Locomotiva BR 103

Dopo qualche settimana di pausa riprendiamo la nostra rubrica dedicata alle migliori MOC degli AFOL di ItLUG. Beh, che dire, riprendiamo anche con il botto! ma soprattutto con una esclusiva, infatti Helos (all’anagrafe Stefano Masetti di Reggio Emilia) artista dei treni ci presenta la sua ultima MOC…


Ciao Helos! sbaglio o questa è un’anteprima nazionale? cosa ci presenti?
Ho cercato di riprodurre la ben nota locomotiva serie 103 delle ferrovie tedesche DB. Entrata in servizio verso la fine degli anni sessanta, con caratteristiche tecniche d’eccellenza, prestazioni da record, design sviluppato sulla base degli studi di aerodinamica per gli aerei e livrea futuristica per lo standard dell’epoca, la 103 è rimasta per anni lo stato dell’arte della meccanica ferroviaria. Questa macchina è nata dall’esigenza di rinnovamento del parco locomotive elettriche DB dopo la seconda generazione per consentire il traino di convogli pesanti a velocità di oltre 150 km/h fino a 200, laddove la linea avesse le caratteristiche da poterlo permettere. Con una potenza di oltre 7700 kW la 103 è tuttora una delle unità motrici più potenti mai costruite. Tutte le macchine per trasporti, siano esse navi, treni, aerei, automobili, hanno una storia da raccontare per un processo di progetto, produzione e evoluzione che ha interessato il lavoro di migliaia di persone anche per decenni. Alcune, come questa, diventano simboli della capacità produttiva di una nazione. Ormai non più in servizio, ne rimane un discreto numero di esemplari alcuni dei quali mantenuti alla perfezione per ricorrenze ed esibizioni, molto diverso da quanto avviene da noi. Un simbolo ferroviario italiano come ad esempio l’Etr 300, meglio conosciuto come Settebello, gioiello della tecnica anni ’50, all’avanguardia e rimasto a lungo riferimento, è diventato simbolo di rottamazione di ferrivecchi.


Come mai hai deciso di riprodurre questa locomotiva?
Quasi superfluo ricordare quanta suggestione ha scatenato fra gli appassionati di ferrovie e modellisti generando innumerevoli riproduzioni modello in ogni scala. Nel 1980 esce il celebre 7740 12V LEGO innegabilmente ispirato al Trans Europe Express trainato dalla 103. Qui la locomotiva è appena abbozzata secondo lo stile costruttivo LEGO del periodo e i pezzi esistenti. Ma questo lo diciamo oggi! Allora, invece, era il sogno proibito di ogni bambino appassionato di LEGO: il memorabile Train 12V era un sistema ricco di accessori ed automazioni. Inossidabile la posizione del 7740 tra i set più preziosi del Train theme. Il suo fascino ispira continuamente e non si contano le moc dedicate anche perché cresce la disponibilità di pezzi tan e dark red, i colori giusti. Appaiono inoltre gli slope cuved 4×1, prima “single” poi double, di cui intuisco l’utilità per avviare finalmente la mia interpretazione LEGO della 103. Devo ammettere di aver esaminato con attenzione le altre riproduzioni condivise in rete dagli amici “trenisti” per catturare idee e spunti. Non mi convinceva però l’uso diffuso dei brick arch 1x3x2 curved top per il frontale fino all’apparizione dei citati slopes e comunque, ancora, non sono soddisfatto dalla soluzione per il parabrezza.


Come l’hai progettata? hai utilizzato Software (MLcad, LDD) oppure fantasie e carta e penna?
I miei progetti si concretizzano istintivamente in una realizzazione diretta del modello guidata solo dalla foto dell’originale come riferimento per le proporzioni e i dettagli. Un vincolo restrittivo del train è la larghezza. Mi attengo generalmente ai 7studs, veramente pochi per dettagliare. Quindi tra spazi costretti e approssimazione intrinseca della componentistica LEGO, talvolta come riferimento uso solo la memoria perché è quella che cattura la forma o il dettaglio che ti fa riconoscere una cosa o distinguerla da un’altra. Spesso dispongo già dei pezzi specifici che definiscono le linee del modello perché in fase di acquisto presso un negozio BL cerco di ottimizzare la spedizione inserendo tutti i pezzi disponibili da quel venditore per la realizzazione corrente, le realizzazioni parallele e altre di cui comincio ad abbozzare l’idea: ne risulta però una accozzaglia di decine di modelli costruiti a vari stadi di avanzamento e “scheletri” che giacciono incompiuti. Non ho istruzioni di montaggio. Ho provato qualche anno fa a installare MLcad generando le istruzioni per il muso di una locomotiva ma il mio tempo libero è molto limitato e discontinuo: MLcad richiede applicazione, pratica costante, aggiornamento. Ho quindi abbandonato (al tempo non c’erano inserite neanche le ruote BBB). Inoltre, secondo quanto suggerisce un procedimento logico generale, mi sarei eventualmente dovuto abituare a progettare prima e costruire poi, esattamente a rovescio di come faccio ora! Poi, ad esempio, ricorro frequentemente a parti incernierate su hinge o clip per poterle calettare tra loro e non so come si comporta MLcad con pezzi in posizioni angolate o agganciati per il bordo: nella 103 gli slopes 4×1 del frontale sono montati su hinge con una apertura di circa 86° mentre i brick with grilles superiori delle fiancate sono montati rovesciati su tile 4×2 incernierati a tile 1×1 modified with clip. Spesso, durante la fase di sperimentazione, assemblo delle soluzioni che non mi servono allo scopo del momento ma creano la base di partenza di un altro progetto. Navigando tra i mattoncini nel web mi capitano i deja-vusnot, ovvero tecniche costruttive servite pronte e fotografate tipo una ricetta di cucina, ma che pure tu hai più o meno sviluppato in ore di prove e soqquadro del banco di lavoro.


