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cvianini

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  1. Purtroppo LEGO preferisce i treni a batteria e unitamente alla limitata geometria delle curve ha lasciato varchi enormi aperti. Ci si sono infilate diverse ditte, anche per le ruote di diametro differente come nel caso riportato. La conoscerà sicuramente, comunque in questo ambito la ditta americana Fx ha un programma davvero ambizioso. Il problema è che il costo al pubblico dei suoi articoli è elevato. Un cerchio 9V con raggio R104 costa circa 280 €. C'è da dire che sono fatte benissimo e funzionano in modo impeccabile.
  2. 7750 Negli anni ’80 la LEGO ha prodotto il meraviglioso sistema ferroviario a 12V, un insieme completo di tutto. Mi sono avvicinato al mondo dei treni LEGO in epoca successiva, con le rotaie a 9V. Ho pertanto adattato parecchi modelli dell’era precedente a questo sistema sostituendo i carrelli-motore e gli assi. Nel tempo ho recuperato parecchi set che mi piacevano, tranne uno, la locomotiva a vapore 7750. Mi dispiaceva non averla perché si tratta di un bellissimo modello, nonostante la mancanza delle bielle che per una vaporiera sono essenziali. Procurarsela oggi è possibile solo se si è disposti a spendere una cifra spropositata, più o meno costa come il Titanic… Ho iniziato allora a coltivare l’idea di costruirla poco alla volta, mettendo da parte i pezzi che avevo già e facendomi una lista di quelli mancanti. Sono arrivato al punto in cui gli unici pezzi mancanti erano i più costosi, vedi la scheda che segue: Per non svenarmi, mi sono allora deciso a completare il modello generando una versione evocativa dell’originale, ma con alcune modifiche sostanziali e altre minori: -Rifatto il carro anteriore della locomotiva; per via dei motori degli scambi del mio tracciato ho dovuto far rientrare i cilindri; inoltre ora essi sono solidali con il carro. I respingenti sporgono meno dell'originale. Aggiunta la luce rossa sul frontale per movimento a ritroso -Sostituzione dei finestrini neri 1 x 2 x 2, con una coppia molto più economica 1 x 2 x 2 con finestrino arrotondato -Sostituzione dei finestrini lunghi 1 x 1 x 2 con quattro brick 1 x 1 neri impilati due a due -Recupero respingenti rossi da altro modello cannibalizzato -Sostituzione ruote con quattro coppie rosse con flangia BBB ‘M’ ovvero #7, cioè diametro uguale all’originale di 24 mm (tutte insieme arrivate dagli USA costano come un asse con due ruote originali…); per ora non ho pensato alle bielle, le ruote sono predisposte avendo gli innesti -La camera a fumo non si apre, eliminata quindi la cerniera -Illuminazione fatta da me con led -Eliminazione dei respingenti tra locomotiva e tender, nella realtà non esistono -Motorizzazione a 9V con rifacimento del tender; ho aggiunto anche qualche plate tondo 1x1 per simulare il carbone, più la luce gialla quando la loco va a ritroso -Etichette riprodotte da BrickStickerShop come l’originale Ed ecco il risultato. Sono abbastanza soddisfatto. Essendo il motore nel tender, la macchina viaggia in spinta, ma è un po’ leggera e la circolazione non è sempre lineare. Grazie per l'attenzione, spero vi piaccia.
