Che ti succede LEGO?

Sono sicuro che nessuno di noi abbia mai mischiato i propri mattoncini LEGO con qualsiasi altro mattoncino non LEGO (o come diciamo noi: clone). Ma dal lontano 1983, anno in cui il brevetto del brick è scaduto, LEGO ha iniziato a essere clonata a valanga. Capostipite fu la Tyco (Statunitense), poi seguita negli anni da molte altre, i più famosi i Megabloks (canadese) e gli spagnoli di Tente (interessante questo link dove potete trovare tutti i marchi concorrenti di LEGO: http://construclonica.wordpress.com/marcas).

Spesso tutti questi tentativi si sono dimostrati un buco nell’acqua per scarsità di qualità e design, quindi di investimenti. Ma dall’83 ad oggi sono passati 30 anni, il mondo è cambiato, ma sopratutto la Cina è cambiata.

Anche in LEGO negli ultimi due anni qualcosa è cambiato. Da una azienda Europa-centrica con il tempo è diventata una vera e propria multinazionale mondiale, aprendo prima il sito di produzione in Centro America (Messico) e ora, notizia di poche settimane fa, un nuovo investimento in Cina con la costruzione di una propria unità produttiva (a Jiaxing, con programma di inizio costruzione nel febbraio del prossimo anno e inizio avvio impianti a giugno 2015). Ma LEGO non è nuova a produzioni in Cina, infatti tutte le nostre minifig collezionabili vengono proprio prodotte per TLG da terzi all’ombra della Muraglia Cinese.

Tutti noi AFOL abbiamo trovato queste minifig di qualità scadente o, meglio, inferiore agli abituali standard LEGO: basta muoverle un po’, aprire e chiudere le gambe una decina di volte… e la nostra minifig perde drasticamente la possibilità di restare ferma nelle posizioni da noi desiderate. Con l’intento di abbassare i costi, quella che sembrava una produzione mirata solo alle minifig collezionabili, oggi è stata estesa alle minifig calamitate, alle minifig delle polybag promozionali e per ultime a quelle dei set del tema Chima. Ma qualsiasi sia l’azienda e il suo prodotto, abbassare i costi di produzione incide sempre poi sulla qualità finale.

LEGO minifigure quality

Come identificare queste minifig diverse? Semplice, basta togliere un braccio (vedi immagine) e noterete una piccola tacca all’interno del gomito: quello è il segno che distingue queste minifig cinesi, o almeno così era fino a ieri. Proprio durante il LEGO Fan Weekend di Skærbæk ho notato che le minifig dell’ultima serie collezionabile, la 11, non hanno più questa tacca. Segnale incoraggiante? Tutt’altro, preoccupante, perché la qualità è rimasta quella delle serie precedenti.

Ho sempre pensato che questa attenzione alla qualità di LEGO sia prerogativa di un occhio troppo attento, puntiglioso, per intenderci “roba” da AFOL. È vero, noi siamo il 5% del bacino vendite di LEGO, siamo quelli dal “palato fine”, notiamo ogni singola sbavatura, ogni singolo errore che magari al cliente “normale” sfugge. Ma è sempre stato così? Forse si, ma fino a ieri. Ho un nipote, che grazie o per colpa dello zio ha una forte passione per i LEGO. Giorni fa mia sorella mi chiama dicendomi “guarda che tuo nipote non vuole più i Chima, gli potresti prendere i Ninjago?”. Non capivo il perché, dato che l’ho sempre visto giocare con i Chima quanto con i Ninjago, così decisi di chiedere direttamente a lui il motivo di tale rifiuto e la risposta fu illuminante: “guarda zio, lo voglio mettere così e la gamba torna giù…questo invece si piega da solo…”. Rimasi stupito, non avrei mai pensato che un bambino di 8 anni potesse notare queste cose, tanto meno poter decidere di non volere più un prodotto anziché un altro. Risultato? non vuole più giocare e ricevere set dei Chima, di conseguenza i suoi genitori non vogliono più comprare Set Chima. Reazione a catena? Probabile, visto che anche i suoi compagni di scuola hanno riscontrato questi problemi e sperimentato lo stesso disappunto.

