Ricreare il set 10182 – Cafè Corner attraverso Bricklink

[Riceviamo questo articolo dal socio Sandro Damiano (@sdrnet). Questa guida, scritta prendendo come esempio il set 10182, può essere seguita anche per tutti gli altri set che state cercando di ricostruire utilizzando il sito Bricklink.com.]

Ho finalmente trovato il tempo per scrivere una guida per ricostruire il famoso 10182 Cafè Corner da zero, utilizzando unicamente pezzi sfusi ordinati attraverso il sito Bricklink.com, punto di riferimento per gli AFOL di tutto il mondo. Il Cafè Corner fu prodotto nel 2007 e fu il primo vero modulare ideato dal LEGO Designer Jamie Berard. Fin da subito ha avuto un grande successo ed ha dato il via ad una vera e propria moda: oggi la linea dei “modulari” è uno dei temi City/Creator più richiesti. Non avendo arredamento interno (l’unico modulare, insieme al Market Street, a non averne) si presta benissimo ad essere personalizzato: in rete si trovano decine di interpretazioni realizzate da AFOL. 

Sono uscito dalla mia “dark-age” alla fine del 2010 ed il Cafè Corner mi era scappato. Essendo diventato raro e molto ricercato dai collezionisti, dopo due anni di esperienza maturata nel mondo LEGO decisi di ricostruirlo utilizzando Bricklink. Ecco come ho fatto!

Primo passo: create un account su Bricklink.com (se ancora non l’avete fatto). Per vedere l’inventario dei pezzi cercate il codice del set, aprite la pagina dedicata e selezionate la scheda “Set Inventory” (oppure potete aprire direttamente questo link): 2044 pezzi (in 256 lotti) e 3 minifig. La cosa migliore da fare è quella di crearsi la propria “Wanted List”, ovvero la lista della spesa dei pezzi che serviranno per la realizzazione del set: questo è possibile utilizzando la scheda “Wanted, Part Set”, come vedete nell’immagine qui sotto.

  • Inserite il codice 10182;
  • Inserite il nome della vostra lista della spesa (ad esempio “Cafè Corner”);
  • Togliete il segno di spunta su “Include Instructions”. Le istruzioni originali costano care e sono difficili da trovare: potete facilmente scaricarle dal web. Se volete anche le istruzioni cartacee invece lasciate il segno di spunta;
  • Impostate “Wanted In” in “New” (per indicare di volere solamente pezzi nuovi.. non vorrete mica costruire con pezzi vecchi giusto??);
  • Ricordatevi di mettere un segno di spunta sulla voce “Set My Minimum Desired Qty for each Item to Qty of Items in Inventory”, in modo da impostare le giuste quantità di pezzi necessari.
  • Cliccate poi sul pulsante in fondo pagina “Submit for Edit”.

rifare-CC (7)

La successiva lista riepiloga tutti i pezzi e se volete da qui potete eliminare i pezzi che siete sicuri di avere facendo un check sulle caselle “Delete”. A fondo pagina troverete anche le “Alternates Parts” (come vedete nell’immagine qui sotto), ovvero le parti che possono essere sostituite con pezzi simili (quasi identici) prodotti più recentemente (attenzione: i codici sono diversi!): leggete i miei consigli sui pezzi più difficili da recuperare più avanti se volete approfondire. Cliccate infine su “Verify Items” ed infine su “Upload Items”. Avete creato la nuova Wanted List: adesso avete la lista completa caricata sul vostro profilo Bricklink con tutte le tipologie di pezzi con i colori e le quantità giuste per ricreare il set (la potete trovare nella scheda “Wanted, My Wanted List”). Suggerimento: se selezionate dal menù a tendina la vostra Wanted List nella pagina “Wanted, My Wanted List” ed usate i pulsanti “Show All” potrete avere un elenco completo dei pezzi.. che vi consiglio di stampare!