  3. E' arrivato dopo una lunga attesa! L'imponenza, la forma elegante, l'aspetto evocativo, la riproduzione impeccabile ne fanno probabilmente il più bel modello mai prodotto dalla LEGO. La mia considerazione si può opinare, in ogni caso ci troviamo di fronte a un capolavoro, oserei dire un'opera d'arte. Il montaggio è impegnativo in termini di tempo, occorrono almeno 12 ore, ma non è molto complicato, la costruzione è davvero piacevole. Ci sono set assai più difficili. Le ragioni che rendono la costruzione molto agevole sono: la suddivisione dei pezzi in 46 buste numerate. Ogni busta è composta da un numero contenuto di pezzi, quindi il reperimento è rapido (vedi qui sotto la busta 1): i pezzi costruttivi che resteranno celati a montaggio avvenuto sono stampati in colori identificativi e ciò facilita sia la selezione che il montaggio (seguono due esempi): la simmetria del modello è praticamente totale. Montata una fiancata, la costruzione della corrispondente diventa molto veloce. Le istruzioni sono chiare come al solito, le pagine per fortuna sono stampate su fondo grigio, spero che il nero sia abbandonato per sempre. Ho trovato un errore nella descrizione del montaggio dell'albero di prua, ma è un errore veniale: Il set è suddiviso in tre parti, ognuna comporta un manuale di istruzioni. La nave montata può essere suddivisa nelle stesse tre parti: prua, parte centrale e poppa. La foto che segue mostra le prime due parti complete, ma non connesse: Ottima la compattezza dell'insieme, i pezzi non si staccano anche tenendo in mano e ruotando le parti. La riproduzione è in scala 1:200, 135 cm di lunghezza a fronte dei 270 m reali. Come sempre in questi set impegnativi troviamo tanti pezzi nuovi. Segue un'immagine che li riassume, qualcuno forse non è del tutto nuovo, non sono un espertissimo in questo campo: Secondo le regole auree i due parapetti che vedete qui sotto sono collocati in modo irregolare, 'tale' incastrati tra gli stud, niente di drammatico: L'uso dei plate 3x2 in arancio forse potevano essere ottenuti con plate di form nuove (4 x 3, 6 x 3, 8 x 3): Alcune soluzioni tecniche sono fenomenali come l'incastro degli alberi con le eliche sulle fiancate della poppa: Inoltre le panchine lungo tutto il ponte collocate sempre con uno snot ruotato con aggancio e incastro nel foro dove vengono collocate Questo vale anche per l'intorno di alcune scalette. Molto ben congegnato è anche il montaggio dei 4 fumaioli imponenti e identici: Una delle poche eccezioni alla simmetria è il foro per il tirante delle cordicelle tra gli alberi: Ci troviamo un modello pieno di finezze, molte delle quali potrebbero rimanere nascoste se non si separassero mai le parti: Il costo del set è elevato, un po' in linea con tutte le novità degli ultimi tempi. Il rapporto qualità/prezzo devo dire è però decisamente vantaggioso. La foto che segue non rende giustizia, occorre vedere il modello di persona per rimanerne incantati:
  4. Ho appena terminato il montaggio della Vespa 125, modello #10298. Il modello è davvero notevole, pur con qualche difetto. Segnalo in particolare le ruote con gli pneumatici bellissimi. Sono tante le soluzioni ingegnose, rendere un oggetto pieno di forme curve con i nostri amati mattoncini è davvero un’impresa. Purtroppo la colorazione del celeste non è del tutto omogenea. A seconda dei pezzi ci sono leggerissime varianti di tonalità, si notano poco, ma ci sono. Ho dovuto tagliare gli sticker a filo delle figure, gli originali sono inseriti in rettangoli celesti molto grandi e con un colore questa volta davvero differente e fastidioso una volta fissato. Anche la targa posteriore più larga che alta non è fedele a quelle italiane dell'epoca, prima o poi la sotituisco. Sono moltissimi i pezzi nuovi necessari per la realizzazione, diversi con forme elaborate. Tra i tanti segnalo alcuni. Il più importante per me è però un pezzo banale mai visto, non so se è già stato fatto per altri kit, si tratta di un comunissimo plate, ma con le misure dispari 1x5: Tra gli altri pezzi notevoli c'è questo brick tondo con incavo e 4 stud, forse non è una novità, non so; ce ne sono due impiegati sia per il fanale, sia per il motore: Il supporto per la ruota anteriore è un pezzo molto elaborato, credo sia davvero inedito: Il montaggio non è complicato, i pezzi si combinano senza difficoltà tranne in un passaggio che descrivo più avanti. Dico questo perchè tempo fa avevo parlato dello scooter prodotto da Xingbao. Qui siamo ad anni luce, davvero. Affiancati i due modelli sono di scala differente, ma c'è una consistenza davvero diversa. Come ho accennato sopra, ho trovato qualche difficolta nel fissare le due calotte posteriori, forse un po' troppo panciute. Il risultato finale è molto soddisfacente, il modello fa bella mostra di sè in un ripiano dedicato nella LEGO room. Non ho affiancato il casco perchè mi sembra fuori scala ed è bruttarello, per il cestino posteriore ho chiuso un occhio come èper la valigia della Fita 500. Ikl costo è tutto sommato accettabile, confrontandolo soprattutto con altri kit in vendita attualmente:
  5. Eccola qui, è arrivata la macchina per scrivere, art. 21327. L'arrivo precede l'uscita ufficiale in quanto l'acquisto è avvenuto tramite la tessera LEGO-VIP. INTRODUZIONE A differenza di quanto si legge in rete (https://www.dday.it/redazione/39789/la-macchina-da-scrivere-LEGO-e-un-capolavoro-si-monta-e-scrive-davvero), il modello NON è funzionante. Chi ha scritto l'articolo è stato indotto all'errore dal prezzo elevato? mah. In realtà il modello simula il funzionamento, nel senso che premendo un tasto qualsiasi un unico martelletto si muove e il carrello si sposta. Non c'è però né il nastro a inchiostro, né le lettere incise sui martelletti, quindi non si scrive proprio nulla. Si poteva fare di meglio? Se si rimane nella filosofia di puro LEGO, molto probabilmente no. Si poteva però pensare a una soluzione ibrida, allestire cioè il modello con materiale LEGO per quanto possibile, aggiungendo una meccanica completa. Qualcosa di simile è stato fatto a suo tempo per il telefono Tyco-LEGO. In realtà siamo ancora in tempo, la soluzione ibrida potrebbe essere comunque proposta con un kit aggiuntivo per rendere davvero operativa la macchina. Occorrerebbe in ogni caso aggiungere il campanello di fine corsa, il ritorno a capo con interlinea e soprattutto una soluzione valida per la trasmissione del cinematismo tasto-martelletto. Tutte queste fantasie sono generate dal prezzo elevato. Tanto per capirci, pagando molto meno si trovano sul web in vendita vecchie macchine meccaniche realmente funzionanti. Lo stesso discorso può essere esteso per altri oggetti che prima o poi LEGO metterà in produzione, per esempio la macchina per cucire, il telaio per tessitura, l’ombrello, il trapano a colonna, il tornio, ecc. IL MODELLO Entrando nel merito del modello ci sono alcuni aspetti certamente molto riusciti: le forme e le proporzioni molto evocative, il colore verde sabbia azzeccatissimo, i tasti con la scelta di un font 'vintage' molto accattivante: Il libretto delle istruzioni, come è ormai abitudine per kit di questo genere, ha una parte introduttiva molto interessante. Un secondo libretto è costituito da fogli in formato A5 staccabili scritti dall'erede del fondatore in tante lingue differenti. Possono essere inseriti nell'apparecchio per dare l'idea di un testo scritto a macchina. E' un'idea simpatica, anche se la traduzione in italiano non è perfetta. La costruzione del kit è abbastanza impegnativa, è rivolta a un pubblico maggiorenne. Normalmente non apprezzo l'uso di tanti colori per i pezzi che restano nascosti a montaggio completato. In questo caso, invece sono davvero utili, ne giova l'identificazione e la collocazione. Ci sono diverse parti da montare in più repliche, soprattutto per la meccanica della tastiera. Personalmente preferisco montare in parallelo le parti replicate, ognuno faccia come vuole. Le prime due buste sono dedicate al montaggio della tastiera: Come dice il mio amico Marco, il LEGO è come il maiale, non si butta via niente. Ecco allora che genialmente certi particolari sono ottenuti con l'impiego di pezzi pensati per altri usi: la manopola del rullo è ottenuta con il mezzo barile, il rullo stesso è composto da tanti brick circolari e per l'attrito con la carta da due ruote con cerchione e pneumatico, il fermo carta centrale è il seggiolino. Nella foto che segue dietro il seggiolino si vedono due pezzetti che aumentano la schiera di slope piccoli: Vi sono molti pezzi per me inediti oltre quelli appena citati. A parte la forma del davanzale costituita da due archi tondi allungati, troviamo pezzi che potranno essere impiegati in futuro: brick 1x1 modificato con taglio a croce, tile circolare 2x2 (sia con le scritte, sia senza scritte) tile 2x6, tile arco di cerchio largo, brick modificato con forma a castelletto (non so se è inedito): Segnalo i pistoni, ce ne sono quattro, destinati al movimento a scatto del rullo. Il cinematismo è abbastanza complesso, tutti i tasti spingono comunque un un'unica barra (evidenziata in rosso nella foto) che muova l'elica orientata in modo da generare lo scatto step by step: La rosetta con i martelletti non si fissa bene come indicato dalle istruzioni, ho preferito allargare leggermente i due plate tondi 1x1 in modo da far agganciare direttamente il tubetto di gomma che fa da guida. Il montaggio richiede in circa quattro ore. In conclusione, la macchia montata è davvero bellissima, resta il rammarico per il funzionamento molto parziale.
