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Forse l'avete già visto in questi giorni su qualche blog o sulle mie pagine social ma per chi se lo fosse perso ecco il mio ultimo lavoro ispirato a un disegno di un dioramista giapponese: il capanno da giardino della Sig.a Magda, un’affabile signora di origini spagnole che si è ritirata a vivere in campagna con il suo gatto e passa il tempo prendendosi cura delle sue rigogliose piante. Al centro della scena c’è il “capanno da giardino” che ha la forma del classico fienile americano (vi ricorda qualcosa?) con una calda combinazione cromatica: reddish brown per tetto e gronda abbinato al tan delle pareti e al dark tan dei portoncini. Il rialzo all’ingresso è invece medium nougat. Il grande albero che sbuca dal tetto è l’elemento che contraddistingue l’intera scena e la rende riconoscibile immediatamente. La pavimentazione esterna è realizzata con molti slope e slope inverted light bluish grey di diverse dimensiono tra i quali ho inserito dei tile bianchi per dare l’idea di porfido. E l’effetto è molto gradevole. Tutt’intorno moltissime piante, fiori e un paio di alberelli. Sempre sullo sfondo a destra è collocato lo spaventapasseri realizzato con dei bar di diverso tipo e con la testa e il cappello della Minifigure collezionabile Scarecrow, una delle mie preferite. Tra i dettagli più originali da segnalare l’utilizzo dell’elemento Swirling Rocks, proveniente dalla Minifigure Sandman, come reggi vaso, visibile sulla sinistra. Sul muro laterale è appeso un portafiori realizzato con il retino per i pesci e al suo fianco una pianta con il vaso realizzato con il Flowerpot della serie Scala e Belville, che ho già utilizzato nel mio Giardino d’Inverno. Nella scena ci sono anche due carriole: una rossa appoggiata al muro vicino alle zucche e una invece visibile in primo piano sulla destra. Quest’ultima è realizzata con differenti elementi LEGO. La facciata del capanno ha un oblò nella parte superiore realizzato come quelli presenti nel mio precedente Blue Cottage e una bella gronda fatta con molti tile 2X1 leggermente sollevati. Sulla destra c’è anche la bussola che vorrebbe rappresentare una sorta di meridiana. Infine, mimetizzata tra i colori del terreno e delle piante, c’è Magda, un’affabile signora di origini spagnole che si è ritirata a vivere in campagna con il suo gatto e passa il tempo prendendosi cura delle sue rigogliose piante. Probabilmente ci sono altri dettagli e curiosità che ho dimenticato di descrivere e ne lascio a voi la ricerca!
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Snowy Magic Bus A inizio anno ho presentato il famoso Magic Bus del film "Into the Wild" diretto da Sean Penn nel 2007 e tratto dal libro di Jon Krakauer "Nelle terre estreme". Con l'arrivo della stagione fredda era scontato che mi venisse la tentazione di farne la versione invernale così come appare in alcune scene della pellicola. Il bus imbiancato in mezzo alla neve è probabilmente ancora più suggestivo. Rispetto alla versione autunnale cambiano i colori degli alberi, del fogliame e degli arbusti: i caldi colori dell’autunno lasciano spazio ad un bianco totale che gela lo sguardo. Sopra il Bus uno spesso strato di neve fatto con tiles e slopes. La base è fatta di plates e wedges con vari elementi a simulare foglie, rami e pietre coperti dalla neve. La storia del bus è tristemente nota: per un po’ di mesi divenne la casa di “Alexander Supertramp”, ovvero Chris McCandless, il giovane protagonista della pellicola che, abbandonata la vita di tutti i giorni, va a vivere nella selvaggia Alaska. Purtroppo nelle terre selvagge troverà la morte e la consacrazione a icona universale del vivere “green” e contro il sistema imposto dalla nostra società. Recentemente il Magic Bus è stato rimosso dal sentiero dove si trovava da anni in Alaska ed elitrasportato in una altra località in attesa di trovare una destinazione definitiva. Le autorità hanno deciso di rimuovere quella che ormai era una carcassa perché, vista la zona in cui si trovava, rappresentava un pericolo per turisti e avventurieri che cercavano di replicare le vicende di Christopher McCandless. Il Magic Bus è volato via, ma il mito di «Into the Wild» è più vivo che mai! Ecco qualche foto: Qui potete vedere la mia precedente versione "autunnale". Spero vi piaccia. Ciao a tutti!
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INTO THE WILD: NELLE TERRE SELVAGGE A febbraio, il giorno 12 per l'esattezza, ho presentato la ricostruzione dell'iconica scena del film INTO THE WILD di Sean Penn, libera trasposizione del libro di Jon Krakauer "Nelle terre estreme". Ho realizzato il "Magic Bus" immerso nella natura selvaggia dell'Alaska, diventato la casa di Alexander Supertramp, ovvero Chris McCandless, il giovane protagonista della pellicola che, abbandonata la vita di tutti i giorni, va a vivere nella selvaggia Alaska per sfuggire ad una società consumistica in cui lui faceva fatica a ritrovarsi. Purtroppo a Chris spetterà una fine diversa rispetto a quella del suo predecessore Thoreau, di cui, qualche mese fa, ho ricostruito il rifugio immerso nella natura (vi ricordate Walden?). Il 12 febbraio sarebbe stato il 52° compleanno di Chris e ho voluto ricordarlo presentando proprio quel giorno la mia creazione ispirata alla sua storia. Ecco qualche foto del "Magic Bus" immerso nelle "terre selvagge": Uno sguardo all'interno del bus che per quasi quattro mesi è stata la casa di Christopher McCandless. Scoprite tutti gli utensili e gli oggetti che l'hanno aiutato a sopravvivere per quasi 120 giorni nelle fredde terre dell'Alaska. Di tanto in tanto il Bus "magico" di "Into the Wild" torna a far parlare di se quando qualche escursionista improvvisato tenta di ripercorrere le tracce di Chris ma non ci riesce e resta bloccato in un ambiente a dir poco duro e inospitale. A fine febbraio è toccato a 5 ragazzi italiani che hanno rischiato di non far ritorno dopo averlo visitato. Fortunatamente la loro storia è finita diversamente da quella del giovane Chris. Il Magic Bus è un vecchio International Harvester K-5 del '46, uno dei tanti utilizzati negli anni sessanta come rifugio per gli operai impegnati a riparare le strade della zona. Terminati i lavori i Bus sono stati tutti rimossi tranne il "142" a causa di un asse rotto. Il resto è ormai storia. Comunque sia ecco qualche scatto del Bus in primo piano. Se volete vedere qualche foto del making of cliccate qui. Buona notte!