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Inizia ora il lavoro “certosino”: controllare quale di questi pezzi avete già in casa e piano piano comprare quello che vi manca. Tenete sempre aggiornata la Wanted List (sempre da “Wanted, My Wanted List”) e la lista stampata andando a modificare le quantità di pezzi che ancora vi mancano. Trovare tutti i pezzi non è assolutamente facile e vi scontrerete con la dura realtà: ci sono diverse tipologie di pezzi molto rare, molto costose e difficili da trovare. Ricordatevi che potete, partendo dalla “Wanted, My Wanted List”, vedere in quali negozi trovare il pezzo che cercate, oppure, se state comprando da un negozio, potete far uso del tasto “Show All Items this store has on my Wanted List” per vedere quali pezzi della Wanted List sono a disposizione nel negozio.  Di seguito la lista dei pezzi più difficili da trovare con qualche suggerimento adatto a chi non punta a ricostruire il set fedelmente al 100%.

  1. Black Door 1 x 4 x 5 Right with 6 Panes (73312): se non volete spendere almeno 25€ per una piccola porta di plastica potete cercare su Bricklink porte della stessa misura ma con apertura a destra oppure potete creare una porta voi con altri pezzi;
  2. Black Door Frame 1 x 4 x 6 Type 1 (30179): potete sostituirlo con il Type 2 (60596);
  3. Dark Blue Brick, Arch 1 x 5 x 4 – Continuous Bow (2339): potete sostituirlo con quello in colore marrone (viene usato solamente per le scale interne e non è visibile dall’esterno);
  4. Dark Blue Brick, Arch 1 x 8 x 2 (3308): nel 2012 questo pezzo costava 37€, adesso fortunatamente, si trova intorno ai 7 euro.
  5. Dark Blue Support 1 x 1 x 6 Solid Pillar (43888): potete sostituirlo con quello in colore marrone o grigio scuro;
  6. Dark Red Slope 75 2 x 1 x 3 – Hollow Stud (4460b): poiché ne servono 36, cercate di acquistarli dal negozio che ha il prezzo più basso (circa 1/1,20 € a pezzo)… consolatevi che in passato costava molto di più;
  7. Green Baseplate 16 x 32 (3857): sostituiteli senza indugio con una nuova baseplate 32 x 32;
  8. Light Bluish Gray Container, Trash Can with 2 Cover Holders (2439): potete sostituirlo con quello in colore Green o Dark Bluish Gray;
  9. Light Bluish Gray Door 1 x 4 x 5 Right with Trans-Clear Glass (73435c01): può arrivare a costare oltre 100 euro. Potete sostituirlo con un’altra vecchia porta delle stesse dimensioni (ad esempio la 73435c04);
  10. Light Bluish Gray Turnable 2 x 2 Plate, Base (3680): non vale la pena spendere i soldi per questi pezzi, prendeteli di colore nero o bianco;
  11. Tan Brick Arch 1 x 6 (3455): potete sostituirlo con il nuovo modello (92950);
  12. Tan Slope, Inverted 33 x 2 without Connections between Studs (3747a): potete sostituirlo con il nuovo modello (3747b).
  13. White Lamp Post, 2 x 2 x 7 with 6 Base Flutes (2039): potete eventualmente sostituirlo con la versione nera più facile da trovare (al momento);
  14. White Minifig, Utensil Ski with Hinge (6120): quasi introvabile e molto caro, può essere sostituito con il pezzo 99774 che non è però perfettamente identico;
  15. White Panel 1 x 2 x 3 – Hollow Studs (2362b): praticamente introvabile, potete sostituirlo con il nuovo modello (87544);
  16. Tan Slope, Inverted 33 x 2 without Connections between Studs (3747a): potete sostituirlo con il nuovo modello (3747b);
  17. White Window 2 x 4 x 3 Frame (4132): praticamente introvabile, potete sostituirlo con il 60598;
  18. Window 2 x 4 x 3 Pane (4133): queste antine si trovano ancora ma bisogna necessariamente accoppiarle alla finestra 4132. Se prendete le nuove finestre 60598 bisogna anche prendere per ognuna di loro due antine bianche 60608.