  6. Grazie davvero per il suggerimento, soprattutto per il materiale e il suo spessore. Abito a Milano e ho il falegname a 100 m da casa mia, non è quindi un problema. Ho pensato anch'io a qualcosa di simile, mi farò dare qualche suggerimento anche da lui. Il perimetro del tracciato permette tratti rettilinei lunghi rispettivamente: 30x16 stud (3.84 m) 23x16 stud (2.944 m) 26x16 stud (3.328 m), questo è spezzato in due parti con una 's' in mezzo 25x16 stud (3.2 m) Le curve nelle intenzioni dovrebbero essere di raggio 104 stud. Più che basi quadrate ho invece immaginato, ma non ho ancora deciso, a 3 tavolette larghe 10 cm e lunghe 160 stud (1.28 m) per lato giuntate tra loro con piastrine metalliche, una per lato andrebbe accorciata. Per le curve ho disegnato un modulo a forma di trapezio isoscele (basi 344 mm e 305 mm, altezza 98 mm, ce ne vogliono 4 per ogni angolo) che è facile da tagliare e contiene perfettamente la curva di raggio 83.2 cm (104 stud, appunto). Per l'appianamento non avevo pensato ai piedini regolabili.
  7. Grazie del suggerimento. Rispetto alle tue domande, sono in una situazione intermedia. Metterò certamente dei pannelli rigidi sotto i binari, ma molto bassi perchè non ho spazio in altezza. Affronterò la spesa, del resto dovrebbe durare fino alla morte. Per quanto riguarda il paesaggio avrei scelto una soluzione 'minimalista' come si faceva nei plastici in scala '0' degli anni '50, per esempio:
  8. Ciao a tutti. Sto collocando i binari sul paviento della soffitta ristrutturata. Il locale è grossomodo un quadrato di 5.5 m di lato, il binario ne percorre il perimetro. La scelta che ho fatto sarebbe quella di un impianto fisso sul pavimento. Una parte del soffitto è molto inclinata essendo la falda del tetto, così sfrutterei la superficie al massimo possibile. Le rotaie hanno il profilo metallico per permettere anche la circolazione dei motori 9V. Sono in attesa dei binari della Fx Bricks sia per le rotaie di ampio raggio, sia per gli scambi lunghi. Al momento uso le curve tradizionali LEGO intercalando un dritto ad ogni tratto curvo. In alternativa ci sarebbeo i binari 'tuttaplastica' della TrixBrix, ma dovrei metallizzarli. In rete ho trovato diverse soluzioni, mi soffermo su due. Mi sono procurato dei nastri adesivi di rame. Ho fatto un po' di prove con un ottimo esito su vecchie rotaie e scambi. Un secondo metodo consiste nel fresare il profilo della rotaia e infilarci una rotaia rovasciata della Peco (modellismo ferroviario). Per questa soluzione non mi sono ancora cimentato, c'è anche chi stampa in 3D le rotaie e poi vi applica il binario metallico. Veniamo al vero problema. Sto faticando molto più del previsto per far circolare i treni, il pavimento è inclinato e irregolare. Gli scostamenti non sono particolarmente forti, ma causano una circolazione non sicura dei mezzi. Con i treni pesanti le locomotive tendono a slittare. Spesso le calamite dei ganci si staccano a fronte di un modesto cambio di pendenza. In parte ho ovviato con microcalamite potenti a dischetto che vanno benissimo intercalate, il guaio è che costano care. Mia intenzione sarebbe quella di far circolare treni impegnativi, come lo Hoirizon Express modificato in TGV da dieci pezzi. Ho posto allora su un carro una sezione tagliata di una livella passandolo con pazienza su tutto il tracciato. Sotto alcune traversine ho collocato degli spessori (plate 2x8). E' migliorato molto, ma non tantissimo. Il confronto con il pavimento della sala resta impietoso. Lì circola senza problemi un complesso di 5/6 carrozze con radio comando e un solo carrello motore di tipo PF, anche sui binari metallici. Di sopra non c'è verso, si ferma e si spezza in continuazione. Con i motori a 9V le cose vanno un po' meglio grazie a un potente trasformatore, ma due o tre motori per un treno non particolarmente lungo sono troppi. Qualcuno ha avuto problemi analoghi? Grazie per ogni suggerimento.
