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Finalmente sembra che qualcosa si muova su questo fronte dopo le varie critiche ricevute.

https://brickset.com/article/58147/LEGO-to-ditch-the-black-backgrounds-in-instruction-manuals

Quello che ho trovato più difficile, menzionato dallo stesso Huw nell'articolo, è il treno Coccodrillo. L'ho montato l'anno scorso e facevo davvero fatica a decifrare i pezzi con tutto quel marrone su nero.

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Concordo 

in alternativa potrebbero mettere il contorno rosso sui pezzi aggiunti, anche se non risolve l’identificazione nella finestra con i pezzi da preparare 

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Si era già capito quando è uscito il fabbro, in realtà.

Erano belle da vedere, ma molto poco pratiche. Pure io ho avuto problemi con il dark brown del Coccodrillo, tra l'altro.

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4 ore fa, stevesp ha scritto:

Anche negli architecture c’è la pratica dello sfondo nero

Già, sono molto curioso di vedere cosa succederà lì!

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Io penso che sia più che altro una questione di accostamenti e di bordatura dei pezzi descritti nelle istruzioni. Alle volte un bel confine del giusto colore di contrasto, basterebbe a facilitare la comprensione al di là del colore scelto per lo sfondo.

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14 ore fa, stevesp ha scritto:

Anche negli architecture c’è la pratica dello sfondo nero

I pezzi degli architecture però generalmente sono bianchi

49 minuti fa, AirMauro ha scritto:

Io penso che sia più che altro una questione di accostamenti e di bordatura dei pezzi descritti nelle istruzioni. Alle volte un bel confine del giusto colore di contrasto, basterebbe a facilitare la comprensione al di là del colore scelto per lo sfondo.

Vallo a dire ad un daltonico... i pezzi dark brown su fondo nero sono praticamente invisibili...

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Personalmente potrebbero anche tenere il colore di sfondo che vogliono... quello che dovrebbero cambiare sono solamente i piccoli riquadri di ogni step dove vengono elencati gli elementi da utilizzare. Se i riquadri fossero di un colore chiaro neutro si distinguerebbero bene i pezzi e poi il resto della costruzione viene da se. 

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Io non capisco una cosa.
Quando da me stampano i cataloghi e i listini, le ragazze del Marketing stanno ore, giorni, settimane a fare stampe di prova per vedere se tutto è leggibile, capibile, controllando errori, ecc ecc.
E questo viene fatto da una azienda che è un milionesimo di ciò che è LEGO.

Ma è possibile che dobbiamo essere i LORO beta tester?

E mi allaccio anche ai problemi dei colori, esempio per quelli fatti con la plastica vegetale. Possibile che non possono spendere qualche soldo per andar in qualche laboratorio a fare i test di riuscita/invecchiamento e altro? Lo fa anche la mia azienda portando materiale in laboratori appositi che ti dicono dopo 5-10-20 anni la deformazione strutturale, estetica e quant'altro possa succedere al campione che porti.

Io non dico che ho la soluzione e/o che sono bravo io; dico solo come si comporta una società che è una pulce in confronto a LEGO.

Boh...magari la faccio facile io eh...
 

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Approccio Microsoft: testare il prodotto direttamente sul "parco installato" costa meno che farlo "ante".

Più che altro: se devi testare nuovi materiali, è proprio il caso di farlo su un set da 380 euro per il quale proprio l'uniformità della livrea è uno dei principali elementi caratterizzanti rispetto alla controparte reale?
 

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