Avete lanciato gli ordini in vari negozi? Avete ordinato tutti i pezzi? Ora come fate a costruire questo set? Semplice, andate a scaricarvi le istruzioni: Volume 1Volume 2. Ricordatevi, se avete scelto pezzi “alternativi”, di sostituire i pezzi originali con quelli che avete! Rispetto al periodo in cui decisi di rifarlo (era l’anno 2012) ora le possibilità per ricostruirlo sono più ampie e, in un certo senso, è “più facile”. Paradossalmente, anche se è passato più tempo, molti dei pezzi rari sono diventati più comuni: mi riferisco per esempio ai pezzi in Dark Blue. Purtroppo per altre parti non è così e sarà dura avere tutti i pezzi originali (se non impossibile). Ci sono molti tile di vari colori e altrettanti brick che faranno lievitare il prezzo: non abbattetevi e fate una buona ricerca fino ad ottenere il miglior compromesso. Per costruire “la mia versione” ho speso circa 300€. Consiglio: per chi non vuole ricostruire tutto fedelmente: non diventate matti cercando di avere il pezzo esatto ed usate delle alternative che vi faranno risparmiare e vi permetteranno di ottenere un risultato che si avvicina al 95% del set originale! Spenderete sicuramente meno che comprare il set MISB, pur non avendo certo lo stesso set, ma almeno potrete avere un edificio molto bello e simile all’originale (servirà un occhio molto attento per notare le differenze rispetto all’originale).

Provateci, non resterete delusi e alla fine vedrete che ne sarà valsa la pena. Quindi non mi resta che augurarvi buona fortuna per questa avventura ed invitarvi sul forum in caso di domande e/o perplessità.

PS: altrimenti se siete pazienti potete sempre provare ad aspettare una possibile riedizione..Buona fortuna!

Recensione set 10243 – Parisian Restaurant

Introduzione

Questo SET segna il ritorno di Jamie Berard come designer protagonista della linea dei Modulari. Per chi non sapesse di chi stiamo parlando, si tratta del designer che è a capo del settore che si occupa della linea CREATOR EXPERT, ha ideato il Café Corner e ha supervisionato e contribuito a sviluppare buona parte dei modulari usciti fino a oggi.

In due parole… Si vede.

Non vogliamo anticipare troppo, ma decisamente la confezione ci promette il miglior set mai visto per questa linea.

Scatola

Il SET in pochi stud

  • Tema LEGO: Creator – Expert;
  • Nome inglese: Parisian Restaurant;
  • Nome italiano: Parisian Restaurant;
  • Codice: 10243;
  • Età consigliata: 16+;
  • Pezzi Brickset: 2469;
  • Prezzo S@H: 149,99€;
  • Prezzo Listino: 149,99€;
  • Anno di rilascio: 2014;

Links

La scatola

La confezione non è “glossy” come quella del Palace Cinema, ma le dimensioni della stessa sono conformi a quelle dei modulari già prodotti.

Il contenuto

Tagliati i sigilli e versato il contenuto sul tavolo predisposto per la costruzione, ci troviamo di fronte a:

  • 18 – buste in PP;
  • 3 – libretti di istruzioni in busta di plastica con cartoncino;
  • 1 – baseplate medium stone gray;
  • 1 – plate 8×16 dark stone gray.

Contenuto totale

Ci sono dei pezzi sparsi dentro alla confezione e presto scopriamo che uno dei sacchetti era lacerato, speriamo che non sia un difetto di produzione, ma non gli diamo troppo peso e proseguiamo.

La costruzione

Le buste sono numerate da uno a quattro, apriamo i sacchetti con il numero uno e cominciamo a costruire.

Primo libretto

La base su cui costruiamo è medium stone gray, nessuno ricorda di averne viste, decidiamo di lasciare il dubbio per dopo, la voglia di cominciare è veramente tanta.

Il colpo d’occhio è notevole, ci sono molti colori, tutti adatti alla realizzazione di modulari e capiamo subito che il livello di dettaglio sarà decisamente elevato. Ci sono moltissime parts piccole e in colori particolari, nuovi e in alcuni casi rari.

La prima fase prevede la costruzione del pavimento e delle prime due file di brick che delineano la base della muratura.

Balza all’occhio che anche il marciapiede antistante l’edificio è stato curato, molto elegante, il passaggio verso l’ingresso, coperto da un “tappeto” in dark red.

“Spoiler alert”… Si passa poi alla zona dehor, la pavimentazione riporta la scritta “CHEZ”, una bella sorpresa, anche perché verrà coperta in gran parte da tavoli e sedie.

In questa fase costruiamo anche il pavimento del ristorante e scopriamo che è tutto ricoperto di plates e tiles a formare una zona tipo parquet.