  9. Ciao a tutti. I lavori in soffitta procedono. Il locale sta diventando sempre più LEGO-oriented ed ecco quindi un comodo sistema per tenere in ordine gli attrezzi: Una seconda parete è ormai ingombra in buona parte di treni e camion vari: Una terza parete è dedicata ai pezzi sciolti: Si intravvede il tracciato ferroviario su cui sto lavorando ora, ma posterò un topic appena avrò una situazione presentabile. La quarta parete ha il tavolo da lavoro, notare il casco per contenere gli effetti delle tante capocciate: Per ora grandi fatiche e grande divertimento!
  10. Il locale è perfettamente coibentato, ma non basta. Inoltre, ahimé, il legno osb3, essendo un incollaggio di pezzi di scarto, perde briciole. Sono armato di pennello morbido, periodicamente passo tutti i modelli. L'altro problema che ho riscontrato allestendo la parete è che il bianco di molti kit ingiallisce anche se non sono tanto vecchi. Per esempio l'Imperial shuttle classe Lambda pur essendo stato conservato in scatola ben sigillato è mezzo giallo, uffa.
  11. Ciao a tutti. Dopo anni di attesa, finalmente sono riuscito a ristrutturare la solaio di casa mia. Il locale è di circa 25 mq, ma un lato ha il soffitto molto basso, non utilizzabile da umani, ma dai treni LEGO sì... I lavori sono stati fatti a luglio, quest'anno resto in agosto a casa. Cosa c'è di meglio allora che sistemare i propri modelli? Alcuni erano inscatolati da anni. La parete principale è stata attrezzata con guide e reggimensole. I ripiani sono in osb3 da 12 mm di spessore. Varia la profondità (25, 30 e 40 cm), ma sono tutti lunghi 125 cm. In questo modo è molto facile sostituirli e spostarli in alto e in basso a seconda della forma dei modelli esposti. Ecco una visione d'insieme della parete: Al momento sono tutti kit ufficiali della LEGO con un paio di eccezioni: la Vespa di produzione cinese, ma con pezzi quasi tutti sostituiti e il rimorchio del VW Bulli, tutti pezzi LEGO, ma prodotto da Custombricks: Tra i pezzi 'pregiati' segnalo le due navi Maersk articoli 10152 e 10241. Sopra di esse si vede la gru 42009 trasformata con otto motori PF e luci: Il Saturno V è il primo pubblicato, mi pare che poi sia stato modificato successivamente con qualche pezzo in più. Come treni, la mia vera passione, è esposto il recente Coccodrillo svizzero. Quasi tutti questi kit mi sono stati regalati negli anni da mio figlio. Prima o poi mi piacerebbe comprare il rimorchio per l'Arocs prodotto sempre da CustomBricks e la rampa per il Saturno V prodotta dalla ditta americana Vonado con pezzi compatibili. Ho intenzione di integrare il locale con altre cose, una parete con i cassettini per i pezzi sciolti (ne ho un pallet, non so come fare a farci stare tutto, vedremo), una città LEGO in scala H0 e mezzi vintage degli anni '60 (ho pronte circa 50 case) e un binario sul pavimento con parecchi treni (almeno 50 locomotive più il resto), quasi tutte MOC. Sono in attesa dell'uscita delle rotaie della Fx Bricks con raggio largo e profilo metallico, o, se non si sbrigano, mi rivolgerò alla stampa 3D di BrickTrainDepot, anche se sono bruttarelli. Conto di usare i motori a 9 V e prese di corrente dal binario per i mezzi con motori PF e Powered UP. Vi aggiornerò sugli sviluppi.