E se questa qualità venisse portata anche sulle minifig City? Cosa faremo? Cosa farà LEGO? La “casa madre” sa di questo problema, sia perché tutte le più grandi comunità ne parlano (compresa la nostra), sia perché sempre più spesso il Customer Service riceve richieste di sostituzione per parti di minifig. Cosa fa LEGO per mettersi al riparo? Aprirà una nuova unità produttiva LEGO in Cina, così sarà lei stessa a controllare la qualità del prodotto senza più affidarsi a quella di terze parti. Ma quanto dovremmo aspettare? Una nuova unità produttiva non si costruisce in poche settimane, e fino ad allora? Verremo sommersi ancora da queste minifig scadenti?

A un ultimo incontro tra AFOL della mia zona, abbiamo testato e provato il nuovo mindstorm EV3. Probabilmente il brick intelligente più potente mai prodotto da LEGO, ma forse quello con meno attenzione qualitativa. L’assemblaggio proprio dell’unità centrale è sembrata scarsa, di totale bassa qualità. Ricordiamo che questo set costa poco più di euro 350, quasi 700000 lire del vecchio conio.

Intanto il mondo va avanti, la concorrenza cresce. Interessante è un documento creato da Anthony Tomkins (AFOL appartenente a una delle più importanti comunità europee, l’inglese Brickish) intitolato “Communist LEGO”. Anthony recensisce vari set di marchi concorrenti, arrivando ad assegnare dei voti a fine articolo, dove si nota quanto il “gap” di distacco tra LEGO e i migliori concorrenti si sia affievolito (o quasi annullato) in 30 anni. Clicca qui per scaricare il PDF: clonebrands.pdf (2,3 MB). Vi invito anche a dedicare qualche minuto nel visionare questo video pubblicato su Facebook dall’Ambassador cinese.

LEGO ha ancora dalla sua parte molte armi a disposizione per difendersi dagli attacchi dei diretti concorrenti: un marchio conosciuto e solido, una ricerca di mercato accurata, un team di designer tra i più bravi al mondo, una storica attenzione alla sicurezza del giocattolo e dei materiali. Ultimamente LEGO è diventata la seconda ditta produttrice di giocattoli, posizionandosi dietro alla sola Mattel: tale risultato è dovuto anche alla sua bravura, alla sua storia, alla sua politica aziendale.

Ma tutto questo lo aveva anche la Apple nei confronti di Samsung quando quest’ultima era solo una mediocre azienda di elettronica molto brava a copiare. Oggi si sa come si è evoluta la storia.

Vi invito a dire la vostra idea o raccontare la vostra esperienza nella discussione di questo articolo nel nostro forum: Che ti succede LEGO?

Vademecum Minifig Collezionabili

Se sei un collezionista delle Minifig Collezionabili non puoi perderti questo fantastico vademecum di ben 222 pagine creato da Michael Bradford. Troverai una spiegazione dettagliata e anche qualche bella curiosità su tutti i 187 minifig, dalla serie 1 alla 11, più il Team GB Minifig dedicate alla nazionale olimpica d’oltre Manica. Non solo, contiene tutte le immagini ufficiali, informazioni su rarità, valore attuale e molto altro! Che dire, cliccate su download e buona visione!

Download (PDF 47 Mb)

EDIT: Aggiornato il link alla terza edizione (da The Brick Fan)

L’era dei minifigs è giunta al crepuscolo come lo è stato per quella dei dinosauri?

Immagina di aprire la più bella scatola LEGO mai realizzata e non trovarci un solo minifigs. Un incubo? un sogno? hai comprato un creator? o non ci sono più minifigs!? Può esser giunta al termine l’epoca dei minifigs per come li conosciamo?