La cucina ha un pavimento di piastrelle bianche e dark blue ed è delimitata dalla sala per i clienti da un muretto, realizzato in parte con il nuovo brick 4×4 “angolo a 45”, trovato anche nel nuovo castello del re.

Vengono lasciati gli spazi per i mobili della cucina, mentre viene iniziata la costruzione del frigorifero con il vano dei formaggi che contiene per l’appunto due generosi pezzi di fromage di tipo differente, preferiamo pensare sia così per il giallo diverso, anche qui un bel dettaglio.

La realizzazione del retro della credenza, purtroppo lascia una fila di brick neri antiestetici, che il designer ha cercato di nascondere con una pianta rampicante. Magari con una foglia in più sarebbe stato meglio, ma è interessante che anche qui ha prevalso una scelta estetica, moderata con l’esigenza di dare solidità, infatti le foglie vengono “imbullonate” al muro con due gambi di carota.

Durante la seconda fase (sacchetti numerati con il 2), viene completato il piano terra dell’edificio.

È evidente l’ottima resa della cucina completa di tutti gli accessori classici e che ricorda in vasta misura quanto visto nel film Ratatouille della Pixar. Così, tra i coltelli appesi al muro, non manca il mattarello (o la carta assorbente, in questo il designer non ha espresso chiaramente il suo intento perché ci è rimasto il dubbio).

Primo piano

Anche la dotazione di cibi è soddisfacente, con un bel tacchino (che non entrerà mai nel forno) e diversi dolci tra cui la torta già presente nella serie delle minifig da collezione. La stanza è anche dotata di una porta sul retro con un cassonetto per la spazzatura ben riprodotto in blu al cui interno trovano posto ossa, würstel e un paio di ciliege in color ciclamino (mai viste prima di questo colore e messe nel bidone come se fossero marce). Possiamo azzardare che l’unica cosa che manca in effetti sia giusto la cappa di aspirazione posta sopra i fornelli.

La sala del ristorante coglie pienamente l’effetto di intimità di un locale del genere. Le abat-jour ottimamente riprodotte con il nuovo part in rosso scuro, la credenza in legno (costruita con tecniche SNOT) e i pesanti tendaggi in dark blu rendono bene l’atmosfera. Le tende rappresentano una certa sfida costruttiva e sorprendono per la tecnica per nulla banale, il dettaglio delle fasce raccogli tenda poi è un vero bijou (al bacio, smack).

Nella facciata sorprende la realizzazione delle piccole colonne e l’armonia dei dettagli, con la scala sulla destra che sale verso la terrazza completamente costruita con brick e plate anzichè utilizzando pezzi in unico blocco. Le colonne poi sono ancorate ad un plate modified 1×2 with handles e per evitare fastidiosi buchi nel muro è stato scelto di chiudere con degli slope 45 2×1 with 2/3 cutout, mentre in basso sono coperte da dei panel 1×1 ad angolo.

Ma torniamo a dire che sono i minuscoli dettagli a colpire:

  • I vasi che delimitano il dehor, con le catenelle e i pilastrini inframmezzati a essi;
  • Il tendone in tinta con il tappeto dark red che invita i passanti verso un luogo confortevole a dare un’occhiata al menù esposto, che riporta in una tile stampata, le diciture “orari d’apertura, antipasti e desserts”, chiaramente in francese;
  • I vasi con le piante posti di fronte alla scala;
  • La ringhiera della scala che porta alla terrazza.

Notiamo che per la prima volta il lampione è attaccato ad un plate 2×2 anzichè alla baseplate come nei precedenti modulari ed è una scelta che personalmente piace perchè in questo modo si gode del piede del supporto.

Ci permettiamo di avvisare chi costruisce con foga di fare attenzione al passaggio 42 in quanto le parti che compongono la facciata restano estremamente traballanti perchè non legate fra di loro fino a quando non si completa l’ultimo giro di plate e tile.

Un’ultima considerazione su questo step riguarda lo scooter presente per la prima volta in un set LEGO.

Ci conforta vedere che per un set siano stati fatti tanti nuovi stampi, ma personalmente (kevin8) non mi piace. Hanno realizzato uno scooter molto lungo e dalle linee poco filanti.