  12. Minimo che gli rifaccio i carrelli perché fatto così non posso vederlo In effetti occorre intervenire. La cosa però non è semplice perchè nel carro centrale ci sono le scalette e i corrimano molto a ridosso delle ruote motrici. Occorre pertanto rivedere anche il corpo centrale. Prima o poi qualcuno risolverà il problema.
  13. Confermo. L'unico sticker è l'etichetta di presentazione del mezzo che va sulla basetta.
  14. E' arrivato dopo tanti rumors l'articolo 10277. La colorazione è marrone, prima livrea usata per la locomotiva SBB Ce 6/8 meglio conosciuta come 'Coccodrillo'. Tempo fa avevo cominciato a raccogliere i pezzi per montare la versione di Holger Matthes. Non ho mai completato l'insieme, ora è uscito questo kit che è a quel livello, mi restano dei pezzi che userò per altre realizzazioni. L'ho montato subito e velocemente, non ci vuole molto, si tratta di un kit nel complesso abbastanza facile. L'unica attenzione va posta nell'innesto delle ruote motrici del carro perchè gli ingranaggi della trasmissione sono solidali tra di loro e vanno messe nella stessa posizione. Il modello è molto evocativo, la locomotiva vera è davvero bellissima oltre che leggendaria. Da questo punto di vista la LEGO ci ha azzeccato, è chiaro che il target è esplicitamente un pubblico adulto. Meglio tardi che mai, c'è uno spazio davvero grande a disposizione, non parlo solo di treni. Se LEGO sistematicamente cominciasse a proporre modelli per questo segmento con periodicità e costanza, potremmo avere in futuro grandi soddisfazioni. Fa parte del kit una basetta ben fatta davvero con l'intento di tenere il modello esposto sul camino, di fianco alla nave in bottiglia: Che sia per adulti si vede tra l'altro nelle tampografie al posto degli sticker, le targhe e le scritte della locomotiva sono perfette. Il modello è imponente ed è largo a tutti gli effetti 7 stud. Ho trovato pochi pezzi 'strani'. Si sta diffondendo l'uso di pezzi misti plate-tile, non saprei come chiamarli altrimenti. A me sinceramente non piacciono troppo, non c'è poi un grande valore aggiunto rispetto ai plate completi. Non vado matto neppure per i brick 1x1x2 con due stud verticali sul lato, qui usati in gran quantità. I due avancorpi sono assolutamente uguali, quindi si possono montare in parallelo. Qualcuno potrebbe preferire tornare indietro e rifare un secondo giro. Ho optato per la prima scelta perchè ero preso dalla fregola di vedere il modello finito. La genialità costruttiva può intravvedersi a un primo livello con l'uso di pezzi che sono stati pensati per tutt'altro: le due fruste riutilizzate come cavi elettrici sul tetto le salsicce sono trasformate in condotte pneumatiche i manubri sono impiegati come ceppi dei freni A un secondo livello è la combinazione che permette il fissaggio inclinato dei cofani sui due avancorpi. Il massimo per me è la riproduzione dei motori reali, molto realistica rispetto al modello vero. Purtroppo non si vede nulla a modello montato, ma resta il piacere del sapere 'cosa c'è sotto': Pregi? L'impatto complessivo è davvero notevole, questo è il punto forte. Le proporzioni complessive, la colorazione e i tanti particolari sono assolutamente ben resi. Inoltre, il modello non è molto costoso, anche sommando la motorizzazione Powered Up. Difetti? Si sa, la perfezione non è di questo mondo, vediamo: Le ruote paracentrali degli avancorpi sono senza bordino per ragioni di iscrizione nelle curve. Va bene, ma sono anche di diametro un