una conversazione che i designer hanno molto presto. Quanto sei coinvolto, o sei stato coinvolto, con la confezione dei tuoi modelli?

Chris: Immagino che sia una cosa che è sempre in sottofondo mentre stai progettando un modello. Mi sono abituato già prima di essere assunto, quando facevo i miei modelli custom. Pensavo sempre “Come verrà questo in foto? Come lo posso presentare?” L’esempio perfetto sono le decorazioni natalizie che progettavo prima di venire a lavorare qui, erano una vera sfida da fotografare. Una decorazione su un albero si perde tra le ombre dei rami e non tutte le forme geometriche vengono bene in fotografia. Così ho iniziato a progettare delle decorazioni che sarebbero venute bene in fotografia. Credo che questo approccio, questa linea di pensiero, sia continuata anche dopo che sono venuto a lavorare qui.

Ornament © 2015 Chris McVeigh

Il tuo background da designer ha influenzato l’aspetto delle scatole de Brick Sketches LEGO?

Chris: Su quelle non sono stato coinvolto.

Ovviamente non c’è nulla di cui tu possa parlare riguardo al tema Creator Expert… o in qualunque modo chiamiate il vostro team ora. Sono tutti prodotti futuri!

Chris: L’unica cosa che posso dire è che è stato molto gratificante per me lavorare in questo team. E non vedo l’ora di continuare a farlo. Ma questo naturalmente non ti dice nulla dei nuovi prodotti!

Grazie a Chris e al AFOL Engagement Team LEGO per questa intervista. Presto avremo altre interviste dai Fan Media Days per voi!