Dal mio punto di vista invece (TheBunch!), bisogna dire che permette di farci stare due minifig in fila, a simulare una passeggiata alla Vacanze Romane, però occhio, non tutte le vostre minifig di Anita Eckberg – avendo i capelli lunghi – potrebbero guidare… È decisamente diversa sia da una Vespa che da una Lambretta, forse per evitare qualche causa legale con Piaggio and C.

Mobili della cucina

Secondo libretto

Una volta completato il piano terra, da sempre il piano più complesso e dettagliato nei modulari, proseguiamo aprendo i sacchetti con il numero 3.

La costruzione del primo piano con il monolocale potrebbe apparire piuttosto tradizionale se non fosse che per la prima volta il solaio è stato diviso in due, con la parte del terrazzo indipendente dalla parte del monolocale.

Ottima la realizzazione dell’estivo del ristorante con tre tavolini, ma soprattutto con i lampioncini a cui sono attaccati i vasi di fiori, com’è possibile apprezzare nei centri storici di tante cittadine.

Restiamo sempre dell’avviso che siano questi dettagli a fare grande questo set, dove nulla è lasciato al caso ma sembra ben ponderato .

Il monolocale sebbene sia realizzato su una base di circa 24×8 presenta quasi tutto quello che può servire. Quindi troviamo un camino con un’ottima poltrona accanto a un tavolino e una lampada a piedestallo, un fornello con qualche mobile di cucina e un tavolino e ovviamente uno splendido letto a scomparsa. Segnaliamo la bella tecnica per realizzare le due finestre della facciata.

Infatti, anche per questo piano c’è una bella chicca a livello costruttivo, la tecnica usata nella costruzione delle finestre della facciata in cui, con l’uso di plate modified 1×2 with door rail attaccati verticalmente grazie ai plate modified 2x2x2/3 with 2 studs on side (per la prima volta in bianco) riusciamo ad avere una bella cornice esternamente e internamente un ripiano/seduta.

Dalla terrazza una scala (stavolta in pezzo unico) prosegue verso la mansarda posta nel sottotetto, anche in questo caso è presente la ringhiera per tutta la lunghezza.

Secondo piano

Secondo piano

Terzo libretto

La parte del tetto (sacchetti numero 4) presenta tanti altri bei dettagli, oltre all’atelier di una pittrice.

La decorazione realizzata con le penne, presenta un numero notevole di headlight in medium stone grey, risulta essere piuttosto ripetitiva da realizzare, ma quando avete finito potrete ammirare quanta precisione c’è stata nella selezione dei pezzi.

Relativamente a questa decorazione, segnaliamo che è stata oggetto di una piccola polemica tra un utente di Eurobricks che voleva credito come autore della stessa. Polemica smorzata immediatamente quando Jamie ha mostrato una bozza mai vista del Green Grocer in cui questa era già presente.

Rimuginiamo un po’ su quante cose possono già essere state realizzate dai designer, quante tecniche avranno nel loro archivio segreto, conveniamo che per molte cose è difficile determinare chi ha inventato cosa, e proseguiamo.

Di nuovo, questo piano presenta un bel po’ di belle tecniche.

Tanto per iniziare il tetto, sebbene realizzato con una base di plate risulta estremamente gradevole per la forma bombata ottenuta grazie all’uso alternato di slope curved 1×4 e 1×3 in dark blu. Tante slope curved e in tante forme differenti… 1×3, 1×4 e 2×2.

Le decorazioni in bianco del cornicione e della finestra colgono in pieno quelle realmente inserite tra gli edifici del nord della Francia. Belle le brioches bianche. Anche in questo caso assistiamo a un altro sfoggio di tecniche SNOT per realizzare queste parti.

Modello montato

Il retro del tetto è apribile con una cerniera posta alla base dello stesso, ed è caratterizzato da 3 finestre 3×2 agganciate al telaio per mezzo di bracket 1×2 – 1×2 neri e di plate con clip.

All’interno troviamo un arredamento composto da tutto il necessario per dipingere, pennello e tavolozza, supporto per quadri.

Su un lato trova posto una bella stufa in ghisa con oblò apribile.

I passaggi finiscono completando il pergolato posto a protezione del dehor con i lampadari attaccati e il rampicante sopra.