po' piccolo e non toccano il binario.Si poteva magari mettere nella scatola anche due coppie di ruote in alternativa con bordino, in molti impianti si usano ormai rotaie di terze parti a largo raggio. Il biellismo incompleto è forse la lacuna più grave, per avere idee bastava guardare sul web dove si trovano dozzine di soluzioni proposte in tante moc. Il pantografo è nel complesso ben reso, è però un po' troppo grande e dalle forme certamente spesse. Si poteva cogliere l'occasione di un modello come questo e pensare a una soluzione innovativa e definitiva: bracci adeguati, funzionamento a molla, pattino metallico con possibilità di presa di corrente. Chiedo troppo? Lo spazio tra avancorpi e cassa è un po' troppo vistoso. Un dettaglio, le pagine nere del manuale saranno anche eleganti, ma oltre a costare un accidente non permettono una facile selezione dei pezzi. In particolare si fa fatica riconoscere quelli in marrone scuro. In conclusione, per chi è appassionato di treni, ma non solo, abbiamo davvero un modello che fa fare un salto in avanti e apre nuove prospettive, come furono nel passato gli articoli 4551 e 10020. Rispetto a questi kit mitici qui siamo a un livello nettamente superiore. Attendo ora impaziente altre realizzazioni, per forza.
  15. Buongiorno a tutti. Mi sento in dovere di dire la mia perchè ero nella lista. Ho aderito a ItLUG da tempo con molto interesse e passione. Ho partecipato a vari forum in ambiti differenti, oggi il solo che frequento è questo. Ho trovato e continuo a trovare molte informazioni interessanti e spesso utili per la nostra passione comune. Ognuno porta la sua storia e da qui scaturiscono posizioni e opinioni differenti: ben vengano! Per farmi capire seguono alcune mie considerazioni che so non essere condivise. La mia passione originaria è legata al modellismo ferroviario, dove si fa uso di materiali eterogenei. Così non considero indispensabile impiegare esclusivamente materiale LEGO, esiste un livello di compromesso che mi porta a derogare. Apprezzo gli sforzi notevolissimi di tanti appassionati che costruiscono il paesaggio esclusivamente con materiale LEGO, però, a parte l’impegno economico quasi proibitivo, una montagna di LEGO con colori lucidi e tonalità poco realistiche a me non piace. Allo stesso modo non mi fa nessun problema l’impiego di parti compatibili prodotte da altre ditte, non parlo dei cloni che scopiazzano, mi riferisco a TrixBrix per le rotaie e BleueBrixx per itreni. Del resto il progetto ATS sviluppato in ItLUG, molto intrigante, fa ampio ricorso a componenti non LEGO e questo va benissimo. Per scelta aziendale la LEGO non ha mai prodotto mezzi militari e armi. Negli ultimi anni qualche sconfinamento c'è stato considerando i mondi fantasy o 'Guerre Stellari'. In ogni caso modelli di carri armati, jeep e mezzi militari non sono mai stati proposti, come per esempio fa la Cobi. Ciò non toglie che molti appassionati si cimentino in queste realizzazioni e nessuno si sente in contraddizione. Ci sono altri gruppi che fanno 'concorrenza' a ItLUG? Qualcunio scrive qua e là? Nessun problema, è la natura umana. Negli anni '80 per un certo periodo ho aderito a un'associazione di origamisti. Sappiate che ci fu una scissione per incomprensioni tra i soci, sto parlando di origami. A quel punto lasciai perdere. Davvero: buon divertimento a tutti, i mattoncini sono davvero una gran cosa, un hobby oserei dire insuperabile!
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