Facciamo un passo indietro.[one_half content_align=”left”]
Era il 1974 quando LEGO introdusse le prime minifigs nei suoi Set. Non avevano faccia, ne gambe e braccia movibili. Nel 1978 la svolta nasce il minifig come lo conosciamo, il simpatico Yellow Man, diventa il simbolo del successo di LEGO. Nel 1989 per la prima volta vengono vendute minifig con espressioni facciali diverse dal classico smile.[/one_half]

[one_half_last content_align=”left”]LEGO Old Minifigures[/one_half_last]
Nel 2003 per la prima volta vengono vendute minifigs con mani e faccia uguali ai normali colori della pelle umana. Sino ad oggi oltre 4 miliardi di minifigs in oltre 3700 modelli sono state prodotte. Nell’ultimo periodo con l’introduzione delle minifigs da collezione la produzione LEGO è ulteriormente esplosa andando a produrre minifigs che rappresentano qualsiasi personaggio immaginario, storico, ecc. Mai come oggi il minifig è stato forte, mai come oggi forse il minifig ha fatto il suo tempo.

Riflettiamo insieme sulle seguenti osservazioni:
Sono stati trasmessi alcuni documentari sugli anni 60 e sui giocattoli di quei tempi. Nei documentari si poneva l’accento sullo sbarco del mattoncino in Italia e sul suo immediato successo e apprezzamento. A quei tempi non c’erano minifigs eppure LEGO piaceva e molto, solo nel 1974/1978 come abbiamo vistoin precedenza con il loro successivo avvento LEGO è diventato ciò che oggi conosciamo.

2 In questi anni LEGO ha prodotto una quantità enorme di pezzi diversi. Impensabile negli anni ’80 ed in continuo aumento. Guardando soltanto ai technic è facile rendersi conto di come lì la differenza con il design e lo stile costruttivo iniziale sia profondamente diverso. E soprattutto come siano diversi i pezzi. LEGO ha fatto tutto ciò per migliorare e migliorare la resa finale del Set.

3 I Friends hanno un successo enorme e sono esauriti ovunque. Sono ben fatti, ben dettagliati e hanno minifigs diversi, che noi AFOLs “disprezziamo”. Non la pensano però così i destinatari delle scatole.

Che LEGO stia evolvendo insomma non c’è dubbio, andando sempre di più (grazie ai nuovi pezzi, design ecc.) ad avvicinarsi a una riproduzione in scala sempre più fedele di edifici, automobili, astronavi, ecc. sarà così quindi anche per i minifigs?

Come visto all’inizio i minifigs stessi si sono parecchio evoluti rispetto al 1974. Ma se fossimo alla vigilia di un cambiamento epocale? Se ci fosse una svolta tipo Friends? Certo le gambe unite fanno sorridere (e vomitare), per adesso, ma se i mifigs-tipo-Friends fossero dei dettagliati stormtrooper o personaggi del signore degli anelli, o cavalieri ecc. provereste lo stesso disgusto?

Il successo enorme di modulari sempre più dettagliati, di Set sempre più fedeli alla realtà unito al successo enorme dei Set Friends che spingerà nuovi Set e personaggi per quel mondo, non potrebbe invecchiare i minifigs e fargli fare la fine dei brick classici technic, oramai quasi completamente estinti nei nuovi Set? Sembra impossibile? Provate a trovare un brick classico in un Set technic nuovo. Pensate alle evoluzione dei minifigs che stanno giorno dopo giorno cercando di esser sempre più fedeli ai personaggi che rappresentano. In fondo il minifig classico con il semplice smile non si è già estinto?

Sulla base di tutto ciò abbiamo sottoposto a un sondaggio in materia gli AFOLs iscritti ad ItLUG e i risultati sono stati sorprendenti. Ci si sarebbe potuto aspettare una levata di scudi a favore dei minifigs, quanto ad una difesa ad oltranza, invece quel che emerge dal sondaggio è che la nostra comunità è più che possibilista verso un’evoluzione dei minifigs e che in fondo ciò che conta è che cambino per il meglio. E a ben vedere le risposte, questo cambiamento sotto sotto ce lo si aspetta.