Conclusioni

Costruire qusto set è stato di estrema soddisfazione, farlo prima di tanti altri non ha prezzo e per questo vorremmo ringraziare LEGO per l’occasione concessaci.

Personalmente (kevin8) mi piacerebbe provare a modificare il set togliendo il monolocale e aggiungendo un’altra sala del ristorante con un bagno. Pensavo di fare un montacarichi per portare le vivande dalla cucina al primo piano.

In ogni caso lo reputo il miglior set di edificio modulare mai prodotto. Azzera, a parte i gusti personali, tutto quanto prodotto finora per eleganza, ponderazione delle scelte e tecniche costruttive. Sicuramente un masterpiece di estrema bellezza.

In relax il tempo di costruzione è circa 4 ore.

PRO

  • Tantissime parts in colori rari;
  • Diverse nuove part o part recenti in colori nuovi;
  • Design perfettamente azzeccato;
  • Tantissime tecniche interezzanti;
  • Nessuno sticker;
  • Ottimo part out.

CONTRO

Nessuno, non riusciamo a trovare qualcosa

Voti

Valutazione dei pezzi (PARTS) 9/10
Molti pezzi riutilizzabili, alcune parti nella loro versione “pregiata”.

Valutazione dei personaggi (MINIFIG) 8,5/10
Tante Minifigures, alcuni torsi rari o visti molto poco

Valutazione del design (DESIGN) 10/10
Ti fa venire voglia di vedere cos’ha da offrirti lo Chef, ma sai di non potertelo permettere, ogni pasto saranno circa 150 euro a testa…

Valutazione della giocabilità (PLAYABILITY) 8/10
È giocabile. Ovviamente non si tratta di un set per bambini.

Valutazione processo costruttivo (BUILD) 9/10
Utilizza molte tecnhiche che vale la pena di imparare. Sicuramente alcune verranno riutilizzate da molti Afol.

Valutazione prezzo (PRICE) 9/10
Riteniamo che con la tipologia e mole di pezzi in colori particolari, sia un ottimo prezzo.

Valutazione generale (OVERALL) 8,9

LEGO® 10243 – Parisian Restaurant

LEGO 10243 Parisian RestaurantNon è nemmeno passata una settimana dall’annuncio della nuova nave Maersk ed ecco arrivare l’annuncio di un nuovo set exclusive, direttamente dalla Brickcon di Seattle… il nuovo modulare, nientemeno! E questa volta è il turno di un bellissimo ristorante parigino, il 10243 – Parisian Restaurant.

Succedono molte cose nel ristorante parigino. Mentre uno scooter gli sfreccia di fronte, all’interno il cameriere corre tra i tavoli e un ragazzo molto nervoso si prepara a chiedere la mano della sua ragazza con tanto di anello! E dietro le quinte la frenesia rimane invariata, con lo chef impegnato a cucinare. Questo dettagliato edificio può fare da scenario a tantissime storie e rappresenta un’aggiunta perfetta per la serie dei modulari. Il ristorante parigino include una cucina ben rifornita con tanto di stoviglie e pavimento a scacchiera bianca e blu. C’è anche un comodo appartamento con letto a scomparsa, angolo cottura e camino. All’ultimo piano troviamo lo studio dell’artista, con stufa in ghisa, cavalletto, pennello e due opere d’arte dell’aspirante artista. All’esterno, delle scale scendono al terrazzo sul tetto, decorato con lanterne e fiori, dove gli avventori mangiano all’aperto. Questo fantastico ristorante parigino include una facciata con dettagli composti da croissant e vongole per ricreare l’atmosfera di Parigi. Sono incluse anche cinque minifig: chef, cameriere, ragazza e coppia romantica.

Caratteristiche:

  • Minifig: chef, cameriere, ragazza e coppia romantica. Inoltre un topo e due vongole;
  • Misure: 30cm di altezza, 25cm di lunghezza e 25cm di profondità;
  • Età: 16+;
  • Numero pezzi: 2.469;
  • Pezzi rari:: croissant bianchi e brick in olive green, dark blue e dark red;
  • Prezzo Stati Uniti 159,99 $ – Canada 189,99 $ – Germania 149,99 € – Regno Unito 132,99 £ – Danimarca 1299 DKK;
  • Disponibilità: gennaio 2014.