Tra progettazione e costruzione quanto tempo hai dedicato alla realizzazione?
Ho stimato un totale di circa 60 ore compreso ricerca e ordine dei pezzi, in un arco di tempo di 4 mesi. Non so bene perché ma gli ordini mi portano via un sacco di tempo!

I pezzi che hai utilizzato, li hai recuperati comprando set e facendo sorting o acquistando su Bricklink?
Compro pochissimi set e raramente ho fatto un acquisto per fare poi il sorting, anche perché ho investito molto per mettere insieme una buona dotazione di binari e motori 9V. C’è stato recentemente il periodo delle macchinine LEGO in omaggio alla Shell: mi sono dato da fare per accaparrarmi il maggior numero di set del camioncino Ferrari perché era l’unico che conteneva lo slope rosso curved 4×1 double e di fatto l’unico modo per averlo. Purtroppo il modello che ne è conseguito è al momento sospeso mentre gli slopes rossi disponibili a q.li. I miei pezzi vengono prevalentemente da BL.

Parliamo della tua passione, da quanto hai ripreso a giocare con la LEGO? Quale Set ha sancito la fine della tua DarkAge?
Ormai sono una decina di anni. Ho ricominciato quasi per scherzo: mi hanno sorpreso in mezzo agli scaffali LEGO del Toys a guardare i trenini ben sapendo che non dovevo fare regali di quel tipo. Quel Natale mi hanno regalato un 4561. Grave errore che ha sancito di fatto il ritorno ai LEGO. C’era stato invero un precedente quando mia figlia vinse un set 6414 Dolphin Point Paradisia. Fu ripetutamente oggetto di rimaneggiamenti costruttivi da parte del papi per stimolare il lato creativo della ragazza. Disponevo inoltre di una scatola di pezzi vari che avevo messo da parte non riuscendo “stranamente” a gettarla tra i rifiuti con altri giocattoli e cianfrusaglie dopo una operazione di sgombero di una soffitta.

Come hai conosciuto ItLUG? Il tuo primo evento (visitatore e espositore)?
Con il web ho progressivamente aumentato esperienza e conoscenza. Ho scoperto BL iscrivendomi nel 2004. All’inizio seguivo i forum su Lugnet , poi ho scoperto Itlug, da cui ricavavo informazioni più utili poiché condivise da altri italiani. Sono rimasto a lungo visitors anonimo: mi frenava innanzi tutto la mia età, la mia discontinuità ed il fatto di avere una ignoranza profonda dei prodotti LEGO, quindi di non poter interloquire efficacemente con gli iscritti che riscontravo esperti e, detto sinceramente, avevo l’impressione fossero una cerchia di amici un po’ impermeabile agli sconosciuti. Ho fatto una fugace visita a Ballabio 2010 e partecipato come prima esposizione a Lecco 2011.

Hai consigli da dare a ItLUG?
Credo non servano consigli: il forum ha molta partecipazione e le cose si aggiustano con il confronto. Occorre solo buona volontà e moderazione. Non solo è in continua crescita il numero di soci di Itlug, ma cresce pure la reputazione. Le esposizioni agli eventi migliorano costantemente e conseguentemente aumenta la popolarità e la capacità di coinvolgere pubblico, tenendo presente la difficile situazione generale. Penso di rilevare una evoluzione positiva nel nuovo sito e nel forum, un atteggiamento diverso specialmente per i nuovi iscritti. Ci sono state defezioni e cambiamenti, ma questo è fisiologico e comunque fa emergere chi ha veramente il desiderio e la capacità di stare in gruppo, chi ha l’elasticità di non pretendere le cose fatte a sua misura. Apprezzo il fatto che ci sono persone che si fanno in quattro per l’Associazione e spesso mi chiedo come fanno, di quante ore è composta la loro giornata. Naturalmente tutto è perfezionabile e, come il LEGO dimostra, per concretizzare bisogna scegliere e fare.

Chiudendo la nostra intervista, anticipazione sulla tua prossima MOC?
Sicuramente il completamento del convoglio TEE o Rheingold trainato dalla 103, poi un RAe 4/8 1021 Churchill-Pfeil svizzero, poi….