Nel dettaglio (percentuali espresse sul totale dei votanti):
[list type=”square”]
[item]Non compreresti più LEGO 6,1%
Il partito degli intransigenti è estremamente minoritario nella nostra comunità.[/item]
[item]Faresti come per i brick nel technic, mi mancano ma vado avanti! 42,42%
Il partito degli evoluzionisti pur a malincuore se ne farebbe una ragione.[/item]
[item]LEGO ha già cambiato le minifigs: ho tutta la collezione dei Friends! 0%
C’è poco da fare le Friends non sembrano aver attecchito tra gli AFOLs nostrani, perlomeno a parole. Bisognerbbe però passare al Setaccio alcune LEGO-room.[/item]
[item]Ci rimarrei male, ma se fossero ultradettagliate e realistiche forse 15,15%
Vedi il partito degli evoluzionisti.[/item]
[item]Non compro il LEGO per i minifigs ma per i mattoncini 9,09%
Una piccola percentuale ma significativa ci ricorda che i minifigs non sono così determinanti (oppure sono rimasti agli anni ’70).[/item]
[item]Se mi piacciono le “costruzioni” perchè mi preoccupo dei minifigs? 6,1%
Idem vedi sopra.[/item]
[item]Non lo farà mai! Sono i minifigs che la differenziano dagli altri costruttori di mattoncini, senza la forza del minifigs il brand non resisterebbe all’assalto della concorrenza 33,33%
Solo un terzo degli AFOLs nostrani ritiene impossibile l’estinzione del minifigs. In questo il sondaggio è sorprendente, sembrerebbe proprio che la maggioranza in fondo in fondo se l’aspetti, con la speranza che i Galidor passino ovviamente, ma venga qualcosa di meglio.[/item]
[item]Bisogna vedere come cambiano 24,24%
Questa fa il paio con quanto sopra ed esprime il concetto che poi alla fine quel che conta è come cambieranno.[/item]
[item]I dinosauri piacciono a tutti, ma non ci sono più: viva le Friends 6,1%
Lascio a voi commentare questa.[/item]
[item]Ho così tante minifigs che mi basteranno per sempre 6,1%
Soltanto una sparuta minoranza ha raggiunto il numero perfetto di minifigs, invito chi a raggiunto tale obbiettivo a dichiarare la propria popolazione.[/item]
[item]Farei incetta di Minifigs su Bricklink 6,1%
Siccome gli estremi si toccano è curioso che la percentuale di chi correrebbe ai ripari è uguale a quella di chi ha già il numero di perfetto di minifigs.[/item]
[/list]

Quel che poi emerso nel dibattito che ne è seguito è che fondamentalmente tutto sta in come cambieranno, e cioè in parole povere: “dovranno essere meglio di quelli attuali”. Se ci fosse un nuovo minifigs/soldatino/figurino ancor più versatile rispetto a quello attuale, ancor più bello, a sorpresa verrebbe accolto a “braccia aperte”. Al tempo stesso però il sondaggio sottolinea come le Friends che dal punto di vista estetico hanno qualcosa in più, ma dal punto di vista funzionale molto in meno non sembrano ad oggi essere la nuova linea evolutiva vincente.

Insomma quel che sembrava un punto cardine della passione per i LEGO sembra non essere così inossidabile al tempo, ma al tempo stesso all’orizzonte non sembra ancora spuntato il minifig sapiens sapiens che cancellerà tutti gli altri.

 

 

Si ringrazia AirMauro per il sondaggio e l’articolo

LEGO® 8909 Olympic GB minifigure

Dal 1 Luglio, ma sono nel Regno Unito, saranno disponibili le nuove Minifig Collectable dedicate alla nazione della Union Jack che ospiterà le prossime Olimpiadi (Londra 2012). Vediamo le maggiori novità di questa nuova serie:
L’unico vero pezzo nuovo è il caschetto del fantino (in plastica morbida). Presentano nuovi colori la racchetta da tennis e i pesi. Curiosità, il corridore ha sul petto il numero “1948”, ovvero l’anno in cui Londra ha ospitato le ultime Olimpiadi. In ogni busta troverete per ognuna minifig la sua medaglia. Da notare le ottime serigrafie, diversa si per categoria sportiva ma ognuna uguale a quella ufficiale del team della Gran Bretagna. Il prezzo per bustina sarà di £1.99.

News BrickSet: http://www.brickset.com/news/article/?ID=3558