Qui potete vedere il video di presentazione (se non c’è ancora riprovate più tardi):

E infine, la galleria delle immagini!

LEGO® 10232 Palace Cinema

Ecco a voi le prime immagine del nuovo Set Modulare (Expert) di LEGO che vedrà luce nel mese di Marzo 2013 (inizialmente sarà solo in vendita on-line nello shop ufficiale LEGO – S@H). Le immagini non sono ancora in alta risoluzione, quindi è da considerarsi una “preview”. Ancora ad oggi non si sa il prezzo di uscita, ma pensiamo che dovrà essere attorno ai 149,99€. Subito fin dalle prime immagini questo Set non ha scatenato pareri contrastanti, sarà la mancanza di tecniche innovative di costruzione o mancanza di cura e dettaglio per gli interni. Comunque lasciamo pareri e giudizi definitivi una volta preso e costruito, non si sa ma che in futuro ci siano delle sorprese. Vi lascio alla visione delle immagini.

La Casa dell’AFOL

Oggi dalla Capitale d’Italia ci spostiamo nel Mantovano e andiamo a conoscere Mauro Cavinato (User: kevin8) AFOL di 39anni.

Ciao Kevin, tra le tue tante MOC, cosa ci vuoi presentare?
[image path=”http://itlug.org/images/best_of_moc/kevin8_2011_casadellafol003.jpg” width=”200″ height =”150″ alt=”” title=”” align=”alignright” frame=”yes” link=”http://itlug.org/images/best_of_moc/kevin8_2011_casadellafol003.jpg”]Si tratta di un edificio modulare ad angolo su base 32×32. Nel piano inferiore si trova una stazione di servizio, mentre ai piani superiori un’appartamento… “La Casa dell’AFOL”. Al primo piano abbiamo la scala proveniente dal piano terra, con una piccola libreria, zona giorno con angolo cottura e bagno. Al secondo piano una camera da letto collegata alla LEGO Room. La base di questa MOC viene dal Town Plan. E’ completamente arredata, ed in cima ho pensato di aggiungere uno spazzacamino, anche se non è chiaro da dove sia passato per salire fin lassù…L’autolavaggio nelle intenzioni doveva scorrere in maniera più fluida, anche per questo, ho alleggerito l’interferenza con le pareti, utilizzando dei panel 6×5. Ad un certo punto avevo pure pensato di adeguare la MOC agli anni 50-60, quindi con un autolavaggio fisso e l’uscita sul retro, ma l’integrazione con altri modulari non sarebbe stata il massimo, per cui ho realizzato una pompa moderna e ho lasciato l’autolavaggio così com’è. Per questa MOC ho pensato bene ad un nuovo tipo di termosifone che potesse integrarsi meglio di quello presente nel Green Grocier, decisamente troppo alto.

Come è nata l’idea di costruire questa MOC?
L’idea nasce un paio di anni fa dalla passione di mio figlio Luca per gli autolavaggi e la mia promessa di costruirne uno prima o poi. Ma ero rimasto affascinato dalla vetrina della stazione di servizio del Town Plan, per cui alla fine è nato tutto da lì. Anzichè utilizzare quella particolare vetrina per costruire qualcos’altro, ho deciso di rimanere dalle parti Octane.

[image path=”http://itlug.org/images/best_of_moc/kevin8_2011_casadellafol004.jpg” width=”200″ height =”150″ alt=”” title=”” align=”alignright” frame=”yes” link=”http://itlug.org/images/best_of_moc/kevin8_2011_casadellafol004.jpg”]Come l’hai progettata? hai utilizzato Software (MLcad, LDD) oppure fantasie e carta e penna?
Quando l’ho realizzata il Cad LEGO non permetteva ancora la costruzione libera, ma obbligava ad utilizzare le parts disponibili a PaB, per cui, non sapendo utilizzare altri Cad più sofisticati, l’ho realizzata alla vecchia maniera, facendo, disfacendo, riprovando…partendo da una forma semplice e aggiungendo via via i dettagli che mi venivano in mente…un lavoraccio.

Tra progettazione e costruzione quanto tempo hai dedicato alla realizzazione?
Quasi un anno, direi. Ma la costruzione senza un progetto realizzato prima, porta a perdere moltissimo tempo a causa di ripensamenti, mancanza di idee e ricerca dei pezzi giusti tra le decine di scatole di parti…Le cornici delle finestre sono passate attraverso almeno tre versioni e lo stesso edificio, dopo l’esposizione di Castello d’Argile, è stato modificato parzialmente seguendo i suggerimenti di TheBunch e di Metz.

I pezzi che hai utilizzato, li hai recuperati comprando set e facendo sorting o acquistando su Bricklink?
In generale costruendo in questo modo, utilizzi quasi esclusivamente quello che trovi in casa, quindi dai set acquistati e poi divisi. Le parti acquistate su Bricklink sono davvero poche e si limitano ai lattice delle finestre all’ultimo piano, un po’ di slope per il tetto e dei brick technic 1×1 arancioni.

[image path=”http://itlug.org/images/best_of_moc/kevin8_2011_casadellafol005.jpg” width=”200″ height =”150″ alt=”” title=”” align=”alignright” frame=”yes” link=”http://itlug.org/images/best_of_moc/kevin8_2011_casadellafol005.jpg”]Parliamo della tua passione, da quanto hai ripreso a giocare con la LEGO?
Da almeno 12 anni, ma la passione in sè non si era mai completamente assopita. Diciamo che un po’ mi “vergognavo” di pensare ancora al LEGO e questo frenava sull’acquisto di set. In più devo dire che non sono molti i set che rimpiango di non aver acquistato in quegli anni.

Quale Set ha sancito la fine della tua DarkAge?
Nel 1999 ero a Los Angeles e uscendo dall’attrazione “Terminator 3D” agli Universal Studios, mi trovai nello shop con uno scaffale di LEGO Star Wars. Acquistai il Land Speeder di Luke e lo costruii la sera stessa in albergo. Ma la cosa finì lì, mi ero tolto la voglia ed ero a posto. Poi però, a Natale del 2000, girando in un centro commerciale con la mia attuale moglie trovai il Tie Interceptor UCS e fu amore a prima vista. Ma ancora non scesi a compromessi e non lo acquistai…Fu lei a farmi la sorpresa per la Vigilia, e che sorpresa (si mangia ancora le dita per il suo folle gesto)! La mattina dopo, alle 7 ero in piedi per costruirlo…Da allora non mi sono più fermato!

Come hai conosciuto ItLUG? Il tuo primo evento (visitatore e espositore)?
ItLug l’avevo conosciuto nella vecchia versione di forum/newsgroup, ma non ero mai riuscito a registrarmi. Solo in seguito ritirando un acquisto effettuato su uno store di Bricklink di Mantova, venni a sapere del nuovo forum e mi iscrissi. Anche se esordendo con una domanda sugli accessori per minifig non ufficiali, venni quasi sbranato da alcuni utonti…

[image path=”http://itlug.org/images/best_of_moc/kevin8_2011_casadellafol006.jpg” width=”200″ height =”150″ alt=”” title=”” align=”alignright” frame=”yes” link=”http://itlug.org/images/best_of_moc/kevin8_2011_casadellafol006.jpg”]Hai consigli da dare a ItLUG?
Non mi sento di dare consigli, mi pare che la direzione per crescere sia giusta, anche se a volte alcuni soci pensano più al tornaconto personale che alla comunità e questo è un peccato…

Chiudendo la nostra intervista, anticipazione sulla tua prossima MOC?
Se riesco, ma non credo, vorrei portare a Bologna una pizzeria, sempre modulare (altra passione di mio figlio Luca, assieme ai Dinosauri). Ma sono ancora in fase di progettazione con il Cad LEGO. Si tratta di un’edificio su base 32×32 con un cortile interno e un pergolato a coprire parzialmente i tavoli…vediamo. Poi devo realizzare una Casa cantoniera e i mini modular delle mie MOC…nonchè un minidiorama per Halloween…la Match Patrol e il Core Fighter di Gundam 0079 trasformabili e ovviamente la mia versione del villaggio di Natale con casette intere e apribili.

 

[testimonial author=”Mauro Cavinato”] Con il LEGO l’unico limite è la fantasia[/testimonial]